Ma come? adesso ci metti in mezzo anche la CO2 antropica?Ma che diavolo....
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Sì ho seguito, lo studio citato già lo conoscevo.
Ma c'è il famoso lag anche se qualcuno ipotizza la reazione sincrona tra T e CO2 non so se hai seguito questa discussione
Climalteranti Le variazioni climatiche durante l?ultimo milione di anni: mandanti, killer e alibi (prima parte)
~~~ Always looking at the sky~~~
Il discorso l'abbiamo affrontato altre volte: una consistente variazione della temperatura media globale (in su o in giù) non comprometterebbe certamente la vita vegetale e animale sulla terra: alcune specie ne trarrebbero vantaggi e altre danni. Poco male.
Ciò che verrebbe colpito sarebbe il nostro modello di civiltà assai rigido: siamo in tanti, che cosa succederebbe se dovessimo spostarci in massa verso altre terre già sovrappopolate? O se arrivassero qui milioni di profughi?
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
di nuovo con questo antropocentrismo
un conto è studiare scientificamente il clima, un altro è la connessione tra questo e la nostra (egoista) razza umana (e qui è politica, non scienza)...
vogliamo studiare il clima? ok, via di mezzo questi scrupoli, vediamo razionalmente com'è andata nel passato e cerchiamo di capire come potrebbe andare nel futuro.... poi, attaverso politiche globali "preventive", si cercheranno eventuali rimedi...
ma se ci mettiamo di mezzo anche fattori "morali" (poveri profughi, la gente che morirà di fame ecc) o di "ansia etnica" (oddio, le orde ci invaderanno), va a finire che ci sentiamo DAVVERO autorizzati a cercare di modificare il clima, e stavolta intenzionalmente, cosa che aborro senza se e senza ma...
insomma, il clima cambia. punto. noi potremmo capire, attraverso qualche modello (che ancora non c'è) come potrebbe andare, e prendere eventualmente provvedimenti per adattarci...
ma vietato piangere o cercare scorciatoieio la vedo così...
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No, il punto e' perche' il clima pare cambiare cosi' velocemente, ovvero perche' in passato (da quello che si riesce a capire) non e' invece mai successo !
Ora, inutile ripetere cio' che e' gia' stato detto e scritto sino all'infinito, c'e' solo da arrivare a due semplici domande/affermazioni (ossimoro voluto ! ), ovvero:
1 - il clima e' improvvisamente...impazzito, si e' autocaricato di CO2 da solo, x cosi' dire, e quindi e' partito o sta partendo x la tangente !
2 - l'uomo ha e sta avendo un ruolo NON secondario in tale cambiamento, accellerando cosi' una forse naturale ondulazione climatica, ondulazione pero' che ora pare essere enormemente piu' veloce rispetto a quanto naturalmente e' accaduto in passato (anche qui, da quello che si riesce a capire/dimostrare).
Tutto qui, il punto e' proprio questo: ovviamente il secondo passo non e' certo una cosa cosi' del tutto....naturale, ecco ! (a meno che si voglia considerare naturale un'antropica manipolazione del clima, giustificata magari dal progresso della razza umana ! Ma qui, appunto, ci sarebbe da aprire altri svariati capitoli...)
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Ultima modifica di ginghe; 14/05/2009 alle 09:04
"i modelli matematici non ricalcolano ma "RITRATTANO"
previsore e co-fondatore di Arezzo Meteo www.arezzometeo.com
Io non sono d'accordo:
mi risulta che in Groenlandia ci siano stati ratei di riscaldamento molto più ripidi di quelli attuali, ad es nel disgelo si parla di 7 °C di aumento in 50 anni, cioè 30 volte l'attuale rateo ( lo so non si può fare il confronto), quindi sempre in Groenlandia negli anni 30 in alcune stazioni hanno avuto ratei più ripidi di quelli attuali, e non c'era ancora la crescita della CO2 ( in questo caso il confronto è accettabile anche se le differenze sono minime)
Quindi non è accettabile, secondo me la dicitura "riscaldamento accelerato senza precedenti"
Tornado al principio di precauzione su cui si basa tutta la teoria della mitigazione climatica con la riduzione delle emissioni, la precauzione per i nostri nipoti dovrebbe essere quella di prolungare il più possibile il periodo di caldo, non cercare il freddo, perchè quando la glaciazione arriverà ( nessuno sa quando....ma arriverà) quella si che sarà una catastrofe con estinzioni di massa, anche dell'umanità e milioni di profughi, perchè la storia della terra ci dice che i periodi caldi anche molto ma molto più caldi di quelli attuali, sono quelli più richhi di vita, quelli freddi sono invece i periodi con la vita ridotta al minimo.
Prima di una glaciazione potrebbe arrivare la piccola glaciazione ( nessuno sa quando e nemmeno se)
Poi e rispondo anche a Marco, nel periodo caldo dell'eimian (geologicamente qualche anno fa) l'acqua nel mediterraneo era più alta di ora di 6 mt. (per cause naturali) quindi se continuerà il caldo, certamente ci si dovrà adattare, ad es spostarsi a quote più alte, ma avverrà il tempi lunghi, visto l'attuale rateo di crescita del mare: secoli e secoli.
E' la pretesa di rallentare il gw abbassando le emissioni che secondo me non ha basi scientifiche perchè ancora non è stato dimostrato da nulla che la variazione di CO2 comporti una variazione delle temperature
per me il clima non è "improvvisamente impazzito" e non ci sono sufficienti prove che nel passato non ci siano stati riscaldamenti veloci nel breve periodo, solo ipotesi...
invece di fare del catastrofismo, cerchiamo di essere un minimo sicuri che le cose stiano così, non stiamo parlando di bruscolini, ma di eventuali decisioni importantissime su scala planetaria...
detto questo, ripeto che io (a differenza di clayco, che cmq non ha tutti i torti) sono favorevole a kioto ed e misure simili, per quanto poco efficaci, ma per motivi precauzionali, non per minacce di catastrofi e moriremo tutti poveri noi...
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Se ti riferisci all'arco alpino bisogna fare dei distingui sulle cause
Dal 1600 intorno alle alpi ( non solo in pianura padana) i ghiacciai hanno assistito a:
- deforestazione massiccia ( questo riduce le precipitazioni in montagna)
- un continuo pompaggio di acqua dolce dalle falde al mare: cioè il prelievo urbano e industriale con immissioni in corsi d'acqua superficiali che raggiungono rapidamente il mare ( questo cambia il ciclo dell'acqua, abbassando la falda riducendo l'evaporazione e quindi le precipitazioni in montagna)
- una emissione massiccia di fuliggine e particolato ( black carbon) che depositandosi sulla neve e sul ghiaccio ne abassa l'albedo accelerando lo scioglimento
- una massiccia emissione di calore antropogenico ( calore non CO2) da tutto ciò che l'uomo ha bruciato nelle zone intorno alle alpi, quindi il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni, l'acqua calda in uscita dalle case e delle industrie, i fumi caldi delle caldaie il raffreddamento delle centrali elettriche, dei motori a scoppio ed elettrici, la stessa crescita demografica e zootecnica (si parla di milioni di quintali di peso vivo) ecc
Tutto questo sicuramente ha accelerato, per cause antropiche, e amplificato lo scioglimento dei ghiacciai alpini, già in atto prima della crescita della CO2 e causato dal gw
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