Pagina 5 di 5 PrimaPrima ... 345
Risultati da 41 a 43 di 43
  1. #41
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
    Data Registrazione
    30/12/03
    Località
    Albinea Reggio E.
    Messaggi
    1,395
    Menzionato
    3 Post(s)

    Predefinito Re: Regalo ai caldofili:(ANSA)

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Beh, la scienza paleoclimatica ha sempre detto che c'era l'optimum medievale, ora volete scardinare ciò
    L'ottimo medioevale c'è stato certamente, almeno in Europa, meno certo è che si sia trattato di un fenomeno globale
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  2. #42
    Bava di vento
    Data Registrazione
    21/09/03
    Località
    Santarcangelo di Romagna (RN) - 44N04 - 12E27 - 42m/sl
    Messaggi
    187
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Regalo ai caldofili:(ANSA)

    Continuano i regali per i caldofili...

    Bye bye
    Immagini Allegate Immagini Allegate

  3. #43
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: Regalo ai caldofili:(ANSA)

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Sì, lo icono i dati e l'hannosempre detto molti studiosi, le foreste alpine arrivanano anche più in alto di dove arrivano ora, i ghiacci in Groenlandia erano un po' più ristretti degli attuali ecc.
    Certo, anche 200-300 m più in alto (le foreste di pino cembro raggiungevano i 2400-2500 m slm, Nicolussi et al. 2005): ma non nel medioevo, bensì molto molto prima, più precisamente nell'Optimum olocenico (il cosiddetto "periodo atlantico") collocabile all'incirca fra il VI e il IV millennio aC, caratterizzato da temperature medie nelle Alpi forse di circa 1 grado superiori a quelle odierne (Brewer et al. 2003) e da un'estensione e una massa glaciale probabilmente inferiore a quella attuale (Weiss 2006). Anche se, come si sa, molti ghiacciai odierni non sono ancora in equilibrio con le condizioni climatiche attuali e dunque, dal punto di vista termico, negli ultimi anni, potremmo anche essere arrivati vicini al quella soglia, da allora mai più raggiunta (come non ricordare Ötzi?).

    Farei altresì notare che, dal momento che questo periodo - non a caso - coincide con l'inizio della diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento in area alpina, i mutamenti nella vegetazione a partire da questo momento non possono più ritenersi imputabili esclusivamente alle condizioni climatiche naturali (come prima), ma si deve tener conto anche dell'intervento antropico.

    Infine sui valichi alpini, mi limito a riquotare un intervento di Luca Bonardi, grande conoscitore delle ricostruzioni climatiche in area alpina:

    I transiti tra nord e sud delle Alpi, in corrispondenza di alcuni passaggi di elevato significato economico, erano già dal Medioevo (ma soprattutto dal Basso Medioevo) relativamente intensi. Gli stessi erano tra l'altro resi possibili dall'esistenza, a livello locale, di manodopera, pagata dalla/e comunità, con il compito di mantenere costantemente percorribili, anche d'inverno, le principali vie di comunicazione (nelle Alpi centrali i cosiddetti rotéri o rotteri ...; da rompere, la neve ovviamente). Era prassi e necessità, quindi, muoversi su neve o, del caso, su ghiaccio: estate e inverno. Ciò era valido per i walser come per ogni altro gruppo umano (...) che, insediato nelle Alpi, avesse la necessità di spostarsi o spostare merci.
    L'esistenza o l'intensità dei transiti intralpini in una data area non costituisce di per sé prova storica di un certo status climatico o di un altro.
    ~~~ Always looking at the sky~~~








Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •