Lo riposto intero purtroppo però certi grafici non riesco a farli vedere
IL QUIZZONE CLIMATICO
di Claudio Costa
Siamo in periodi di esami e di quizzoni, ne ho preparato uno sul clima dove però non ci sono opzioni da scegliere, non si può tirare a indovinare, o si sa o non si sa.
I sostenitori della teoria dell’effetto serra antropogenico dovrebbero rispondere ad una serie di quesiti per dirimere tutte le questioni riguardanti l’incompatibilità della suddetta teoria con i riscontri reali sia nel clima attuale sia nel paleoclima. Questo per giustificare gli enormi sacrifici che si dovranno affrontare per ridurre le emissioni.
1) Dai dati delle carote di ghiaccio la temperatura sale sempre prima della CO2 e del CH4, che la seguono con un ritardo che va dai 200 ai 1300 anni a seconda degli autori. Quando le temperature iniziano a calare, perché viene meno l’effetto dei cicli orbitali e di tutti i vari feedback, l’anidride carbonica ed il metano continuano a salire nelle concentrazioni dell’atmosfera, ancora per centinaia di anni, 200-1300. Anche se sono alle massime concentrazioni la CO2 e del metano non influenzano la curva delle temperature, che continuano a calare. Perché?
2)

http://www.geocraft.com/WVFossils/PageMill_Images/image277.gif
Il grafico tratto da pubblicazioni di R Scotese e di R.A.Berner è molto interessante per analizzare l’andamento della temperatura, che rimane costante per più di 50 milioni di anni.(ave, global temperature) La temperatura non risente né dell’altissima concentrazione di CO2, né degli sbalzi enormi di concentrazione, si passa da 7000 ppm, a 300 ppm senza nessuna influenza sulla temperatura.
Nel permiano, 260 milioni di anni fa, possiamo invece notare ad un aumento delle temperature corrisponde un aumento della CO2, che cala nel triassico mentre la temperatura rimane costante. La concentrazione della CO2 risale poi nel giurassico quando le temperature crollano. All’inizio del carbonifero e del cretaceo, la CO2 cala drasticamente, mentre la temperatura rimane invariata, per milioni di anni.
Come è credibile che la diminuzione dell’8% delle emissioni del protocollo di Kyoto possa influenzare le temperature globali, dopo gli esempi del paleoclima che dimostrano la scarsa influenza della CO2 e del metano sulle temperature ?
3) Come è credibile dall’analisi dei dati geologici, l’ipotesi dell’IPCC, che il raddoppio della concentrazione della CO2 fino a 800 ppm, comporti un innalzamento di temperatura da 2° a 4,5° C. Quando non è mai successo come si evince dai dati geologici?
4)

http://standeyo.com/Reports/Ice_age/Dansgaard93.jpg
Secondo i dati derivati dai pozzi in Groenlandia il riscaldamento attuale dall’ultima glaciazione di 11000 anni fa (younger dryas ) non sembra eccezionale e nemmeno un fatto innaturale e pericoloso, come sostiene l’IPCC.
Dansgaard ha dimostrato che 140000-120000 anni fa nell’Eemian, (striscia grigia più chiara) l’era interglaciale prima della nostra, le temperature erano molto più alte di ora dai 4 ai 6°C.
Perchè il meccanismo che determinò il rialzo termico nello scorso interglaciale dovrebbe essere diverso dal periodo interglaciale corrente cioè l’Holocene, visto che ancora non abbiamo superato i massimi dell’interglaciale Eemian?
5)
Nei grafici di Moberg 2005 Linea viola e di Esper 2003 linea verde sulla ricostruzione del paleo clima nell’emisfero nord dal 900 ad ora, senza i dati strumentali per evitare errori nei confronti, sono ben evidenti sia il periodo caldo medievale sia la piccola glaciazione. I ratei di crescita delle temperature del picco medievale dal 900 dc al 1000 dc, sono simili a quelli dell'ultimo secolo 1900 2000, nel caso di Esper la crescita delle temperatura fu addirittura più rapida nel medioevo. Analizzando i pochi dati dell’emisfero sud si evince che i fenomeni furono globali.
Perchè dovrebbe essere accettabile l’affermazione dell’ IPCC che descrive il riscaldamento degli ultimi 50 anni senza precedenti negli ultimi millenni?
6)

http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Sunspots_11000_years.svg
Nel periodo medioevale la radiazione solare era molto alta, come si nota in figura tratta da uno studio di Solanki, e il flusso dei raggi cosmici basso, questo innescò delle retroazioni che amplificarono il riscaldamento con cambiamenti: nell’albedo per lo scioglimento dei ghiacci, e nella nuvolosità.
Visto che nel 1900 si sono ripetuti gli stessi fenomeni solari, come dimostrato da Scafetta, Haig e altri, perché le cause del riscaldamento in questo secolo dovrebbero essere diverse rispetto al periodo caldo medioevale?
7) Un ruolo fondamentale nei modelli è quello dei gas ad effetto serra, questi hanno tempi medi di residenza (lifetime) in atmosfera molto variabili, ma anche molto incerti. Quelli della CO2 sono stimati in 1 anno (Quirk) 2-10 anni (Segastaldt, Revelle e altri 35 autori) 100 anni (Hansen) 300 anni (Archer) 1000 anni (Solomon). A tempi di residenza diversi corrispondono ovviamente proiezioni climatiche diverse, in particolare, un riscaldamento sempre più marcato più il valore del tempo di lifetime aumenta.
Ma qual è quello giusto 1 , 2-10, 100, 300, o 1000 anni, e perché?
8) A quanto ammonterebbe la mitigazione climatica, in gradi centigradi nel caso in cui Kyoto fosse da tutti rispettato?
9) e nel caso della 20-20-20?
10) Che cosa ha raffreddato il pianeta dal 1945 al 1975 in pieno sviluppo economico con un forte aumento delle emissioni antropogeniche? Di questa azione raffreddante si incolpano i solfati, ma negli anni 1945-1975 sono presenti solo in piccole aree dell’emisfero nord mentre si raffredda anche l’emisfero sud, e il picco di massima delle concentrazioni dei solfati è nel1985 quando le temperature sono già in aumento. Come si vede nel grafico

Figura 36 http://www.sciencedirect.com/science David Stern 2006

http://zfacts.com/metaPage/lib/zFacts-global-temperature-1860-2005.gif
Le temperature si abbassano fino al 1960 malgrado la concentrazione dei solfati resti molto bassa
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