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I Signori del Clima
Ora il Sole è certamente l'imperatore assoluto del sistema climatico terrestre.
Ogni variazione, anche minima, della sua attività produce effetti molto importanti sul nostro clima, sia che questi siano diretti (variazioni dell'attività elettromagnetica) che indiretti (variazioni dell'orbita e dell'asse terrestri). Ma se questo è indubitabile (se il Sole si spegnesse il sistema circolatorio atmosferico terrestre smetterebbe di funzionare dopo alcune settimane) è altresì vero che ha scelto sul nostro pianeta gli oceani come suoi viceré. Le grandi masse d'acqua oceanica infatti hanno una capacità termica enormemente superiore a quella dei continenti e non per ultimo ricoprono il 70% della superficie terrestre.
Questi feudatari fedeli e potenti sono fondamentali nel determinare a medio-lungo termine le dinamiche climatiche della Terra e non da ultime le temperature atmosferiche. Pensate che gli oceani possono scaldarsi sino a 500/700 metri sotto la superficie del mare, mentre i terreni non arrivano che a pochi decimetri. Tali immensi bacini acquiferi possono, inoltre, grazie alla loro capacità termica immagazzinare enormi quantità di calore, che poi potrà essere ridistribuito alla troposfera in tempi molto più lunghi di quelli delle terre emerse. In tal modo scandiscono i cicli climatici in vari intervalli cronologici, alcuni dei quali sono già noti come quelli determinati dai cicli ENSO, PDO e AMO.
Ma l'area che più di tutte sembra dagli ultimi studi essere determinante nel declinare le scansioni climatiche terrestri e soprattutto le fluttuazioni della temperatura globale è quella degli oceani tropicali, soprattutto dell'Oceano Pacifico e Indiano. Nel planisfero qui riportato vediamo dove è collocata questa area che non a caso è stata anche denominata piscina calda indo-pacifica (Indo Pacific Warm Pool). È qui che si decidono le sorti della temperatura globale anche nel breve termine, con lag (ritardi) temporali di uno o due anni al massimo.
Se infatti proviamo a comparare le temperature di tale area oceanica, curando di sommare i dati della IPWP a quelli del Nino 3.4, troveremo che la correlazione con le temperature, sia della bassa troposfera che della media, è davvero altissima. Possiamo vedere un esempio di questa quasi perfetta sovrapposizione, riferita agli ultimi anni, osservando il grafico realizzato da Alessandro Patrignani, di cui ricordiamo l'ottimo blog consultabile a questo indirizzo Global Warming, monitoraggio Clima|Monitoraggio del Riscaldamento terrestre.
Possiamo forse dire che gli oceani trasmettono, mediandole, le informazioni energetiche solari alla troposfera terrestre? Come fedeli feudatari, dicevamo, ricevono ordini e risorse in termini di energia solare e successivamente dettano a scala planetaria il ritmo della partitura climatica del pianeta. E non è così difficile capire che dove la temperatura delle acque superficiali si aggira su valori intorno ai +28/30°C lo scambio termico con la troposfera è davvero enormemente superiore che in qualsiasi altro luogo della Terra. Scambio che avviene soprattutto per convezione, viste le altissime temperature, con immissione nell'atmosfera di colossali quantità di calore latente.
Insomma, l'area degli oceani tropicali può essere davvero interpretata come il grande magazzino della energia termica globale. Questi Signori del Clima decidono le sorti delle temperature globali troposferiche, spesso sempre più disturbati nel loro millenario lavoro da un nuovo invadente ospite.
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Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
l'ho letto stamane...bellissimo come articolo!!!![]()
Stornoway, Isle of Lewis, Outer Hebrides, Scotland - 58° 12' 33.96" N - 06° 23' 05.52" O - 15m s.l.m.
"Always Looking At The Sky"
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