
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
La risposta è piuttosto semplice: non tutti gli anticicloni sono uguali, e soprattutto non sono uguali le condizioni termoigrometriche e circolatorie che essi inducono nei bassi strati od in prossimità del suolo (diciamo meglio: nel PBL). Le condizioni nei bassi strati che si vengono a creare a causa di una lunga persistenza anticiclonica
dipendono molto dalle dinamiche che sono occorse prima dell'insediamento dell'alta pressione stessa. Si può insediare invariabilmente un robusto anticiclone dopo un'invasione calda o dopo un'irruzione fredda (anche modesta, purchè sia ben strutturata in basso), pertanto, sebbene sia più frequente il secondo caso, nei giorni seguenti le condizioni indotte dall'azione anticiclonica possono mutare assai. Uno dei casi più eclatanti fu l'inverno 1988-1989 (maniche corte in montagna, cappotti in pianura), ma anche nel caso del novembre 1978 vale lo stesso approccio. Senza andare a scomodare trattati di dinamica del PBL,
basta vedere, per quel mese, le anomalie termiche ad 850 hPa (positive) e quelle a 925 hPa (negative), il che sta a dimostrare che:
1) Vi fu comunque un debole ingresso freddo continentale dai quadranti orientali seguito da una circolazione anticiclonica molto blanda e di lunga durata. Il freddo continentale di norma è assai efficace e si manifesta preferibilmente negli strati più bassi (non è inusuale trovare in questi casi valori termici più bassi a 925/950 hPa che ad 850 hPa); la chiusura anticiclonica successiva struttura solide inversioni termiche e tutto si blinda, almeno fino a quando non intervengono flussi sinottici a disintegrare il tutto.
2) Una volta che si è messo il coperchio sulla pentola le condizioni nei bassi strati difficilmente cambiano e durano finchè dura l'anticiclone; le calme anemologiche fanno il resto; ci si scalda sopra ma si resta freddi sotto;
questa è una legge fisica che è inconfutabile e che vale oggi come allora; altrimenti non si spiegherebbero le splendide galaverne e minime di tutto rispetto di inizio gennaio 2009 (non è che ad 850 hPa ci fossero valori da urlo; circa -3/-4°C).
Se oggi si ripresentassero identiche condizioni avremmo conseguenze identiche (o quasi, ma sempre vincolate alla risposta del PBL in base alle caratteristiche dell'anticiclone ed a ciò che è successo nei giorni precedenti il suo insediamento). Il fatto che oggi si verifichino condizioni simili molto più di rado
è legato alle modificazioni di tipo circolatorio a macroscala soprattutto. I gas serra possono incidere su queste (non direttamente però),
ma non sulla risposta a meso o microscala nei bassi strati ai diversi pattern circolatori; l'effetto dell'urbanizzazione lo si vede su dati di lungo periodo e non sul singolo evento, anche dovesse ripresentarsi ad anni di distanza, a meno che, nel caso specifico, Rimini non si trasformi in Città del Messico in meno 15 giorni, ma la vedo dura. (LOL, ndr


)
Dunque nulla di anomalo.
Si ripresentassero le dinamiche del 1985 o del 1956 avremmo più o meno gli stessi effetti (occhio, basta un ottavo di copertura nuvolosa che cambia tutto; basta 1 m/s in più di vento che cambia il mondo, basta un 20% di Ur in più che cambia assai).
Nell'inverno 1929 (febbraio essenzialmente, ma anche nella seconda metà di gennaio) entrarono termiche spaventose ad 850 hPa, ma i valori minimi raggiunti nel comparto romagnolo non furono così bassi come in altre occasioni; ed allora non si poteva certo imputarne la causa ai gas serra, urbanizzazione e company, ma più semplicemente a nuvolosità un poco superiore, o ad una maggiore ventosità (la neve al suolo non mancava di certo) o qualche altra forzante a meso o microscala. Nel gennaio 2009 il faentino è tornato sotto i -10°C dopo tempo immemore, senza che sopra la capa ci siano stati fuochi d'artificio. Nel febbraio 1991 in Emilia (reggiano) si sono superate le minime del 1985; nel gennaio 2002 nel ravennate si sono toccati i -12°C (con una -8°C ad 850 hPa).
Basta che le cose vadano in un certo modo ed il risultato c'è; il problema è che sempre più di rado le cose vanno in un certo modo (a macroscala soprattutto).
Altro esempio:
29 dicembre 2007:
Conselice -7.2
Alfonsine -7.0
Lugo -6.9
Imola -6.0
Ravenna -4.8
Cervia -4.9
Cesena -5.0
Rimini -4.7
In allegato la mappa wetterzentrale.
Sono passati solo due anni.
MR
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