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  1. #1
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Il timore mio personale di questi ultimi giorni di vita meteo si è realizzato nell'osservare, a discapito di una MJO in fase 3 e pertanto molto favorevole al consolidamento di anomalìe di gpt tali da favorire i primi refoli continentali sull'Europa centrale, di SST prevalentemente disposte in maniera tale da favorire scambi sempre più meridiani e coadiuvati in tal senso da una Qbo decisamente negativa, i modelli disporre scenari favorevoli ad una blanda influenza atlantica in un contesto prevalentemente altopressorio tipico dei peggiori anni 90.
    Il primo pensiero si è rivolto a EL Nino, che cmq vada in questi casi, a ragione o a torto deve essere per forza il risolutore universale a tutti questi quesiti meteo irrisolti. oppure al Canadian Warming che è l'altro grande spauracchio in chiave invernale .
    Effettivamente vedere una Mjo (che è una forzante teleconnettiva di notevole influenza) completamente bypassata non mi fa stare tuttora tranquillo ma vorrei poterla tentare di motivare ancora una volta sul piano teleconnettivo, senza urlare proclami disperati verso l'ENSO

    Abbiamo assistito in questi ultimi giorni alla neutralizzazione /negativizzazione del PNA index :




    il quale indice è un coadiutore circa l'altezza del'uscita del getto dal continente americano che dovrebbe favorire, nelle fasi positive, un'onda lunga ad alte latitudini, diversamente un'onda media, come in questo caso che esce a latitudini più basse (55° parallelo), naturalmente meno incisiva nel proporre forcing dinamici meridiani particolarmente accentuati.
    Non solo: l'uscita del getto a quell'altezza ha trovato probabilmente l'unico passaggio, nelle SST atlantiche in grado di sostenere il getto senza particolari cedimenti. (allego fig. sst)

    Anche il PDO index , condizionato (o marker ) visibilmente dal fattore ENSO, si è positivizzato mediamente dall'agosto scorso e fino al mese di ottobre è rimasto tale, pur in una fase ciclica che lo dovrebbe vedere negativo.
    Potrebbe nascere poi a breve (ma non sussite a mio avviso nelle visioni già attuali dei GM) il problema del Canadian Warming che tuttavia, se non costituirà motivo e causa di un successivo Strat Cooling, potrebbe operare un'inflenza temporalmente circoscritta sulla prima fase di questa futura invernata dicembrina.
    In soldoni non darei, almeno per il momento, scontato proprio nulla , ma tanto meno mi affiderei alla disperazione per un inverno che, pur nelle evidenti difficoltà di partenza, ritengo niente affatto compromesso.

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    Ultima modifica di mat69; 15/11/2009 alle 09:00
    Matteo



  2. #2
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    discorso che mette in evidenza ciò che personalmente sostengo da tempo, e che parte dal seguente presupposto: l'evoluzione modellistica deterministica tiene in considerazione praticamente TUTTE le condizioni del sistema terre-oceani-atmosfera, a partire dalle t oceaniche (quindi molti indici tlc, nino, pdo, amo ecc) fino ad arrivare alla situazione stratosferica...
    alla luce di questo mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come è possibile utilizzare i nostri indici per "andare più in là" in qanto essi non sono altro che semplificazioni (spesso utili) per descrivere ciò che i GM sanno già descrivere nella loro completezza...

    perchè se i GM sul long perdono affidabilità, non dovrebbero perderne anche i nostri ragionamenti basati su AO, nino, stratcooling ecc ecc, che dai GM sono tratti?

    quali sono gli indici che non sono tratti dai GM?

    come è possibile per un cervello umano elaborare indici sui quali un megacalcolatore fa fatica?


  3. #3
    Vento fresco L'avatar di Casentino
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Ciao Matteo, indubbiamente questa situazione è abbastanza sorprendente ed è difficile anche solo dare qualche spiegazione a posteriori, però rispetto a quello che hai fatto notare si possono fare alcuni commenti. Innanzitutto l'andamento della QBO è piuttosto particolare quest'anno..è vero che a 30hPa siamo ampiamente in zona negativa, ma altrettanto non si può dire più sotto, a 50 hPa, dove anzi negli ultimi due mesi si è assistito a un lieve incremento dell'indice:

    QBO 30 hpa

    Codice:
    10.71  12.33  11.44   9.10   1.55  -5.48 -12.21 -14.46 -13.82 -11.70

    QBO 50 hpa
    Codice:
     
    8.35   8.19   7.07   9.74  11.34   9.13   4.00   2.84   3.69  4.49
    Comunque la cosa non è rarissima, e tutto fa pensare che il trimestre invernale, specie la seconda parte, la vedrà negativa praticamente a tutti i livelli.

    Sulla PDO è vero che siamo su valori neutri, ma come si vede bene dalla mappa delle SSTA che hai allegato, si nota un'evidente tendenza alla negatività di fondo dell'indice, spostata verso valori neutri/deb+ solo da El Nino di quest'anno: a dire il vero questo è l'aspetto che più mi conforta in ottica invernale, sono convinto che la fase PDO mediamente negativa attenuerà i classici effetti invernali del Bambino sull'Europa (non credo cioè a un PNA/PDO francamente positivi nel trimestre D/J/F)).
    C'è poi da discutere sulle correlazioni PNA/geop500hPa sull'Europa, sappiamo che non sono così dirette sul tempo europeo come su quello nord-americano...rifacendomi anche al famoso paper di Wallace e Quadrelli, per lo SCAND+ in regime NAO positivo come quello di questi giorni sarebbe meglio un PNA negativo, con arretramento delle anomalie negative di geopotenziale su Canada centro-orientale, zona Labrador-Groenlandia...

    Quello che manca adesso è un adeguato forcing sul comparto atlantico, ciò spinge il VPT/VPS ad affondare ad ovest, mandandoci di sponda un'onda lunga anticiclonica alle medie latitudini...non credo sia però una situazione molto stabile, anche perchè ancora non si notano sull'emisfero settentrionale pesanti anomalie pressorie direttamente ascrivibili alla presenza de El Nino, almento al momento. Stiamo a vedere

    Ultima modifica di Casentino; 15/11/2009 alle 10:18
    Roberto


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  4. #4
    Vento fresco L'avatar di Casentino
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    discorso che mette in evidenza ciò che personalmente sostengo da tempo, e che parte dal seguente presupposto: l'evoluzione modellistica deterministica tiene in considerazione praticamente TUTTE le condizioni del sistema terre-oceani-atmosfera, a partire dalle t oceaniche (quindi molti indici tlc, nino, pdo, amo ecc) fino ad arrivare alla situazione stratosferica...
    alla luce di questo mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come è possibile utilizzare i nostri indici per "andare più in là" in qanto essi non sono altro che semplificazioni (spesso utili) per descrivere ciò che i GM sanno già descrivere nella loro completezza...

    perchè se i GM sul long perdono affidabilità, non dovrebbero perderne anche i nostri ragionamenti basati su AO, nino, stratcooling ecc ecc, che dai GM sono tratti?

    quali sono gli indici che non sono tratti dai GM?

    come è possibile per un cervello umano elaborare indici sui quali un megacalcolatore fa fatica?

    Semplicemente perchè, grazie a Dio, un cervello umano può ancora pensare a un'evoluzione degli 'indici' diversa da quella prospettata dai calcolatori o dare pesi diversi agli stessi.
    Fortunatamente il cervello spesso ha ancora ragione rispetto a un super-computer, che può avere tutto, ma non l'intuito, ovvero la capacità di "ragionare"...

    Roberto


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  5. #5
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    quali sono gli indici che non sono tratti dai GM?
    ENSO, AMO, PDO, QBO ... I primi 4 che mi vengono in mente.

  6. #6
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    ENSO, AMO, PDO, QBO ... I primi 4 che mi vengono in mente.
    no
    le prime tre sono temperature oceaniche, inserite come input nei GM
    la qbo è una caratteristica della stratosfera equatoriale, che è descritta nei GM con le rilevazioni del caso...

  7. #7
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Io aspetterei ancora un pochino,più volte ho notato un certo lag nella forzante MJO....
    Filippo Casciani membro del CSCT TEAM

  8. #8
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Citazione Originariamente Scritto da Casentino Visualizza Messaggio
    Semplicemente perchè, grazie a Dio, un cervello umano può ancora pensare a un'evoluzione degli 'indici' diversa da quella prospettata dai calcolatori o dare pesi diversi agli stessi.
    Fortunatamente il cervello spesso ha ancora ragione rispetto a un super-computer, che può avere tutto, ma non l'intuito, ovvero la capacità di "ragionare"...

    romanticamente spero che tu abbia ragione
    ma ricordo che il vero, unico, grande successo della scienza nella pazzesca complessità dell'atmosfera, è la previsione deterministica, che ci permette di prevedere il tempo a qualche giorno di distanza e che tutti usano...

    a distanze maggiori si pretenderà dettaglio minore, ma non minore "sforzo matematico"
    poi l'intuito ben venga, ammesso di riuscire ad "inserirlo" in un modello, stante l'affermazione di cui sopra...


  9. #9
    Uragano
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Non avendo le competenze per contribuire a risolvere l'enigma proposto dal buon Matteo, mi limito ad una considerazione del tutto personale: sono proprio questi periodi di piattume-paura-incertezza che, costringendoci ad andare a fondo delle questioni, suscitano in me il massimo dell'interesse per questa stupenda materia.
    La maniacale concentrazione a scorgere nell'orizzonte temporale lontano cambiamenti a noi graditi, alla fine della corsa (comunque vada a finire) ci arricchisce tutti (chi più chi meno) di conoscenze e, soprattutto, esperienza, che ci torneranno utili quando in futuro si ri-presenteranno gli stessi "problemi" di predicibilità (a lunga gittata) dell'atmosfera e, dulcis in fundo, il terrore di un inverno fantasma.
    W la meteo.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  10. #10
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    Predefinito Re: Forzanti teleconnettive che non "forzano" : ma che succede?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Il timore mio personale di questi ultimi giorni di vita meteo si è realizzato nell'osservare, a discapito di una MJO in fase 3 e pertanto molto favorevole al consolidamento di anomalìe di gpt tali da favorire i primi refoli continentali sull'Europa centrale, di SST prevalentemente disposte in maniera tale da favorire scambi sempre più meridiani e coadiuvati in tal senso da una Qbo decisamente negativa, i modelli disporre scenari favorevoli ad una blanda influenza atlantica in un contesto prevalentemente altopressorio tipico dei peggiori anni 90.
    Il primo pensiero si è rivolto a EL Nino, che cmq vada in questi casi, a ragione o a torto deve essere per forza il risolutore universale a tutti questi quesiti meteo irrisolti. oppure al Canadian Warming che è l'altro grande spauracchio in chiave invernale .
    Effettivamente vedere una Mjo (che è una forzante teleconnettiva di notevole influenza) completamente bypassata non mi fa stare tuttora tranquillo ma vorrei poterla tentare di motivare ancora una volta sul piano teleconnettivo, senza urlare proclami disperati verso l'ENSO

    Abbiamo assistito in questi ultimi giorni alla neutralizzazione /negativizzazione del PNA index :


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    il quale indice è un coadiutore circa l'altezza del'uscita del getto dal continente americano che dovrebbe favorire, nelle fasi positive, un'onda lunga ad alte latitudini, diversamente un'onda media, come in questo caso che esce a latitudini più basse (55° parallelo), naturalmente meno incisiva nel proporre forcing dinamici meridiani particolarmente accentuati.
    Non solo: l'uscita del getto a quell'altezza ha trovato probabilmente l'unico passaggio, nelle SST atlantiche in grado di sostenere il getto senza particolari cedimenti. (allego fig. sst)

    Anche il PDO index , condizionato (o marker ) visibilmente dal fattore ENSO, si è positivizzato mediamente dall'agosto scorso e fino al mese di ottobre è rimasto tale, pur in una fase ciclica che lo dovrebbe vedere negativo.
    Potrebbe nascere poi a breve (ma non sussite a mio avviso nelle visioni già attuali dei GM) il problema del Canadian Warming che tuttavia, se non costituirà motivo e causa di un successivo Strat Cooling, potrebbe operare un'inflenza temporalmente circoscritta sulla prima fase di questa futura invernata dicembrina.
    In soldoni non darei, almeno per il momento, scontato proprio nulla , ma tanto meno mi affiderei alla disperazione per un inverno che, pur nelle evidenti difficoltà di partenza, ritengo niente affatto compromesso.

    Comunque il nuovo aggiornamento americano lo 06z e le 12z di ieri iniziano a proporre un anticiclone alle alte latitudini. Quindi pertanto le forzanti teleconettive potrebbero iniziare a forzare. Per il momento potrebbe essere soltanto che i modelli ancora non hanno ancora inquadrato bene la situazione: perchè a ben vedere le emisferiche a partire da venerdì 20 novembre l'evoluzione è tutt'altro che definita. Per ora non darei per scontata nemmeno l'evoluzione per il dopo 20 novembre altrimenti rischierei anche di dire ipotesi non corrette. Probabilmente nei prossimi giorni i run di Reading potrebbe iniziare a proporre qualcosa di diverso. A volte anche Ecmwf dopo le 144 ore compie svolte rabbiose.

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