20 anni fa dici, ma il buon Al ha parlato di 7 anni, cioè domani.
E poi francamente le tre cose cui tu accenni, anche 20 anni fa non erano così inverosimili, certo forse impropabili e non facilmente prevedibili, ma assolutamente non da prendere per pazzo chi le avesse ipotizzate.
Mentre il buon Al, è diventato uno spandicaz...te a tempo pieno.
Del resto da quando si danno i Nobel a cani e porci, ache propaga teorie non dimostrate ed a che per il momento ha fatto solo buoni propositi...
Poi del resto è evidente che anche il sud Italia, in ossequio alal teoria del AGW, si sta desertificando, basta chiedere perinformazioni a tutti i recenti alluvionati della zona.
Se penso chec'è ancora parecchia gene che crede a questi priofeti di sventura, per cui ogni piccolo mutamento non può che essere negativo, mi vien da piangere![]()
Giustissimo,ma ci sono dei calcoli,anche se approssimativi? Quant'è grande l'Artico ghiacciato? Quanti giorni di temperature positive sono necessari per scioglierlo tutto? Capisco l'evoluzione del clima,ma sparare così grosso non mi sembra il caso. Se fossimo appena usciti dagli inverni di fine Ottanta,si sarebbe detto che sulle Alpi non avrebbe mai più nevicato. Invece si è visto che le cose possono andare diversamente![]()
Lou soulei nais per tuchi
e dove sta la notizia?
![]()
Qui nessuno sta criticando il "motivo" del vertice di Copenaghen. Qui si sta criticando come SEMPRE vengono FATTI questi vertici. Le vere motivazioni e soluzioni concrete non vengono MAI fuori. Ci troviamo di fronte a 3 delle piu' grosse potenze inquinanti del pianeta, ovvero America, Russia e Cina , dove la prima se ne sbatte tanto da far arrivare Obama agli ultimi due giorni del meeting (pero' la capatina fugace per il nobel della pace (?) ad Oslo se l'è fatta eccome --- > complimenti), la Russia che all'apparenza pare si sia svegliata con sto torpore ecologista e poi basta vedere le schifezze che buttano fuori giusto solo in Siberia e la Cina che non vuole sentirci assolutamente su nessun fronte.
Il tutto contornato da imbecilli che vanno a farsi l'ennesima abbuffata quello SI alla faccia di chi non ha nemmeno un soldo e un chicco di riso.
Mentre fuori che succede? Altri sonori imbecilli manifestano al motto di "we want peace, no more war" e sfasciano negozi a tutto andare, a che pro?
Che facciano sto meeting in un posto isolato con serie intenzioni e non la solita carnevalata. Poi dico, complimenti, vanno a farmi il meeting la settimana di Santa Lucia, cosi' danneggiano pure l'economia turistica di una capitale, che intelligenti !!!
Al Gore è un pistola ! Fa ancora eco la somma di denaro che si è intascato dalla raccolta "live earth" per fini personali. Non mi piace e non mi piacerà mai l'alone da Bob Geldof ecologista che si è creato.
Ultima modifica di Dok; 17/12/2009 alle 10:10
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
Guarda che il rischio desertificazione non è escluso. Io non vorrei che tu facessi l'errore che molti commettono: scambiare posizioni urlate ed estremiste per ciò che sostengono gli assertori dell'AGW. Perché se il gioco è questo, allora tutti gli scettici o anche i dubbiosi li dovrei classificare alla stregua di chi vede arrivare a breve una nuova glaciazione planetaria.
Ciò detto, quando si parla di mutamenti climatici si parla di un mondo mediamente più caldo a livello globale, con mutamenti (appunto) anche importanti sul piano locale. Prevedere il primo non è complicato, prevedere i secondi lo è di più. Come tu sai benissimo, un aumento delle temperature può portare, in certe zone, ad un incremento di precipitazioni. Magari diverse: più intense e concentrate, con magari più mm ma meno giorni piovosi. Insomma, non è facile sbilanciarsi. Un dato di fatto c'è: ceteris paribus, all'aumento delle temperature, aumenta l'evapotraspirazione. Ergo, ceteris paribus, ad un aumento di T è necessario che corrisponda un aumento di mm per mantenere le cose in equilibrio. Succede? Succederà nel sud Italia? Succederà in tutta la fascia meridionale della zona temperata che guarda verso la tropicale?
Per quanto riguarda il Polo Nord, poi. Ripeto: lo scienziato ha contestato il numero 75% entro 5/7 anni. L'IPCC, ad esempio, ha sempre paventato (ma non dato per certo) questo evento entro la fine del secolo. Per essere precisi:
In some projections, arctic late-summer sea ice disappears almost entirelyby the latter part of the 21st century. (Secondo alcune proiezioni il ghiaccio artico estivo potrebbe sparire quasi completamente entro l'ultima parte del 21° secolo). Questo è quello che dice l'IPCC. E' vero che alcuni, da quel momento, si sono spinti molto più in là. Si è cominciato col dire che la prospettiva potrebbe diventare reale a metà del secolo. Altri, infine, hanno addirittura ipotizzato il 2020. Poi arriva Gore e parla della settimana prossima.
E qui è meglio che una cosa ce la diciamo. Se l'Artico sparisce nel 2040 invece che nel 2015, come dice Gore, non è che la cosa sia rassicurante. Insomma: l'evento è così catastrofico in sé che già il solo pensare di vederlo da vivi lascia (o dovrebbe lasciare) sgomenti. In altri termini: evitiamo, come al solito, di guardare il dito e non la Luna. Lasciamo perdere il 75% e i sette anni. Qui c'è la prospettiva che il Polo Nord sparisca d'estate, con tutto quello che ne consegue. In primis un grande effetto feedback che deriverebbe dalla scomparsa dell'albedo. Il quale effeto innesterebbe altri riscaldamenti.
Insomma: ridete sui 7 anni, ma vi consiglierei di non ridere troppo. Tra 5, 7, 20 o 50 anni sempre catastrofe sarebbe.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Vero, peccato però che a Gore abbiano dato il Nobel. Questo la dice lunga su quale sia la vulgata corrente degli strillatori. Ma il Nobel lo diedero pure a Kissinger nonostante le gravissime responsabilità in America Latina...quindi è tutto dire sulle buffonate degli enti-organismi internazionali che, orami credo, facciano di tutto per limitare la libertà e l'intelligenza umana (come ogni istituzione tra l'altro, ma vado fuori dal 3d) facendo finta di sancirla.
Non puoi difendere l'indifendibile su questo campo, te lo dico in amicizia e con stima...credi che uno come Gore non sappia cosa fare del suo futuro politico, quando al Berluska contano anche i peli del naso prima di apparire in pubblico? L'ingenuità è buona cosa, ma insomma..
Sul resto sono d'accordissimo con te, cambia poco la tempistica...
ciao![]()
Ultima modifica di simone3500; 17/12/2009 alle 11:21
A Gore hanno dato il Nobel della Pace. Ma il ragionamento della Commissione è banale: hanno individuato, nel riscaldamento globale, una delle (forse LA) principali minacce alla coesistenza pacifica dei popoli. Si sono chiesti: "chi si è smazzato di più per sensibilizzare e contrastare? IPCCe Al Gore, c'est facile. Et voila". E, da questo punto di vista, mi sembra che sia uno dei Nobel meglio assegnati negli ultimi tempi.
Kissinger? Certamente. Ma, anche lì, non fu un premio alla bontà d'animo. Il Nobel della pace non premia la persona più buona dell'anno, cercate di capirlo. Kissinger vinse quel premio nel 1973 (insieme al vietnamita Le Duc Tho) perchè arrivarono ad un accordo di cessate il fuoco che, di fatto, pose fine alla fase cruenta della guerra in Viet Nam. Accordo raggiunto dopo anni di negoziati. E' vero che la guerra finì qualche tempo dopo, ma la tabellina in basso fa capire (e stiamo parlando dei soli morti americani!) che quei negoziati ebbero un certo successo. Inoltre quella guerra, in quegli anni, era una mina sempre vagante perché minacciava di deflagrare in qualcosa che coinvolgesse direttamente anche Cina e URSS.
Insomma: Kissinger e Le Duc Tho (che non era un carmelitano scalzo manco lui, per inciso) depotenziarono la guerra in Viet Nam e, di fatto, posero fine ad un incubo durato un decennio. Che lo fecero per calcolo e convenienza e non per leggiadra bontà importa fino ad un certo punto. Di fatto la fine della guerra in VN fu un enorme passo per la coesistenza pacifica dei popoli...
Ultima modifica di Jadan; 17/12/2009 alle 11:58
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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