a parte galli e galline è stata l'occasione per approfondire un argomento molto spesso trattato con troppa superficialità.
Resto della mia dea "sull'olismo dinamico delle masse d'aria" ma recepisco la tua spiegazione.
Io dico sempre portando un ragionamento estremo che poi alla fine così come cambia la configurazione NH durante la stagione estiva perchè c'è meno input energetico solare e quindi cambia la fisica delle masse d'aria, così in inverno ferma restando l'esistenza di punti critici di inizializzazione delle ondulazioni (hai fatto bene a sottolinearlo, visto che io lo avevo trascurato) abbiamo masse d'aria con una fisica diversa e quindi consequentemente schemi barici invernali tra i quali i blocchi atlantici o balcanici.
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Certamente avere un Vortice Polare (Inverno) o non averlo (Estate, in stratosfera) e' piuttosto determinante il tipo di schemi configurativi attuabili. Inoltre non e' che cambi la fisica dell'aria, quella e' sempre la stessa, pero' la presenza di inversioni con zone a diversa "densita'" d'aria gioca un ruolo fondamentale in Inverno e contrario in estate (sollevamento per riscaldamento terre).
Ma, appunto, e' la presenza dl VP la grande differenza, la grande ruota a tutte le quote. E qui nasce forte il contrasto oceanico che introduce forte energia e umidita' alle masse fredde che vanno ad entrare sull'oceano e ne imprime il comportamento vorticoso. E quando il gioco dei contrasti produce una lieve anomalia questa va a riverberarsi immediatamente a valle e espande energia e calore verso l'alto piegando anche la ruota stratosferica.
Ed ecco che emergono le possibilita' dei blocchi in Atlantico e in pacifico. Anche altrove possono incaponirsi onde anomale ma i grandi giochi avvengono sempre li dove agiscono i grandi contrasti planetari:
P.S. Notare la genesi del blocco e split di dicembre, nato da una grande azione di blocco dell'Aleutian Low.
P.S.P.S. Da qui deriva anche la grande importanza della PDO per tutto l'impianto configurativo del NH.
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temperatura, umidità, densità non sono proprietà fisiche delle masse d'aria? e sono proprio tali carattersitiche che variando sono mediatrici del ruolo solare sulla dinamica dell'atmosfera terrestre.
comunque il ragionamento stagionale è una estremizzazione., ma lascia ben intendere come mutando le caratteristiche delle massa d'aria (al di là delle cause) cambiano le strutture bariche. Sembro Catalano di quelli della notte...
ora se questo ragionamento lo assimiliamo ad un elastico che invece di tirarlo all'estremo delle differenze stagionali lo allentiamo un pò e consideriamo le microdifferenze intrastagionali delle masse d'aria dovute a svariati fattori (ammettiamo unio split che ti proietta un vortice gelido sull'europa) abbiamo che le figure bariche (Hp) possono avere sviluppi differenti.
MA NON PARLI DEL PROSSIMO WEEK END CON PONENTE MOLTO FREDDO?
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Bhe certo, chi e' appassionato di meteorologia sa benissimo come funzionano le dinamiche atmosferiche nelle loro varie espressioni stagionali. Qui si parlava di Blocchi invernali e la loro genesi e' piuttosto ben definita proprio dai contrasti che si incontrano tra terre e oceani nella loro specificita' invernale. E poi il resto lo fanno le nomali dinamiche dei contrasti tra aria + fredda e densa e aria + calda.
Si, ne parlo, ma non qui, qui parlo prevalentemente di Clima.
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