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Comitato Tecnico Scientifico
All'insegna dei forcing dinamici?
Dopo una poderosa stasi evolutiva imposta da un'anomala situazione troposferica polare e che ha dominato grossomodo gli ultimi 20 giorni di vita meteo, caratterizzata da intensi moti antizonali in area polare e subpolare, netto rinforzo del J-S in area medio atlantica e scarsa propensione a scambi meridiani, si intravedono, a mio avviso i segnali per un netto cambio di marcia.
La circolazione polare troposferica (benchè tuttora disturbata da un intenso riscaldamento nord atlantico da una parte e dall'effetto Nino dall'altra) pare volere tornare, almeno in parte , a dire la sua, andando a ricostituire (verosimilmente grazie agli effetti di un intenso SC stratosferico ancora in atto alle quote medie) il Vp con una timida ripartenza dei moti zonali emisferici.
Non solo. Alcuni piccoli ma non trascurabili elementi sono mutati in questi ultimissimi giorni ovvero in particolare le SSTA in area atlantica potrebbero propendere gradualmente verso una contenuta risalita del NAO index laddove ove prima vi erano anomalìe negative ora sono di segno opposto (S dei Banchi di Terranova).
Contestualmente le anomalìe negative disposte zonalmente in area medioatlantica e coadiutrici di un trasporto del getto verso il Mediterraneo occidentale sono /stanno sprofondando ben al di sotto del 40° parallelo andando a contribuire alla deviazione del J-S a latitudini + basse e senz'altro meno invadenti per il panorama italico, specie quello del centro sud.
Motivo per cui riterrei verosimile, stante il pesante raffreddamento consolidatosi in area russa e nord europea, l'instaurazione a partire soprattutto dalla seconda metà di gennaio di un robusto forcing che vedrà contrapposti nello scacchiere atlantico un rinnovato Vortice canadese piuttosto defilato tra Canada e Groenlandia, e un potente anticiclone russo - scandinavo con effetti continentalizzanti sempre più incisivi in area italica.
Le interazioni umide provenienti dall'oceano dovrebbero, in tal contesto, farsi sempre + timide rispetto alle fredde masse continentali spinte in area mediterranea.
Eventuali ulteriori evoluzioni dettate dalla stratosfera potrebbero entrare in gioco nel mese di febbraio ma è ancora davvero troppo presto per fare ipotesi in tal senso. 
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