PARTE LA SECONDA PARTE INVERNALE..SI CHIUDE LA PERSISTENZA OCCIDENTALIZZATA E SI APRE LA STRADA ADRIATICA
Ormai stiamo per vivere l’ultima fase di convergenza occidentalizzata di lungo periodo che proporrà da qui al prossimo periodo un’asse di confluenza tra le gelide correnti siberiane ,ed il respiro più mite ed umido basso-mediterraneo.In particolare le cause di questa ripetuta fase gelida ad oltranza per vaste aree del vecchio continente vanno ricercate nel decoopling strato-troposferico con continua propagazione di calore in bassa troposfera,con vari forcing altopressori a destabilizzare il VPT ,causandone continue distorsione ma senza provocarne lo split completo sfondando dunque la soglia dei 100 hpa,andandoci comunque in alcune fasi molto vicino.Sinceramente era difficile attendersi una continuazione anche nella seconda parte invernale di tale condizione,ed in effetti nel prossimo periodo vi saranno sostanziali novità.Partendo dalla situazione attuale va rimarcato ,che la dislocazione del tripolo atlantico,coadiuvato dal pattern la NAO- su valori poco chiari(oscillanti tra la neutralità e -2), e la pulsazione della convenzione intertropicale di buona magnitudo non hanno inpedito complice le molteplici falle occidentali ,lo scorrimento dell’ennesimo nucleo artico-siberiano verso l’Europa occidentale.Tali percorsi sono spessi nefasti per la nostra penisola e generano,minimi a ripetizione che poi dal golfo di biscaglia,si metteranno in moto verso la nostra penisola.Ciò rappresenterà la linea guida del prossimo periodo,con la spinta pre-frontale ad erodere gli effetti della precedente colata,con rialzo delle temperature e peggioramento in arrivo su molte aree settentrionali ,e tirreniche tra il 6-8 del cm. Saliranno rapidamente le quote delle nevicate che attualmente interessano molte aree settentrionali,e alcune aree del centro sotto la spinta di correnti meridionali.Nel contempo il nocciolo gelido sia in quota(-38 a 500 hpa, e 13 a 850) ,sarà poco più ad ovest pronto ad essere risucchiato nella fase 9-11 verso il mediterraneo.Si genererà dunque un minimo sul tirreno con rapido traslamento verso levante,in evoluzione poi verso i balcani con perno sulla polonia intorno al 10-11.Durante questo suo movimento si attiveranno minimi secondari di difficile localizzazione ,con appoggio tra ligure e alto adriatico,permettendo tra sabato e domenica l’ingresso del gelo con la -6 a 850 che si adagerebbe rapidamente sul centro-nord,ed il nocciolo in quota che dal n/w punterebbe le centrali per poi sfuggire verso levante.Durante il passaggio rapido calo delle nevicate su molte aree settentrionali del n/w in prima fase, e del n/E entro domenica(in pianura moderate),e anche sulle tirreniche con rovesci nevosi sino in collina(200),con episodi nei fenomeni più intensi anche più in basso.Gradualmente per domenica anche le adriatiche risentiranno del nocciolo gelido,sotto correnti dalla curvatura nord-occidentale con locali rovesci (zone interne in pole),nevosi a quote collinari(3-500),con rapido miglioramento a seguire.Il sud in tutta questa fase vedrebbe forte maltempo specie sulle aree tirreniche in prima fase con netto aumento delle termiche,a seguire possibili nevicate sulle aree appenniniche dai 700 m su Calabria e Basilicata (entro lunedì),e 5-600 sulla Puglia.Si allontanerebbe nell’avvio settimanale poi il nucleo gelido verso n/E, lasciando strada sul mediterraneo ad un timido rialzo della pressione entro il 12-13 del cm,in un contesto gelido e al più variabile.Assisteremo alla ripartenza nel prossimo periodo di moti zonali ,con lieve risonanza del VP del recente cooling stratosferico,ma alquanto lieve.Ciò non è affatto un pericolo anzi ma lo spartiacque con il secondo step invernale,demolendo le anomalie che hanno contraddistinto la prima parte invernale,appoggiandosi anche alla modifica delle SSTA che andranno ad enfatizzare l’approdo del pattern NAO verso la neutralità,con anomalie positive nell’area nevralgica di Terranova.Dunque stiamo per svoltare con l’ennesima propagazione di calore che andrà a determinare un ultimo sussulto troposferico nel periodo 16-20 del cm,con i forcing troposferici che andrebbero a veicolare differentemente la massa gelida di estrazione siberiana ,sul bordo orientale del possente blocco scandinavo,con traiettoria più orientale,in quadro di nessun interferenza basso-atlantica,con la rediviva lp groenlandese a pompare calore verso le alte latitudini.Segnalo inoltre un tentativo di MINOR WARMING, in area siberiana ,con un picco termico sino a 25°C in 168 ore,sempre in attesa che parta quel tanto atteso MAJOR WARMING a fine mese per condizionare anche la restante parte invernale,dalle potenzialità si straordinarie ma in gran parte ancora inespresse.
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