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  1. #1
    Brezza tesa L'avatar di Climavariante
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    Predefinito Analizziamo GFS...a pillole...

    Stavo osservando due emissioni a confronto del modello americano. Notavo la disposizione dei centri di Hp and low P, l'entità del blocco atalntico e la massa d'aria artica in discesa verso il Mediterraneo.

    La prima mappa che posto è una emissione del 31-12-2009 dalla quale si evince una scarsa tenuta del blocco atlantico....eppure il modello stante la disposizione delle figure bariche prevede una massa d'aria artica con forte dinamicità penetrativa nel cuore del mediterraneo (guardate la -35) ....

    La seconda mappa è invece l'emisione delle 12 di oggi per la stessa data predittiva..(08-01-10 h 00)

    Si nota un tentativo di risalita di aria calda in Atlantico con un blocco decisamente più significativo....eppure il modello in concomitanza di un blocco più significativo descrive una massa d'aria artica che si perde per strada non alimentata...conla -30 che entra a fatica....

    chi vuole commentare e spiegare le differenze a livello configurativo?

    oppure si è trattato solo di una sovrastima delle qualità fredde dell'aria che poi il modello ha assimilato correttamente?

    Riflettiamo
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  2. #2
    Vento fresco L'avatar di BigWhite
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Bel post.Di primo impatto mi verrebbe da dire che si tratta di una sovrastima della massa d'aria fredda in arrivo(GPT soprattutto). Non ho mai creduto alla teoria secondo cui blocco forte=freddo forte In alcuni casi di freddo estremo(e persistente) si è verificato un forte blocco oceanico, e credo che ciò abbia favorito questo legame causa-effetto nella maggior parte dei frequentatori dei forum

  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di Climavariante
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Citazione Originariamente Scritto da BigWhite Visualizza Messaggio
    Bel post.Di primo impatto mi verrebbe da dire che si tratta di una sovrastima della massa d'aria fredda in arrivo(GPT soprattutto). Non ho mai creduto alla teoria secondo cui blocco forte=freddo forte In alcuni casi di freddo estremo(e persistente) si è verificato un forte blocco oceanico, e credo che ciò abbia favorito questo legame causa-effetto nella maggior parte dei frequentatori dei forum

    causa effetto...
    sei un grande.
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  4. #4
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di Piro
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Parto subito con una considerazione che fa decadere la seconda ipotesi del ragionamento... Basta guardare la situazione attuale (a 0 ore) per vedere come la -35 sia arrivata ugualmente, magari con qualche ora di anticipo rispetto a quanto previsto, ma non mi pare proprio che ci sia stata una particolare sovrastima delle qualità fredde dell'aria (basta chiederlo a inglesi e francesi):

    Rtavn001.png

    Secondo me l'impianto reale è molto vicino a quanto previsto a 192 ore (complimenti a GFS), e credo che le differenze configurative siano imputabili soprattutto ai movimenti del nocciolo canadese del VPT.

    Nel primo caso (emissione del 31-12) il jet-stream in uscita dal continente americano era evidentemente più teso, e nonostante che in Atlantico ci fossero gpt meno elevati, questa maggiore vigoria del JS bilanciava gli effetti "erosivi" dell'aria fredda in discesa dalla Scandinavia, facendola rimanere più a ridosso delle Alpi e permettendo un ingresso più franco dal Rodano.

    Nel secondo caso si vede bene come il ramo canadese del VPT sia "arricciato". In questo caso l'aria fredda ha avuto gioco facile a "mangiare" gpt e guadagnarsi spazio verso SW, nonostante un HP dalla base più solida ma non sostenuto sufficientemente (proprio alla base) dal Jet-Stream polare in uscita dal Labrador.

    EDIT- Mi ero mangiato un pezzo del discorso finale...
    Ultima modifica di Piro; 07/01/2010 alle 18:47
    Luca Bargagna

  5. #5
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Mi sembra evidente che la causa del mancato arrivo della -35, non è una sovrastima di allora, ma è, a mio parere, la presenza del vortice tra Ucraina e Russia che canalizza meglio il flusso artico.
    Se notate sulla mappa attuale la depressioncina non c'è, vi è soltanto una T.
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  6. #6
    Vento fresco L'avatar di BigWhite
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Citazione Originariamente Scritto da Piro Visualizza Messaggio
    Parto subito con una considerazione che fa decadere la seconda ipotesi del ragionamento... Basta guardare la situazione attuale (a 0 ore) per vedere come la -35 sia arrivata ugualmente, magari con qualche ora di anticipo rispetto a quanto previsto, ma non mi pare proprio che ci sia stata una sovrastima delle qualità fredde dell'aria (basta chiederlo a inglesi e francesi):

    Rtavn001.png

    Secondo me l'impianto reale è molto vicino a quanto previsto a 192 ore (complimenti a GFS), e credo che le differenze configurative siano imputabili soprattutto ai movimenti del nocciolo canadese del VPT.

    Nel primo caso (emissione del 31-12) il jet-stream in uscita dal continente americano era evidentemente più teso, e nonostante che in Atlantico ci fossero gpt meno elevati, questa maggiore vigoria del JS bilanciava gli effetti "erosivi" dell'aria fredda in discesa dalla Scandinavia, facendola rimanere più a ridosso delle Alpi e permettendo un ingresso più franco dal Rodano.

    Nel secondo caso si vede bene come il ramo canadese del VPT sia "arricciato". In questo caso l'aria fredda ha avuto gioco facile a "mangiare" gpt e guadagnarsi spazio verso SW, nonostante un HP dalla base non sostenuto sufficientemente dal Jet-Stream polare in uscita dal Labrador.
    è vero, tuttavia rimango dell'idea che nei run iniziali GFS mostrava ben altri GPT.Però la dinamica da te descritta è senz'altro la principale imputata

    P.S. grande Piro, in questo forum rendi al meglio

  7. #7
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    GFS spesso fa sistematici errori di sovrastima del freddo ovvero sottostima termiche e geopotenziali in certi run, indipendent. dalla configurazione

  8. #8
    Brezza tesa L'avatar di Climavariante
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    io mi sto guardando le due mappe ma non riesco a trovare una risposta che convinca me stesso....

    il confronto è tra queste due determinazioni matematiche quindi altre carte non possono entrare in gioco...reanalisi comprese.

    L'anticipo di entrata della -35 è un aspetto configurativo-dinamico, mentre l'area calcolabile all'interno della isoterma -35 è un aspetto qualitativo.
    Quindi possiamo accettare la spiegazione che Piro ha dato in termini configurativi...come causa della dinamica fredda che ora vado a vedere .....

    Escludere a priori una sovrastima matematica (del modello stesso) di GFS del freddo mi sempra azzardato. Gli effetti in UK e Fra si sapevano..era qui che aspettavamo la graffiata.
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  9. #9
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Intendiamoci, credo anch'io che GFS tenda spesso ad amplificare (specialmente nel medio-lungo) il "valore assoluto" delle scaldate e delle sfreddate...

    Probabilmente anche in questo caso c'è stata una piccola limatura, vuoi per difetti intrinseci al modello, vuoi per le inevitabili differenze configurative tra la previsione e la realtà, ma personalmente ho assistito a ridimensionamenti decisamente più importanti!
    Luca Bargagna

  10. #10
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    Predefinito Re: Analizziamo GFS...a pillole...

    Citazione Originariamente Scritto da Piro Visualizza Messaggio
    Intendiamoci, credo anch'io che GFS tenda spesso ad amplificare (specialmente nel medio-lungo) il "valore assoluto" delle scaldate e delle sfreddate...

    Probabilmente anche in questo caso c'è stata una piccola limatura, vuoi per difetti intrinseci al modello, vuoi per le inevitabili differenze configurative tra la previsione e la realtà, ma personalmente ho assistito a ridimensionamenti decisamente più importanti!

    siamo d'accordo ora ti dimostro una piccola lieve sovrastima che GFS compie e DWD no in sede di analisi e quindi inizializzazione del run successivo.

    la fonte dei dati che io uso per le mie reanalisi è la seguente:

    http://www.atmos.albany.edu/weather/...gest\metar.txt
    http://www.atmos.albany.edu/weather/...gest\synop.txt
    http://www.atmos.albany.edu/weather/...ngest\buoy.txt
    www.atmos.albany.edu/weather/data1/upperair/@Y@M@D@X_upa.wmo,C:\wx\scripts\ingest\raob.txt

    Orbene guarda le temperature reali misurate oggi alle ore 12:00 a 500 Hpa ed interpolate nella Figura 1

    e poi guarda la isoterma -35 DWD (Figura 2) e la isoterma -35 GFS ..(Fig. 3)

    credimi è spesso così...DWD segue i dati reali GFS amplia lievemente le termiche..lo vedo da anni. ECMWF e UKMO come DWD.

    Mi direbbe da dire: a GFS nun t'allargà!!

    Tuttavia ritengo GFS un grande GM al pari di ECMWF per altri pregi.

    Ciao
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