
Originariamente Scritto da
tifone95
Premettendo che le mie sono solo supposizioni e che certo la verità in tasca non la possiedo anzi…vi posto la mia ultima analisi.
Stiamo per assistere agli effetti nel prossimo periodo del MINOR WARMING con propagazione isobarica,caratterizzato dall’aumento termico di 20-25°c in alta stratosfera a 10 hpa,e sarebbe di un certo rilievo caratterizzando una notevole inversione zonale con una ottima convergenza dell’EP FLUX ed un
VPS complice la propagazione un VPT allo sbando…in attesa del colpo letale previsto a febbraio,causa partenza di nuovi upper warming in evoluzione a MAJOR. Assisteremo in pratica entro fine mese alla rotazione dell’asse del
vp dalle latitudini artiche verso l’Europa,con la probabile formazione di un
hp alle latitudini polari a splittare nuovamente il VPT. Ormai dunque va dato per scontato il crollo dell’artic oscillation per fine mese,con una
NAO che parte attualmente da valori fino a debolmente positivi..che nel prossimo periodo tornerebbe a scendere pericolosamente aiutando l’apertura di varchi occidentali..ma ci sono novità in tal senso.Prima di tutto và affermato che il possibile split del VPT permetterebbe allo stesso di dividersi in due tronconi,evitando il pericoloso desplacement in area siberiana,che avrebbe avuto come conseguenza nefasta una situazione di
EA+,ma ciò non avverrà affatto con un potente forcing aleutinico a splittare il
VP in due lobi col primo che affonderebbe in oceano.Nè conseguirebbe la risalita azzorriana a blocco deciso.Avremo però come tutti sappiamo lo sbilanciamento iniziale occidentale del
VP che ruoterebbe su se stesso facendo intendere una direttrice occidentale causa elliticizzazione dello stesso dall’area siberiana verso l’atlantico ma interverranno le varie forzanti tropo ad incanalarlo. In effetti il tentativo iniziale potrebbe essere quello e la dislocazione delle anomalie oceaniche potrebbero indicare una radice azzorriana poco solida, ma a quel punto subentrerebbe la
MJO, prevista in fase 6 se non 7 entro la fine del mese in ottima forma ed il tutto potrebbe contribuire a ruotare ulteriormente il bolide artico ritardandolo di 2 giorni centrandone la traiettoria in modo da permettere l’ingresso più diretto sullo stivale.Ad ora non escluderei dunque nessuna delle ipotesi ne quella che vedrebbe gelo e neve solo al nord,con ingresso occidentale,ne l’evoluzione ultima prospettata che rimetterebbe in gioco anche i meridionali. Aggiungiamo a questa analisi che nel prossimo periodo sono previste nuove pulsazioni causa TST event nel mese di febbraio che evolverebbe rapidamente in MAJOR WARMING ..ottima base per proporci una seconda parte invernale da annali storici(anche marzo). Godiamoci intanto con molta cautela questo periodo di transizione che ci proporrà il braccio di ferro tra la ripartenza del canadese(causa cooling precedente),e la forza dirompetene dell’ansa occidentale dell’
hp russo-siberiano..con l’Italia nel mezzo,a sperimentare già a metà settimana un moderato peggioramento con qualche nevicata sugli appenini a quote collinari e 7-800 al sud.Occhio al 25-26 con un bolide gelido che potrebbe approfittare di un onda altopressoria di blocco per tuffarsi sul mediterraneo.
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