Naturalmente parliamo della pianura.
Il cuscino freddo appoggiato al suolo padano regge, grazie anche all'inversione nebbiosa della mattinata, in modo particolare sui settori piemontesi e lombardi. Al di sopra anche ora, nelle ore centrali della giornata, persiste una leggera invesione termica ma soprattutto notiamo aria più tiepida e umida che inizia a sfilare su più strati alle quote superiori, sintomo delle prime avvisaglie di una perturbazione che giungerà in nottata. In realtà il corpo nuvoloso (e precisamente la parte connessa con il fronte caldo prossimo a trasformarsi in occlusione) ci farà il pelo e infatti sarà proprio quella la chiave di volta per capire se e dove ci saranno eventuali fenomeni. Per ora il radiosondaggio delle 12 UTC, riferito alla stazione di Milano Linate, ci mostra alcuni statocumuli provenienti dal mar Ligure che si inseriscono a bassa quota tramite venti da sud (classico travaso ligure), sormontati da alcuni filamenti nuvolosi medio-alti accompagnati da una rotazione oraria del vento con la quota, il che indica appunto, prossima avvezione calda. Se le precipitazioni avranno l'energia di spingersi sufficientemente a nord, Piemonte e Lombardia potranno trascorre la notte e la prima mattinata di martedì con rischio di vedere sfiocchettare qua e là sul comparto padano; meglio sotto il Po e in Piemonte(probabilità del 65%) anche Torino e Milano sono in lizza (40-45%). Certo se ci saranno, saranno precipitazioni nel complesso deboli, quindi non aspettiamoci chissà quali accumuli, anzi direi che potremo parlare di sfiocchettata coreografica.
Tutto quello che verrà di più ben venga ma sarà solo regalato.
Segnalibri