Ultima modifica di domenicix; 24/02/2010 alle 17:46
A parte l'effetto estetico, comunque migliore di una serie di villette a schiera, lascia perdere perchè è il mio lavoro, e ti posso assicurare che è peggio un motorino smarmittato sotto casa o una persona fumatrice vicino ai .......o il radon che inquina mezza Roma a livelli post-cernobyl.
E dire che la metà di quelli che si lamentano delle centrali elettriche sono fumatori.
Ma per favore...
Lo sviluppo dell' economia nel '900 e anche oggi si ha per il petrolio a buon mercato e per il gas a buon mercato che piccherà fra 15-20 anni circa, e non certo per il carbone. L'utilizzo di superpetroliere o oleodotti è molto più efficiente anche di treni (per tratte entro i 300 km all'incirca) e figuriamoci di camion, con il carbone saremmo rimasti all'Ottocento (con molte invenzione e innovazione in più naturalmente ) non si discute proprio, ma il PIL attuale te lo puoi scordare senza gas e petrolio a buon mercato pre-picco
Edit: io non sono fumatore, ne mi sono mai drogato e perfino non bevo pressocchè mai alcolici, e non voglio fare da filtro e mangiare cibi contenenti polveri ipersottili provenienti da una centrale a carbone o a olio combustibile o temere per fughe radioattive, c'è la geotermia, le centrali che sfruttano il moto delle maree,il kitegen etc.,le pompe di calore, le coibentazioni, gli autoveicoli elettrici compresi i ciclomotori elettrici, e tutto il resto che fa risparmio energetico come ho scritto negli altri posts e che non ripeto di nuovo. Spero che tu capisca questa mia preferenza, altrimenti non capirei io come non sia apprezzata da te, ciao.
Ultima modifica di domenicix; 24/02/2010 alle 12:02
Qui stiamo parlando delle emissioni di CO2 e inquinanti vari, non della comodità, certo che conviene usare il petrolio, altrimenti perchè lo usiamo ? Ciò che si fa conviene, nessuno lavora in perdita. Ma il petrolio è in realtà così prezioso per l'industria chimica di sintesi, ci si fà l'80 per cento delle cose che usiamo, che è un peccato bruciarlo, quando diminuirà sarà giocoforza risparmiarlo per gli usi più nobili.
Il riferimento al petrolio che ho fatto è stato anche per specificare che fra circa 30 anni anche la produzione di carbone ne risentirà, poichè la scarsità di petrolio e a quel punto anche di metano farà aumentare i costi energetici ed economici dell'estrazione, trasporto e raffinazione del carbone. In modo che la popolazione preferirà a molti oggetti non di prima necessità quelli che lo sono veramente, e a quel punto diminuirà anche l'uso di carbone per le industrie e quindi l'influenza sulle emissioni di CO2 ; e il PIL tranne evoluzioni del nucleare come la fusione fredda o altro potrebbe crollare, e questo in un contesto di aumento della popolazione mondiale che è passata, anche e sopratutto grazie al petrolio e al gas a buon mercato e forte output, da 1 miliardo di persone ad inizio '900 agli attuali 7 miliardi ed è prevista in ulteriore crescita.
I modelli dell'IPCC sulla previsione della temperatura globale sono basati su proiezioni di una crescita costante della estrazione di petrolio e quindi non contemplano affatto la teoria del peak oil, infatti tali modelli si basano tra l'altro sul calcolo di emissioni di CO2 in base ad un futuro presunto output petrolifero fino a 115-120 Mbd contro gli attuali 83 Mbd circa (escluso sabbie bituminose con EROEI = 1 e altrettanto i biocarburanti, che sono in parte cibo sottratto alle persone affamate per essere indirizzato alla decomposizione e produrre biofuel). Quasi sicuramente invece siamo in fase di plateau e la produzione di petrolio puo' rimanere costante per qualche anno ancora per poi diminuire con decrementi sempre più crescenti a causa della depletion sopratutto dei pozzi offshore e dei pozzi dove si è estratto con metodi innovativi, ma che causano una maggiore perdita di pressione interna del pozzo, come avviene per il brent del Mare del Nord (Inghilterra, sempre più in declino, come la sua economia) e del Golfo del Messico ( in picchiata ormai ).
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Ultima modifica di domenicix; 24/02/2010 alle 16:43
Ma IO sarei proprio curioso di conoscere quali di quegli scienziati che sostengono che l'incremento termico gloabale sia imputabile all'aumento di gas serra, abbiano avuto l'infelice idea di divulgare a qualche congresso la new che l'invernata fredda 2010 nel NH, medie latitudini, possa essere legato alla CO2!!!!! ed al AGW.
Qualcuno può linkare un documento scientifico di qualche scienziato agwista che si sia spinto a cotanta dabbenaggine? giuro che gli mando una mail di protesta. Ma come può uno scienziato di clima confondere eventi di breve termine con andamenti trentennali..!!
ed allora il 2007 a che cosa fu dovuto? al gelo di marte!?
Comunque fa bene il Colonnello a chiarire le idee, anche se non ho ben capito se il suo intervento sia un dovuto chiarimento (ed allora mi pacerebbe sapere a chi) o un processo alle intenzioni catastrofiste di qualcuno non ancora identificato![]()
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Sì, ma finora è piuttosto vero il contrario di quel che dici, segnatamente per quel che riguarda la politica che conta su scala globale (ad es. USA e Cina in testa).
Sul presunto gate climatico: infatti....
http://forum.meteonetwork.it/1058094650-post614.html
Access : 'Climategate' scientist speaks out : Nature News
.....mi sa che ti sfugge la Gestalt della situazione, a riguardo.
Poi le proiezioni dell'IPCC, come ti ho già mostrato, sono tutt'altro che esagerate, semmai un po' "conservatives". E non direi che lo siano volutamente....(vedi sopra).
Vero però che, come tutte le proiezioni, non sono perfette ma ampiamente migliorabili.
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