Lo studio dei gorghi (anticiclonici) oceanici ha sempre affascinato studiosi e scienziati in quanto, in sostanza, se ne sa ben poco.
I gorghi sono formati dalle "correnti di eddy", termini tradotti dall'inglese che per il fenomeno ha adottato la parola EDDY (in fluidodinamica, sono le cosiddette correnti parassite).
Eddy (fluid dynamics) - Wikipedia, the free encyclopedia
L'AVIS dedica a marzo l'immagine del mese agli eddy che stazionano nel Golfo di Bering:
Il vortice anticiclonico, un “gorgo” marino che gira lentamente in senso orario determinando la risalita delle acque lungo i margini, non è visibile a occhio nudo e di solito si rileva con l’ausilio di satelliti. A volte è difficilmente individuabile, tanto che sembra sparire.
Uno strumento molto utilizzato per le loro analisi è il glider, una sorta di siluro dotato di ali fisse, timone caudale e di una vescica natatoria simile a quella dei pesci, che gli permette di scendere e risalire lungo una colonna d’acqua, per fermarsi in superficie quanto basta a dialogare con un satellite. Questi riceve i dati in tempo reale e li invia a terra, dove i ricercatori costruiscono una mappa 3D dei parametri della zona. Viaggiando a circa 30 km al giorno, i glider misurano temperatura, salinità, ossigeno, concentrazione di clorofilla e torbidità lungo la colonna d’acqua.
Qui l'articolo: Mar. 2010: Eddies in the Gulf of Alaska: Aviso
Gli eddy sono presenti anche nel Mediterraneo: in particolare c'é n'è uno, a sud di Cipro nel cosiddetto Mar di Levantino.
Quel vortice più spesso (in cui la colonna d'acqua è molto più alta rispetto al livello medio circostante) è l'eddy del mar di Levantino.
Il vortice è stato scoperto solo nel dicembre scorso, come descritto in questo articolo pubblicato sul sito della Città della Scienza di Trieste:
La sua presenza a Sud di Cipro è stata confermata dai ricercatori dell’OGA, il Dipartimento di Oceanografia di OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste) con strumenti di ultima generazione affiancati a tecniche tradizionali di indagine oceanografica, montati su una barca a vela di nome Tara che in questo momento sta solcando il Mediterraneo meridionale. Il progetto in cui sono impegnati si chiama Occhio del Levantino ed è un esperimento internazionale che coinvolge ricercatori francesi ciprioti e, naturalmente, gli italiani di OGS. Obiettivo: determinare le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche della colonna d’acqua di un vortice anticiclonico quasi permanente di circa 40 Km di diametro, centrato su un rilievo sottomarino chiamato Eratosthene (33°40' N e 32°40' E).
Perché tanto interesse per un vortice marino la cui presenza non ha nulla di “patologico”? “Gli eddy (nome inglese dei vortici) potrebbero costituire una sorta di barriera fisica che protegge gli organismi marini al suo interno dall’ambiente esterno all’eddy” spiega Elena Mauri, biologa e oceanografa presso il Dipartimento OGA, nel gruppo SIRE (Sistemi remoti). “Per ora si tratta di un’ipotesi condivisa dalla comunità scientifica su cui anche noi dell’OGS stiamo lavorando, nell’ambito di progetti che cercano di inquadrare i fenomeni collegati ai cambiamenti climatici”. L’eddy del mar Levantino (tra i più poveri di nutrienti sulla terra) potrebbe essere un ambiente favorevole allo sviluppo di organismi marini. “La domanda che ci stiamo ponendo e su cui stiamo lavorando è: nel contesto del cambiamento del clima globale, se gli oceani si impoveriranno, potranno le strutture come i vortici diventare oasi protettive per la biodiversità del domani?”. Oltre a studi di carattere chimico-fisico sono previste anche indagini genetiche, “per determinare precisamente le specie presenti nel vortice e ricavare un quadro preciso della biodiversità da esso sostenuta attualmente”.
Ecco gli eddi indagati: Eddies around the world: Aviso
Per la serie la meravigliosa macchina della natura, un legame recentemente dimostrato è quello tra eddy e migrazione degli uccelli.
Addirittura le bizzare forme degli stormi sono legate alla presenza di eddy sulla superficie oceanica e/o marina attraversata:
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Sep. 2009: Birds track ocean eddies: Aviso
Questa l'osservazione dei percorsi degli eddy al largo delle coste africane occidentali:
legate sia alle migrazioni, che, pensate un po, anche a queste simpatiche formazioni (essendo in campo anticiclonico) di cui abbiamo parlato in altro thread:
Qui l'articolo della ricercatrice italiana di cui sopra, circa l'eddy mediterraneo del Mar di Levantino:
Science System FVG
Davvero, davvero interessantissimo!!![]()
Bello! Io temo invece che, cambiando climaticità, i vortici si modifichino in posizione ed intensità. Se sono il frutto di tante variabili, cambiando quest'ultime, non possono che cambiare anch'essi.![]()
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Uhaudavvero interessante!
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Progetto fantasioso…
...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com
Always looking at the sky...James says:
http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
Simone says:
holy s**t....
James says:
now that's something I'd like to film!!
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