avete letto o saputo di questa notizia? pare che l'ultimo evento di portata simile sia datato 1962! e' possiblile seguire qui il "viaggio" di questa massa di ghiaccio attraverso l'atlantico tramite i satelliti? potrebbe venir fuori un trd davvero molto interessante.che dite?
qui uno degli articoli che riposta la notizia.
Ghiaccio si stacca dalla Groenlandia "Un'isola grande quanto Manhattan" - LASTAMPA.it
secondo repubblica la massa staccatasi sarebbe piu grande dell'isola del giglio e ammonterebbe a 260 kmq!
E un'isola delle dimensioni di Manhattan sarebbe grande?
questi ci prendono per scemi.
L'estensione della banchina artica della Groelandia è attualmente intorno ai 100.000 kmq.
Che cosa sono 260 kmq a confronto?
Se fossi nei media mi preoccuperei molto di più dell'ennesimo deficit da record della complessiva banchina artica.
Si ma gli iceberg si sono sempre staccati anche in tempi di glaciazione e uno di quelle dimensioni non è così particolarmente esteso.
Si tratta di una non notizia
Concentriamoci sull'estensione della banchina artica che perde migliaia di kmq al giorno (e non solo 260...)
E' una questione di proporzioni
No digitos, gli studiosi stessi hanno detto che un distacco del genere dalal Groenlandia non ha precedenti
Assolutamente: fratture di queste proporzioni sono estremamente inconsuete.
Uno dei "giochi" che vanno per la maggiore tra i meteoappassionati è quello di verificare lo stato della banchisa guardando mappe satellitari e conteggi aerei della copertura: ricordo che uno dei metodi di analisi che più stanno sconvolgendo i glaciologi è guardare la banchisa da dentro.
In Groenlandia, man mano che la tecnologia permette di guardare sempre più nel cuore della massa glaciale si stanno scoprendo veri e propri fiumi nascosti che erodono la calotta dall'interno: se ne è parlato in altro topic, e lo stesso national Geographic di giugno riportava il tema in generale, ma gli inghiottitoi scuri che si sviluppano sulla superficiale giacciata alimentano spesso canali di scioglimento interni che letteralmente spaccano la calotta: questo avviene a prescindere dal fatto che fuori il meteo veda una -8/850hPa!
I canali originano crepacci, come quando all'asilo si ritagliavano figure senza usare le forbici ma bucherellando la carta seguendo linee continue.
L'aqua di fusione al piede della calotta lubrifica e accelera il collasso del frammento verso il mare.
La maggior parte dei collassi osservati nell'ultimo decennio segue questo schema.
Nella gara scioglimento 2010 vs. 2007 (che mi fa pena) e che molti siti alimentanto non c'é un cispo di scientifico!
Se quest'anno non dovessimo scendere sotto il 2007 non significa che ci sia un'inversione (purtroppo).
Se una balena grigia è stata avvistata a Cipro nel giugno scorso significa che (in barba ai rilievi aerei e satellitari) il passaggio a nordovest si è aperto anche l'anno scorso.
La balena grigia non vive nell'Atlantico: abita il Pacifico e ogni anno percorre circa 12-15 mila km scendendo le coste americane per andare a riprodursi in Messico. Siccome in estate è nell'Artico, è molto probabile che andando a caccia di cibo sia passata nell'Atlantico grazie all'apertura dei ghiacci verso la Russia: da qui ha seguito lo stesso itinerario che il suo navigatore mentale le suggeriva.
Solo che invece di scendere e trovare il messico, è scesa ed ha trovato lo stretto di Gibilterra, dove ha seguito le acque più calde..
Inoltre la fisiologia dei ghiacci (non quello che si vede esternamente) è ancora campo d'indagine: gli effetti del particolato atmosferico ad esempio (crioconite) sono all'origine dell'inversione dell'albedo. Se uno strato di nerofumo infrigisce i ghiacci, lo scioglimento continua anche con una -8/850hPa, basta che ci sia un po' di sole.
Nonostante i picchi di estensione antartica degli ultimi anni, nessuno ha ancora spiegato perché si sia originata quella risalita calda che sta sgretolando la calotta occidentale (West Antartctic Ice Sheet).
Torniamo a bomba: l'erosione calda che sta interessando la banchisa artica, con le due risalite calde continentali dalla Russia e dal Canada e soprattutto dall'Alaska sta instabilizzando il sistema. Anche se il VP regge bene aspettativi picchi di scioglimento nel breve: il calore non arriva solo dall'aria ma anche dalle correnti marine ed entra dalla finestra con effetti secondari che nemmeno vi aspettate.
Come ad esempio i vastissimi incendi della taiga: quelli in Russia li vedete dai giornali, ma i picchi di temperatura hanno provocato vastissimi incendi sia nell'Alberta che in Manitoba a inizio stagione.
La foresta boreale sta salendo e guadagna terreno anche nella tundra: questo significa che le esplosioni vegetative primaverili offrono arbusti che prima non c'erano agli incendi estivi (naturali in certe aree, per la presenza notevole di temporali e fulmini ma anche dovuti alla presenza umana sia diretta che indiretta).
Secondo diversi osservatori la cenere degli incendi canadesi di inizio stagione e di quelli russi odierni, entra nel circolo meteorologico grazie anche alle temperature molto alte: questa viene trasportata verso la banchisa e qui si deposita e di nuovo col discorso che facevamo sopra (crioconite).
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