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Non si è esaurita la forza del nocciolo ciclonica sull'Europa Centrale, l'allarme maltempo si sposta verso le zone orientali europee e la Russia

L'ira del maltempo si è scatenata ancora su diverse zone dell'Europa Centrale, ove insiste un profondo vortice ciclonico. Il marcato gradiente termico, con l'aria calda da sud che affluisce sul comparto orientale europeo, ha favorito la genesi di fenomeni meteo particolarmente severi.
Mauro Meloni: 17-08-2010 ore 10:37
Lungo il margine orientale della depressione continentale, quasi bloccata da alcuni giorni sui territori centrali europei, si sono ancora generati violenti temporali con grandine e tornado nella giornata di lunedì. Le zone più colpite dal maltempo, come avevamo avuto modo di anticipare nella proiezione del rischio di fenomeni estremi, sono state la Polonia meridionale, la Slovacchia ma soprattutto l'Ungheria, interessate da confluenza di masse d'aria e soprattutto dalla risalita di masse d'aria molto umide e tiepide nei bassi strati.
Nella giornata del 16 agosto diversi tornado hanno interessato le zone centrali e settentrionali dell'Ungheria, alcuni così massicci da non avere nulla da invidiare a quelli ben più potenti e frequenti degli Stati Uniti. Insomma, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni (fenomeni non peraltro così inconsueti come si potrebbe pensare), l'Ungheria potrebbe davvero considerarsi una sorta di Midwest europeo.

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Vortice instabile sul Centro Europa: Ungheria come il Midwest, colpita da una serie di tornado

Non si è esaurita la forza del nocciolo ciclonica sull'Europa Centrale, l'allarme maltempo si sposta verso le zone orientali europee e la Russia

L'ira del maltempo si è scatenata ancora su diverse zone dell'Europa Centrale, ove insiste un profondo vortice ciclonico. Il marcato gradiente termico, con l'aria calda da sud che affluisce sul comparto orientale europeo, ha favorito la genesi di fenomeni meteo particolarmente severi.
Mauro Meloni: 17-08-2010 ore 10:37
Lungo il margine orientale della depressione continentale, quasi bloccata da alcuni giorni sui territori centrali europei, si sono ancora generati violenti temporali con grandine e tornado nella giornata di lunedì. Le zone più colpite dal maltempo, come avevamo avuto modo di anticipare nella proiezione del rischio di fenomeni estremi, sono state la Polonia meridionale, la Slovacchia ma soprattutto l'Ungheria, interessate da confluenza di masse d'aria e soprattutto dalla risalita di masse d'aria molto umide e tiepide nei bassi strati.
Nella giornata del 16 agosto diversi tornado hanno interessato le zone centrali e settentrionali dell'Ungheria, alcuni così massicci da non avere nulla da invidiare a quelli ben più potenti e frequenti degli Stati Uniti. Insomma, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni (fenomeni non peraltro così inconsueti come si potrebbe pensare), l'Ungheria potrebbe davvero considerarsi una sorta di Midwest europeo.
Tornado del 16 agosto in Ungheria. Immagine tratta da http://www.idokep.hu




Tornado del 16 agosto in Ungheria. Immagine tratta da http://www.idokep.hu




La mappa mostra l'evidente gradiente termico fra le zone occidentali e orientali dell'Ungheria nella giornata di ieri, 16 agosto. Immagine tratta da http://www.idokep.hu



Come abbiamo ripetutamente sostenuto nelle ultime settimane, l'altra faccia della medaglia di questo particolare schema barico a livello continentale risiede nell'ondata di caldo possente, in seno ad un blocco anticiclonico irremovibile, che ha avvolto per lungo tempo la Russia Occidentale. L'eccezionalità della canicola sta gradualmente smorzandosi, così come l'emergenza incendi è in fase di progressiva cessazione. Tuttavia, si potrebbe passare da un'emergenza ad un'altra: dopo una fase di caldo così feroce, sarebbe perfettamente lecito attendersi scenari di forte instabilità con rischio di temporali devastanti. Qualche antipasto temporalesco intenso si è già avuto domenica nella zona di San Pietroburgo, con crollo termico di svariati gradi.
Per i prossimi giorni appare confermata una crescente fase instabile per la Russia, presto il vortice europeo sarà assorbito dalla circolazione perturbata ad alte latitudini che finalmente riuscirà a penetrare più ad oriente: già da oggi il rischio di temporali intensi dovrebbe trasferirsi sull'Europa Orientale, ai confini con la Russia. Un livello di rischio 2 (su una scala fino a 3) è stato previsto dagli esperti Estofex per il nord della Romania, l'Ucraina occidentale, la Bielorussia occidentale e la Lituania principalmente per possibili grandinate di notevoli dimensioni, raffiche di vento molto intense, piogge convettive abbondanti e tornado.

La calura più forte degli ultimi 130 anni in Russia viene addebitata all'estremizzazione degli eventi climatici nell'epoca del riscaldamento globale. Una stagione o un singolo evento non è però sufficiente a catalogare il cambiamento climatico ad ampia scala: di certo, in questi ultimi mesi il clima ha mostrato elementi bizzarri ed estremi (spesso di caldo o alluvionali) in più parti del Pianeta.