ciao, probabilmente li conoscente già in molti, in ogni caso mostro le correlazioni della copertura nevosa con alcune grandezze in periodo invernale.
la serie di dati lo costruita io va dal 67 al 2009. Se andate sul sito noaa per le correlazioni la grandezza di default parte dal 1973 (e finisce al 2007): questo perchè tra il 67 ed il 72 sono mancanti alcuni dati ma nei mesi estivi, quindi l'ho ricostruiti io tanto i dati dei mesi autunnali ed invernali sono tutti presenti.
I grafici mostrano buone correlazioni nel trimestre invernale, che non servono a fare una previsione tout court, ma comunque danno una idea: l'idea è abbastanza chiara ed è quella che elevati valori di copertura nevosa favoriscono la generazione di campi di alta pressione in area polare, scandinava e russa: qualcosa di simile allo scand +
In fase previsionale (lag 2) ovviamente la correlazione si riduce, ma comunque si mantiene una certa identità.
C'è da dire che la correlazione è migliore se plottata sull'intero trimestre invernale (anzi anche meglio se includiamo marzo): non danno buoni risultati correlazioni a lag 1 o 2 sui singoli mesi (tipo dicembre per gennaio, gennaio per febbraio e cosi via): il discorso per l'appunto funziona bene su valori mediati sull'intero trimestre.
Una curiosità notevolissima la correlazione tra il 97 ed il 2007! (area italiana con i gpt indicato nel grafico il valore invertito di segno dell'anomalia a 500hpa)
Notare anche che la disposizione delle anomalie bariche e di gpt preferenziali suggerite da questa correlazione conducono ad una distribuzione di anomalie termiche con cambio di segno proprio in prossimità dell'italia
Impressionanti le anomalie di pressione al suolo e gpt sul mare nostrum!!!!!
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Estremamente interessante![]()
io penso tutte e due le cose: è chiaro che con una situazione caratterizzata prevalentemente mediamente da anticicloni alle alte latitudini e depressioni più a sud, è favorita la discesa di aria fredda e l'estensione delle nevicate.
però lo schema si mantiene (pur attenuato) anche con un lag di 1, 2, 3 mesi, quindi c'è sicuramente una componente di influenza dello SC sul pattern (cosa che fisicamente ha anche un certo senso).
Oppure chissà si tratta solo della reiterazione di determinate configurazioni che si protraggono dai mesi tardo autunnali a quelli invernali
penso valga la pena di spipplarci un po' su![]()
io comincerei a monitorare quella zona dopo la prima metà di novembre...poi si cominceranno a tirare le prime somme
non male......![]()
http://climate.rutgers.edu/snowcover...m/nhland10.pngsettembre ha chiuso in live sopramedia
Rutgers University Climate Lab :: Global Snow Lab
la quarantesima settimana, che dovrebbe essere la prima di ottobre, sta a 10.1 mln km2
la media mensile di ottobre è di 20.73 mln km2. vediamo come evolve ottobre e soprattutto novembre.
Rutgers University Climate Lab :: Global Snow Lab
Notevole la differenza di comportamento in era GW tra il semetre freddo e quello caldo:
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In ogni caso è in indice che ricalca moltissimo la ao. La correlazione sui 3 mesi invernali è di quasi il 70%!.
E stavo vedendo che anche la ao mantiene una discreta correlazione a lag 2.
Resta la domanda se sia Lo sc ad influenzare la ao o viceversa. Anche in questo caso credo entrAmbe le cose.
Ciò detto una verifica di una eventuale ao - / sc + a fine anno non vi farebbe certo schifo per gen e feb.![]()
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