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  1. #11
    Burrasca
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    Citazione Originariamente Scritto da Maestro Yoda Visualizza Messaggio
    Con tutto il rispetto mi sembri troppo accondiscendente nella politica di cementificazione di questi decenni e dalla mancata realizzazione delle necessarie e ripetute richieste di opere di messa in sicurezza delle zone a rischio.

    L'accusa non è solo mia (quindi non potrete accusarmi di essere un nostalgico comunista mangia bambini), ma anche del Capo della Protezione Civile Bertolaso, autorità non certo nota per essere critica del "potere":

    Maltempo: Bertolaso, sciagura in Veneto evitabile con opere messa sicurezza - Adnkronos Cronaca

    Ps. La costruzione di nuove opere (spesso inutili) portano voti, le migliorie di quelle già presenti no.

    Senza nessuna vena polemica
    guarda, senza polemica, ma credo che in altre zone d'Italia con quegli accumuli (Friuli escluso visto il tipo di terreno carsico!!) sfido qualsiasi regione a non subire una ondata alluvionale; stiamo parlando di accumuli diffusamente superiori ai 400-450 mm su 2 giorni ed in molte zone, anzi, su un arco prealpino che prende tutta la regione.

    Sai quale è la differenza? che si parla del VENETO.
    Mi fermo qui perché cadrei a parlare di politica e quant'altro, ma abbiamo visto tutti alle TV nazionali come è stato trattato il Veneto: 1 giorno e poi tutto è passato, anzi...poche ore.
    scusami, ma sono molto infastidito da questa situazione e non ce l'ho con te assolutamente, ma le opere idriche sono (seppur parzialmente) state fatte
    Cosa c'è di più prezioso della vita?

  2. #12
    Vento fresco L'avatar di BigWhite
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Con tutto il rispetto, a casa tua forse.
    Evitiamo generalizzazioni che sono semplicemente inutili.
    In Veneto non si registravano disagi simili dal 1966, certo è anche merito del terreno non solo degli argini etc..., ma sta di fatto che il tutto ha più o meno funzionato benone.
    Infatti la critica che si può muovere alle autorità è quella di non avere avvisato le zone a rischio, non di certo quella di non avere fatto abbastanza a livello di argini, canali etc..., perchè 300-550 mm che vanno a sciogliere 50-100 cm di neve dai 1700 ai 2200 mt non si possono arginare in alcun modo.

    Questo mostrato da Reading NON è un peggioramento normale, per il fatto che domani è il 3 Novembre e GFS 18Z, ad esempio, prevede già piogge il 7 Novembre. In un momento immediatamente o quasi post-alluvionale non si può definire un peggioramento "normale", perchè le situazioni che ci saranno durante questo peggioramento saranno diverse rispetto al normale.

    E quindi terreni zuppi che non assorbiranno nulla e fiumi già ingrossati a causa di 250-350 mm di pioggia MEDI precedentemente caduti sull'Arco Prealpino.

    Spero di essere stato chiaro.

    non solo a casa mia...in Sicilia, in Campania,in Toscana, in Liguria, in Veneto, in Lombardia....insomma, è successo un pò ovunque. Effettivamente posso concordare sull'intensità delle precipitazioni, e sulla scarsa capacità di assorbimento dei terreni allo stato attuale, ma non puoi venirmi a dire che, ad esempio, quella casa a Carrara dove sono morte due persone, era costruita in una zona sicura...basta guardare dall'alto che è una frana in movimento: si vede anche con Google Earth (lo so perchè lo studio e ho avuto modo di vederne a decine). Concordo anche con l'aumento di criticità dovuto allo scioglimento della neve dei giorni scorsi, ma dato che il nord vive all'ombra della più grande catena montuosa europea, forse è ora di iniziare a prendere misure serie al riguardo. Non è impossibile. Ci sono persone con una laurea che hanno studiato una vita per farlo. Se però le istituzioni e la politica non danno loro la possibilità di lavorare correttamente, preferendo "grandi opere" politiche, a piccoli e diffusi interventi in ampie zone del territorio, non possiamo stracciarci le vesti ogni volta che piove più del normale.

    Spero di esser stato chiaro anch'io
    http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni...193794561.html
    fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
    Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!

  3. #13
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    gli accumuli sono stati spaventosi e su vaste aree, c'era ben poco da fare...

    cmq ricordo che tutta la pianura padana + parte delle colline e valli adiacenti sono di origine alluvionale, cioè i 50-200 metri di terra sotto i nostri piedi sono opera di alluvioni, frane e quantaltro... es. nell'alto medioevo la PP era in gran parte acquitrinosa, ed è stata bonificata in seguito dall'uomo, con tutta probabilità sarebbe ancora una palude senza il nostro intervento....

    quindi le alluvioni non sono causate dalla cementificazione, semmai a volte si va a costruire in zone a rischio idogeologico (il che va condannato, ovviamente) ma non vedo il rapporto causa-effetto tra cementificazione e alluvioni, che anzi colpirebbero zone più ampie, specie in bassa pianura, senza la regimentazione dei fiumi e canali...


  4. #14
    Vento forte L'avatar di bugimeteo
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Con tutto il rispetto, a casa tua forse.
    Evitiamo generalizzazioni che sono semplicemente inutili.
    In Veneto non si registravano disagi simili dal 1966, certo è anche merito del terreno non solo degli argini etc..., ma sta di fatto che il tutto ha più o meno funzionato benone.
    Infatti la critica che si può muovere alle autorità è quella di non avere avvisato le zone a rischio, non di certo quella di non avere fatto abbastanza a livello di argini, canali etc..., perchè 300-550 mm che vanno a sciogliere 50-100 cm di neve dai 1700 ai 2200 mt non si possono arginare in alcun modo.

    Questo mostrato da Reading NON è un peggioramento normale, per il fatto che domani è il 3 Novembre e GFS 18Z, ad esempio, prevede già piogge il 7 Novembre. In un momento immediatamente o quasi post-alluvionale non si può definire un peggioramento "normale", perchè le situazioni che ci saranno durante questo peggioramento saranno diverse rispetto al normale.

    E quindi terreni zuppi che non assorbiranno nulla e fiumi già ingrossati a causa di 250-350 mm di pioggia MEDI precedentemente caduti sull'Arco Prealpino.

    Spero di essere stato chiaro.

    Ti quoto all ennesima potenza perchè è un discorso che vale anche per il Friuli: basta con le generalizzazioni, qui si sono spesi bene parecchi soldi e i risultati ci sono(a parte qualche limitata area).
    Chi vuole vederlo con i propri occhi si rechi sul Tarvisiano e guardi cos è stato fatto dopo l alluvione del 2003(anche in quell occasione caddero 600mm o più in 12 ore). QUindi non è vero che ovunque non c'è cura del territorio, è vero che ogni x anni ci sono precipitazioni talmente esagerate che per non avere nessun problema dovremmo vivere su palafitte nell adriatico
    Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare

  5. #15
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    la ricetta che da anni ripeto...è quella di frenare l'acqua a monte e di ripiulire completamente gli alvei e le sponde dei fiumi, dei canali, nei periodi più favorevoli. In più ripristinare le naturali aree di espansione dei fiumi e non costruirci perchè il terreno costa di meno !!!

  6. #16
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    beh, sta sorta di onnipotenza con cui si riempie la bocca qualcuno mi fa sorridere.
    Con 500 mm di acqua caduta e 1 metro di neve sciolta in quota, cosa si poteva fare di più??
    I fiumi sono esondati, sono andati sopra i ponti(che sono li anche da 200 anni).
    L'uomo può fino ad un certo punto, oltre il dominio è della natura.
    Io li ho visti i fiumi l'altro ieri a monte, ed erano mostruosi.

  7. #17
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    Citazione Originariamente Scritto da Maestro Yoda Visualizza Messaggio
    Con tutto il rispetto mi sembri troppo accondiscendente nella politica di cementificazione di questi decenni e dalla mancata realizzazione delle necessarie e ripetute richieste di opere di messa in sicurezza delle zone a rischio.

    L'accusa non è solo mia (quindi non potrete accusarmi di essere un nostalgico comunista mangia bambini), ma anche del Capo della Protezione Civile Bertolaso, autorità non certo nota per essere critica del "potere":

    Maltempo: Bertolaso, sciagura in Veneto evitabile con opere messa sicurezza - Adnkronos Cronaca

    Ps. La costruzione di nuove opere (spesso inutili) portano voti, le migliorie di quelle già presenti no.

    Senza nessuna vena polemica
    Bertolaso non sa nemmeno quello che sta dicendo. Basta un minimo di conoscenza dei peggioramenti degli ultimi anni per rendersene conto.

    L'alluvione era inevitabile, gli accumuli d'acqua sono stati superiori ai 350 mm su una zona enorme.
    Per carità giusto dire che si sarebbe potuto fare di più, ma di certo non potevano non fondere la neve in montagna, nè fermare la pioggia caduta.
    Qui sono stati rifatti tutti gli argini e sono stati sistemati l'anno scorso ma davanti a 340-460 mm non c'è stato un bel niente da fare, se non sperare che i ponti rimanessero in piedi. Per la cronaca tra Domenica e Lunedì scorsi erano già caduti 120-160 mm di cui gran parte solidi sopra i 1500 mt. Fatti due conti di che settimana abbiamo avuto.

    I quantitativi d'acqua hanno in gran parte superato quelli del 1966, ma per fortuna grazie a bacini, nuovi argini etc.. (e probabilmente grazie anche alla presenza di aree boschive più estese) si è evitata una catastrofe peggiore. Quindi, se permetti, vedere paragonato il Veneto alle altre regioni mi dà un po' fastidio, perchè dopo 54 anni in cui non è mai stato alla ribalta delle cronache per le alluvioni (a differenza di Liguria, Piemonte, Toscana e gran parte del Centro-Sud Italia, che soffrono anche per una conformazione del territorio diversa) una catastrofe, che ha tempi di ritorno appunto tra i 50 e i 100 anni, può anche starci.
    Quel che è gravissimo è il mancato avviso a tutti coloro che si trovavano in zone a rischio, perchè la situazione era ben nota, a ogni persona un minimo informata, già dalla sera della Domenica, se non prima.

    Chiudo inoltre dicendoti che la cementificazione selvaggia ha più che altro un ruolo preminente nei flashflood Estivi (Nord Italia) e Autunnali (Centro-Sud), gli allagamenti in Veneto in quest'evento sono stati invece causati dal straripamento di fiumi che avevano una portata ampia, un letto tutto sommato curato, bacini e canali di scolo "alternativi", argini tutto sommato nuovi e ben poche case sui margini, ma quando straripa un fiume e invade un paese o una città che esiste da secoli (Monteforte d'Alpone, Vicenza, Cresole, Caldogno etc..) c'è ben poco da fare.


  8. #18
    Vento moderato L'avatar di marcolino1969
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    cosa possa centrare la cementificazione con la quantità di acqua che sta cadendo su buona parte dell'italia negli ultimi 3 anni, perennemente sopra medie storiche, devo ancora capirlo, cosi come attaccare un messagio come quello d'apertura , pieno di buon senso.

    saluti

  9. #19
    Prosecco DOC
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    non parlarmi dell'alpone per carità, che gli hanno cementificato il letto...roba da pena di morte

  10. #20
    Prosecco DOC
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    Predefinito Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci

    Citazione Originariamente Scritto da marcolino1969 Visualizza Messaggio
    cosa possa centrare la cementificazione con la quantità di acqua che sta cadendo su buona parte dell'italia negli ultimi 3 anni, perennemente sopra medie storiche, devo ancora capirlo, cosi come attaccare un messagio come quello d'apertura , pieno di buon senso.

    saluti

    cementificazione = impermeabilizzazione del terreno...è così semplice

    guardatevi una cartina del 1966 e una di oggi del consumo di suolo e poi ne riparliamo

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