Speriamo che dopo che quasi tutta la penisola è già in overdose di neve, dopo l'infernale inverno scorso (per il sudest), tocchi finalmente anche a noi pugliesi.
me lo aspetto così più o meno
E' un'intrerpretazione di quel 4° step la vostra o perlomeno delle sole dinamiche che porteranno compiutamente alla retrogressione continentale, che secondo il mio punto di vista esce assai consolidata se guardiamo nel medio termine i GM (mentre il lungo termine purtroppo non si può ancora ritenere "stabilizzato"):
In particolare posso evidenziare una ripresa del VP non dovuta ad azioni dall'alto, i cui strati intermedi appaiono impermeabili al raffreddamento. Continuando a mancare questo supporto dello strat cooling ci possiamo immaginare di intraprendere nuove avventure, magari non storiche, forse nemmeno epocali ma probabilmente foriere di nuove soddisfazioni
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Andrea
Personalmente, Andrea, continuo a trasecolarenel vedere il mantenimento del difetto di inizializzazione del vps in media stratosfera anche a discapito di tutte le buone regole che dovrebbero vedere proprio a causa del fattore Qbo una dissipazione delle fonti di calore tropo all'interno delle fasce temperate e solo in minima parte arrivare ad arrecare un qualche disturbo a latitudini superiori.
Il raffreddamento radiativo "stagna" in alta strato anche se forse in minima parte riuscirà a passare grazie alla relativa i stasi da parte dei forcing tropo facenti capo alla wave 2 (mentre la wave 1 rimarrà bella attiva, in quanto ulteriormente stimolata dalla delocalizzazione del vp in nella Siberia orientale a seguito dello split).
Personalmente confido in questa sorta di parziale ricomposizione del vp (come visto dai principali GM in prossimità del Natale) anche se , intendiamoci, niente di trascendentale (diciamo in grado di portare l'AO index temporaneamente vicina alla neutralità) ma forse in grado di creare quel minimo di forcing tale da non vanificare l'analisi prospettata che vede principalmente tra il periodo natalizio e quello a cavallo tra il 2010 e il 2011, 2 tentativi di retrogressione di cui probabilmente il secondo maggiormente "convincente" grazie alla riorganizzazione del vortice canadese.
Quanto al seguito......ovviamente concordo....in queste condizioni un pattern Scand+ non può ritenersi consolidabile.![]()
Matteo
L'incrocio tra le dinamiche proprie del vortice polare ( e le sue traversie) e il posizionamento delle SSTA atlantiche (a loro volta "figlie" di ulteriori aspetti di natura teleconnettiva) disegna un quadro molto articolato e assai dinamico nel suo evolversi.
La fase prenatalizia e subito post natalizia evidenzia il primo tentativo di retrogressione continentale affidato ad un'ondulazione corta figlia di un moderato forcing nel medio atlantico e nel momento di tentativo di riassestamento del vortice polare ma non ancora pienamente realizzato:
gfsnh-0-102.JPG
Questo invece il 2 tentativo di retrogressione con forcing di altro "stampo"
gfsnh-0-204.JPG
Ne è uscita la variabile della goccia fredda nord Atlantica che attirerebbe una retrogressione alta ma da valutare in quanto non prevista nella corsa precedente.....ad ogni buon conto qui mi interessa l'impianto e non certo i dettagli
Le ssta a mio avviso ci dicono questo:
anomnight.12.20.2010.JPG
le variabili in gioco sono da interpolare con gli assetti circolatori del vortice polare
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Matteo
Veramente belle le gfs06.....
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
secondo me è bene però tener presente alcuni aspetti onde evitare facili entusiasmi sul lungo termine (vedasi nuovo split):
se nel precedente split tropo infatti era già assai incerto il target della poderosa discesa artica e i balletti modellistici ci hanno fatto impazzire, anche in questo caso i patemi d'animo potrebbero non essere da meno.
Ad oggi questi, a mio avviso, i punti fissi o quasi:
- 2 probabili retrogressioni continentali nella fase di ricompattamento del vp:
- tendenza successiva a nuova bilobazione del vortice fino in media stratosfera (ad oggi);
- nuovo calo progressivo dell'AO index con verosimile risoluzione della fase continentale in prospettiva di una nuova intensa fase artica.
Questi gli elementi di incertezza:
- coinvolgimento dei piani alti della strato (10 hpa) con ad oggi piuttosto bassa e quindi, nel caso, con migrazione più intense delle masse polari verso le medie latitudini;
- target dell'irruzione artica estremamente variabile e legata principalmente al forcing in area canadese e al posizionamento dell'alta di blocco.
- Ad oggi ritengo poco probabile un affondo in area iberica mentre non sono da escludere nuovamente target inglesi con successivo coinvolgimento di Francia e Italia (quindi da NNW o da WNW) ma neppure discese più orientali con minor apporto precipitativo ma maggior apporto freddo.
Questa mi fa "pensare"....(la sto guardando da un paio di giorni ed è abbastanza stabile....)
ecmwfpv380f240.gif
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Matteo
380 K sono 200 hpa circa, vero mat??
In quella proiezione le maggiori vorticità potenziali sarebbero ad est dell'italia, se capisco bene...
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