Mentre siamo a smaltire gli effetti di un'intensa ondata di freddo e di neve, gli occhi e il cuore vanno sempre oltre e ci portano dapprima ad osservare:
il grande freddo che prende l'Europa, che pur senza valori eclatanti, risulta molto ben distribuito su tutto il Vecchio continente:
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le masse d'aria gelide al suolo tenderanno a stratificare sempre più a partire dalla Siberia centrale pesando sempre di più e tendendo ad espandersi gradualmente al suolo in moto retrogrado grazie anche a figure altopressorie di matrice termica o mista.
Sul fronte oceanico è cambiato assai poco:
nel Pacifico continuano ad agire moti convettivi tropicali esaltati dall'intensità degli Alisei (visibile dall'ulteriore incremento del SOI) che trasferiscono calore verso l'alto e verso nord, mantenendo presenti ancora i disturbi pressochè visibili nelle varie evoluzioni modellistiche.
17 Dec 2010 1013.36
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Disturbi peraltro esaltati dal posizionamento dei minimo di gpt del core del vortice polare che, dopo lo split troposferico, andrà a posizionarsi con i suoi minimi di geopotenziale verso la Siberia orientale.
Ed ecco infatti la wave pacifica ancora attiva:
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in Atlantico le anomalìe ormai ben conosciute come anomalìe da NAO neg. si sono ulteriormente rafforzate :
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Le anomalìe tuttavia per poter operare l'azione di disturbo al J-S polare devono agire in sinergia con lo stesso andando ad enfatizzare l'azione calda meridiana.
L'azione altopressoria che ha dato origine allo split in movimento retrogrado andrà a conquistare, prima di attenuarsi, il cuore degli States, rendendo pertanto inoperativo di fatto il forcing atlantico.
Ecco quindi che nei pressi del Natale opera alle medie latitudini una circolazione ad onda breve/media, che rende improbabile lo spostamento massiccio di vaste masse d'aria fredda che tuttavia in quanto molto "vicine" e presenti nell'Europa settentrionale possono facilmente essere attirate grazie a modesti agganci altopressori ma che , a mio avviso, non integrano ancora gli estremi di quel 4°step cui si va da tempo discutendo:
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4° step che arriverà subito dopo il ricompattamento del vpt reso possibile proprio grazie ad un raffreddamento stratosferico che partendo dai piani alti e grazie alla parziale inerzia tropo, riuscirà in parte a riorganizzare la colonna del vp gradualmente fino in troposfera.
La graduale rilocalizzazione dei minimi di gpt verso il polo, dovrebbe condurre, grazie all'unico forcing in quel momento attivo (quello aleutinico) un loro graduale spostamento in area canadese (tra Groenlandia e canada).
Saremo a questo punto credo verso la fine dell'anno e l'inizio del 2011 a cui attribuisco le maggiori percentuali in termini temporali di realizzo del 4 step.
Fase contrassegnata da una possibile robusta migrazione di aria artico continentale verso l'Europa centro orientale e verso l'Italia.![]()
Matteo
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Lasciate ogni pesantezza,i pensieri ,i vizi dannosi ,la malinconia,la tristezza e il tormento.E'state in silenzio, con voi solo per un attimo,accogliete nel cuore quel mantra positivo che suggerisce a voi stessi il meglio del' essere e del fare!. AMO la METEO
Concordo in toto Matteo.
Volevo fare una precisazione, non alla tua disamina perfetta, Il vp non andra incontro a nessun ricompattamento da strat event (cooling), quindi il ricompattamento seppur fisiologico può portale linfa di gpt in canada doveve si presenta piuttosto "spompato", a quel punto un wawe breaking permettera all'alticiclone di estendersi verso nord, io per il famoso 4° step che Andrea aveva ipotizzato propongo un blocco bicellulare dove al primo break zonale un piccolo cavo d'onda si stacca posizionando il suo minimo proprio sull'europa centrale e con esso la seconda onda anticiclonica si isola in una specie di scand+ ,poi la successiva fase è scontata.
Un saluto buona giornata![]()
Caro Paolo,
perfettamente daccordo
Il freddo che si è accumulato nell'alta strato dipende dalla sua cattiva propagazione verso il basso dovuta ai continui forcing tropo e arrivati fino in media strato e nuovamente risonanti verso la troposfera (30/50).
Ora che parte di quei forcing andranno ad attenuarsi per i motivi visti, avremo modo di rendere un pò più uniforma la massa di gpt che, come possiamo ben vedere è sparpagliata un pò ovunque proprio a causa dell'estema caoticità della colonna tropo/strato.
Una situazione tale non può consentire azioni decise e migrazioni massicce di masse d'aria.
Una situazione maggiormente "organizzata" della colonna tropo/strato è peraltro all'origine di eventi decisamente rilevanti e nulla mi toglie dalla testa che sia stata proprio la risonanza dei forcing che non sono riusciti a bucare la soglia dei 30/50 hpa ad aver reso l'evento ancora in corso e quasi terminato molto importante anzichè "storico"![]()
Matteo
in attesa del ipotetico step 4 uno degli effetti della nina potrebbe però anche essere proprio questo con un weikof ma di alti gpt
se il vp non viene disturbato e la ao- romane debole ma non troppo
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Generalmente per ponte di Weijkoff si intende l'unione di un anticiclone termico (russo o scandinavo) con uno dinamico (azzorre).
La carta postata è il semplice allungamento sui paralleli dell'anticiclone delle azzorre, stirato da una corrente a getto alta e non ondulata.
Cioè il peggior incubo di un freddofilo-precipitofilo...
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ma infatti non leggete bene ho scritto con alti gpt nel senso che non è un wejkof, ma la dinamica di allungamento in parallelo di HP c'è; ovviamente non vi è nulla di termico perchè il VP se ne sta bello compatto in questo caso.; ma visto il freddo e sopratutto la neve presente al suolo su quasi tutta leuropa del nord della francia alla germaia svizzera england e via verso est penso che sia poco attendibile quella carta in effetti è fanta!.
poi raga che volete, io faccio il giardiniere, ma amo la meteose non ci credete guardatevi il mio video"amo la neve" postato ieri!
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