amici utenti,ho alcuni dubbi amletici che mi affliggono da qualche mese,per cui vi chiedo di potermi aiutare a venirene fuori...
la questione è la seguente:
se la banchiasa artica non fosse stata ai minimi storici(ma al contrario ,vigorosa e ricca di ghiaccio) il vpt sarebbe come quello degli inverni contemporanei? o giungerebbe ancor piu facilmente sino alle nostre latitudini ??
ma soprattutto ,il suddetto vortice polare invernale sarebbe più vasto rispetto a quello degli ultimi inverni?? durerebbe di più??
si parla sempre di questa correlazione tra artico carente e ao super negativa..e se fosse il contrario??vi ringrazio in anticipo per le risposte!
Ultima modifica di Saba; 28/08/2011 alle 22:16
Quel blog cade nel solito annoso errore di lettura delle mappe della CdG che saranno anni che cerchiamo, in tanti, di "scalzare".
La cosa che più mi preoccupa della disinformazione, NIA in testa, è che molta gente indifesa (perché senza conoscenze sufficienti per scindere le informazioni corrette da quelle sbagliate o superpompate) ci casca, e genera una specie di effetto domino in cui di passaparola in passaparola si creano ondate di panico (o peggio ancora di speranze) del tutto immotivate.
Tralasciando i tecnicismi, che dubito interessino agli "ultrà della neve" che vedono in qualunque cosa un possibile inizio di ere glaciali, prendiamo un semplice esempio di causa-effetto. Qualcuno di quei blogger mi spieghi, visti tutti gli anni di indebolimento progressivo della CdG che vanno paventando, da dove escono fuori i minimi di estensione glaciale del polo nord, i mesi invernali chiusi a +8 dalle medie trentennali di Svalbard e Groenlandia est e i continui scarti positivi dal 1978 a oggi di tutte le zone artiche costiere europee. O quello "non c'entra niente"?
Ultima modifica di Fenrir; 28/08/2011 alle 22:15
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
L'AO è un indice descrittivo, e rimane tale, e sta ad indicare la differenza di zonalità tra l'Artico e Oceani. Penso che non c'entri molto nel contesto da te descritto. E' comunque penso che la diminuzione dei ghiacci porti si ad un ridimensionamento del VPT, ma anche ad una maggiore sua ondulazione verso le zone scandinave, ma queste sono teorie troppo logiche e razionali editate da me. Basta guardare il VPT del '56 e quello di oggi, un certo ridimensionamento si nota![]()
Ecco qua le SST autunnali per l'IRI:
atl_blanom_sst_AUG2011SON.gif
Scusa tifare in che senso?
Alcuni componenti del forum vogliono un inverno mite, altri gelido, quindi scrivere "perfetto" lo trovo OT.
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