Marco,
nessuno rischia nulla, tantomeno "l'onore"... se la criticità del diagramma termico verso il 2/3 gennaio, attualmente sopra media, ma con discerte possibilità di disegnarsi e migliorarsi con altra " V" (picco termico in ribbasso e sotto media), possa cambiare la situazione nel medio lungo... la vedo ancora assai indecifrabile. Gli stessi membri delle ECMWF che disegnano un discreto cambiamento oltre il visibile, risultano attribuire al run ufficiale ECMWF uno dei run tra i più freddi.
Tutte le stagioni sono "Work in Progress" .... questa poi sembra essere sospesa "tra un nulla e forse qualcosa..."
Salutando l'Autoredel post, chiedo: mi spiegate cortesemente cos'è una "continuità quasi mai ininterrotta" e in che modo si applica questo concetto (che io , per miei limiti, non riesco a comprendere) al titolo del post? Grazie
![]()
http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Saluto anch'io l'Autore, o ex Autore![]()
In attesa.........Dati aggiornati ogni 5 minuti qui. http://www.meteotitano.net/ora.php
Va beh allora se deve essere una rimpatriatia, eccomi !!
Saluti a tutti i "vecchi" che mi conoscono e tornando al topic mi sento di dire che l'apertura degli spaghi lascia aperte diverse porte.
E' vero che dicembre ce lo siamo giocati ma l'inverno è ancora solo agli inizi.
Buona serata a tutti
Il titolo, mio caro amico, è assolutamente provocarorio e nel mio stile. Cosa centra la persistenza di certe fenomeni con le condizioni attuali atmosferiche... è questo quello che mi chiedi? Ti posso dire che centra ampiamente. E' molto più facile capire il "domani", quando questo segnento temporale ( lo ieri in senso meteo) caratterizza, con le sue varie anomalie, il presente e potrebbe proseguire anche nel futuro. Come dire: se gli ultimi 30 inverni passati sono stai mediamente "miti", tranne alcune eccezzioni, la regola vorrebbe che il prossimo inverno, questo inverno, sia più vicino alla regola piuttosto che all'eccezione. Ma , tutto cio' , e' solo una questione statistica e nulla centra con il determinismo. A mio avviso questa regola applicata all'atmosfera in considerazione del suo attuale stato, porterebbe a pensare che un fattore di "persitenza" relativo a una certa fenomenologia (in ordine alla pressione, prc, temp, direzione media delle correnti in quota, ecc... ecc...) possa, con buona probabilità "persistere" anche oltre un limite disegnato da ogni qualsiasi caledario che tu voglia esaminare. Quando questa "regoletta" viene smentita da una fase atmosferica certa ed in netta controtendenza, si desume che vi sono netti segnali che indicano un cambiamento totale/forte delle condizioni atmosferiche insistenti (ovviamente qui si ritorna al puro determinismo).
Segnalibri