Appena l'aria fredda entrerà in contatto con l'aria mediterranea perderà le sue caratteristiche di omogeneità. Tra l'altro con tutte le depressioni che si andranno a formare per l'instabilità baroclina che andrà alle stelle, molte zone d'Italia non se ne accorgerà pure che cosa sta succedendo perchè i venti che si attiveranno dai quadranti meridionali terranno molto bene a bada il freddo. Il sollevamento di questa aria calda dagli strati inferiori creerà intensi fronti caldi che andranno a far nevicare su tutta la Pianura padana, la quale avrà dei quantitativi direi eccezionali, altro che freddo e secco.

Poi se state gufando è un'altro paio di maniche, gufate pure ma rimane una cosa tra voi.

Per la scienza è tutt'altra cosa.

Buona giornata.

L'unica consolazione è la neve sui rilievi del Sud oltre i 1000 metri che potrebbe essere eccezionalmente abbondante. Per il resto il Nord vivrà una situazione di ritorno forse cinquantennale se non oltre.



Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
Infatti sono curioso anch'io di questa cosa. E' considerata a ragione un'aria continentale "speciale" per cui personalmente vorrei vedere quanto riesca a controbattere, nei bassi strati (2-300 mt), il calore del mare nel caso i venti sulla costa venissero dai quadranti orientali ed in alto ci fosse una temp. di circa -8 REALE. Ovvio che qualche grado dovrà concedere nello scontro (che accentuerà i fenomeni precipitativi) ma il punto è da quale temperatura partirà al suolo una volta partita per la traversata dalle coste slave?
Considerata la teorica quasi omotermia della colonna d'aria forse potrei basarmi sulle temperature che si registreranno sulle cime collinari prossime al mare. Uhmm.....