Chapeau, Lorenzo, niente da aggiungere!

Ora bisognerebbe anche azzardare qualche ipotesi per riuscire a capire il perché di questo aumento termico.
Il global warming, ok, però con una singolarità "pesante" tipica di questa zona che si è andata sommando: la grande urbanizzazione e cementificazione a tutti i livelli avvenuta negli ultimi 30 anni. Un giorno feci un confronto fra i dati di Prato, Firenze e Pistoia, quindi la zona centrale, quella orientale e quella occidentale della piana interna toscana. Risultò che a Pistoia l'aumento medio della temperatura è stato meno pronunciato, sull'ordine del + 0,3°/+0,4. Questo non farebbe che confermare la mia ipotesi sull'urbanizzazione, visto che l'area urbana pistoiese - terra di vivaismo - è rimasta più o meno la stessa degli anni Sessanta. Al momento però ci andrei cauto, perché a differenza delle altre due stazioni, non ho raccolto una seria giornaliera completa su Pistoia.

L'idea che mi sono fatto è che le cause dell'aumento termico sono essenzialmente tre:

- ricaldamento globale
- riscaldamento locale dovuto all'urbanizzazione
- minimo ciclico termico fra gli anni 50 e i 70, a cui può essere seguito un massimo ciclico negli ultimi due decenni (ma è da vedere)

Su quest'ultimo punto, sono di conforto i dati di temperatura media del periodo precedente al nostro preso in considerazione, cioé i decenni 20, 30 e 40 del Novecento, che complessivamente sono stati più caldi, sia a Prato che a Firenze, rispetto al trentennio 51-80. Con picco massimo negli anni 40.