
Originariamente Scritto da
mat69
Guarda Michele,
mi sto facendo tante, forse troppe, idee circa i possibili scenari evolutivi.
Continuo, al momento a vedere una debole attività da parte delle onde troposferiche, in particolare dell'onda pacifica che peraltro è vista piuttosto compressa verso gli States e scarsamente sviluppata verso le regioni polari e subpolari.
Immagine
Maggiori potenzialità ha e avrà invece la tropwave atlantica (o tropwave 2) che tuttavia subisce gli effetti di uno scarso incipit da parte pacifica.
Ci sono al momento 2 importanti obiettivi cui puntare:
1. il calo del
PNA che indica un'attenuazione del regime zonale nel Pacifico capitanato dal vortice semipermanente aleutinico (che è il gemello della nostra semipermanente d'Islanda) con moderata attività ondulatoria nella regione dell'
EPO (East Pacific oscillation) a ridosso degli States
pna.sprd2.gif
2. un'azione coadiuvante da parte della convezione tropicale indopacifica (fasi 6/7
MJO).
A quel punto
(da verificare) potrebbero scaturire due dinamiche temporalmente sequenziali ovvero:
I) moderato forcing sull'onda atlantica dovuta alla disposizione baroclina del vortice canadese e assimilabile a uno Scandinavian Pattern positivo;
II) rottura del bridge atlantico ed evoluzione retrograda della cella altopressoria verso WSW con successivo posizionamento tra l'islanda e l'est groenlandia
Vorrei farti notare le attuali anomalìe delle
SSTA (decisamente migliorate nel comparto atlantico):
sst_anom.gif
Si ricostituisce il dipolo TNA/TSA

e si creano i presupposti per un tripolo orientato verso la negatività della
NAO index.
Ad oggi quindi, mantenendo come tali le prospettive sottolineate nella premessa si creerebbero i presupposti (diciamo nel corso della seconda decade di gennaio con sconfinamenti nella terza) per una situazione che vede il Mediterraneo (dopo una non troppo prolungata fase tipo
Scand+) coinvolto in un'ampia circolazione depressionaria caratterizzata da interferenze artiche (retrograde) e più miti provenienti dal medio Atlantico.
La difficoltà nel pronosticare ad oggi più decise e ficcanti azioni meridiane sta nella persistente debolezza del wave train ascrivibile all'inerzia pacifica.

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