Volendo essere quindi brutali e più o meno orticellisti, da quanto mi parrebbe di intendere dicembre potrebbe proseguire, specie dalla II decade o metà mensile con un andamento meteoclimatico e circolatorio, complessivamente sempre più favorevole ad azioni più o meno fredde ma decentrate e prevalentemente dirette verso il comparto mediterraneo centro/sud-orientale( area Balcanica e Centro-Sud Europeo). Tese pertanto a favorire le regioni del Centro-Sud e Adriatiche su tutte. Il prosieguo invernale(fine dicembre, soprattutto inizio-metà gennaio) invece e sempre che il VP non si ricompattasse troppo... e/o soprattutto non si dovessero raggiungere altri pericolosi eventi da ESEs cold(leggasi CW o simili eventi di origine stratosferica) forse più probabiili attorno alla metà di questo mese, finale d'anno ed associabili a conseguenti pericolosi rischi da condizionamento da S-T event freddo( pur con un attuale discreto decoupling in atto).Dicevo potrebbe essere più equamente capace di regalare maggiori soddisfazioni ai freddofili-nivofili d'Italia e del Mediterraneo,in genere?!
Con gennaio con il quale, o forse già dagli ultimissimi giorni del mese di dicembre potrebbe esserci un tentativo di grande espansione dell'anticiclone russo-siberiano attualmente in formazione ed ulteriore consolidamento a generare un nuovo potenziale importante ponte altopressorio tale da convogliare masse d'aria sempre più gelide con possibile più o meno significativa, foss'anche solo parziale interazione con masse d'aria di origine atlantica e/o nord-atlantica in arrivo da ONO fors'anche simil tunnelling basso, possibile?
Per far cosi magari contenti anche gli amici nivofili del Centro-Nord e del settore alpino-prealpino( indicativamente con la I decade-metà di gennaio). Avrei capito bene Cloover, anche come eventuali possibili tempistiche di realizzazione, oppure le mie sarebbero soltanto delle personalissime interpretazioni?![]()
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alias, rovesciamento del VP centrato sul canada/states, in fase con sinergie tra le wawes 2 e 3, vuoi per intrusione ciclogenetica ad omega tra i 2 promontori dinamici, vuoi (e anche meglio) per un loro aggancio a ponte a latitudini elevate sui 60°-70°, o cmq sopra i 50°, situazione già ben vista in modo clamoroso lo scorso febbraio, ma anche nel grande febbraio del 1986..spiace solo, guardando alle propie carote, patate, melanzane ecc.., per quella matrice subtropicale attestata sulle coste atlantiche del nord africa..un bene per il CS, malino per il NW e alto tirreno, così così per il NE..non che sia mostruosamente sostenuta dai gpt e dalle SST, ma ahimè asseconda in risposta ogni facile facile scorreria del getto in centro atlantico..insomma ritornano le ferventi speranze riposte nelle low ioniche, anche se con pattern meno bloccati rispetto agli anni 90![]()
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penso che, a partire dalla seconda decade di dicembre, così come già sostenuto in diverse discussioni, si realizzerà quella sorta di coupling strato/tropo di cui andiamo parlando da molto tempo.
Come diceva anche Cloover, si tratterà di una dinamica di aggancio la quale avrà un risvolto sull'AO index poco eclatante.
Ci sarà quindi una risalita rispetto gli attuali indici, tuttavia si tratterà di una dimanica che evidenzierà dei limiti dal punto di vista dell'assetto del vps il quale apparirà progressivamente sbilanciato verso l'area eurorussa con asse minore canada orientale e maggiore verso l'artico russo.
L'attività della wave 1 sembra del tutto prevalente mentre quella della wave 2 è del tutto assente in media alta stratosfera anche per le ragioni di natura fotochimica attriuibile alla concentrazione di O3 in area pacifica a scapito del settore atlantico.
E' una situazione assai complicata soprattutto nel tentare di inquadrarne i possibili risvolti.
Un forte desplacement del vps, qualora mantenuto a lungo, (in presenza quindi di una wave 1 incalzante) può indubbiamente creare grossi disequilibri termodinamici con esasperazione del core del vps in area russo siberiana, la quale riceverebbe pertanto nuovi contributi verso il suolo di masse artiche in grado di ispessire ulteriormente il cuscino termico al suolo all'interno del continente.
Al contrario, un tentativo di ricompattamento, a seguito del desplacement del vps (con compressione ed ulteriore raffreddamento dello stesso) condurrebbe a deleteri effetti in qualche modo assimilabili ad un CW.
Da valutare inoltre il fattore stagionale nel senso che più, tale dinamica dovesse protrarsi nel tempo, maggiore è la probabilità di una crisi del vps.
Davvero tutto molto interessante da valutare e .... da vivere.![]()
Matteo
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Manca il pezzo...troposferico all'analisi in questione
E' una dinamica dicembrina del tutto favorevole all'interazione, in area dapprima nord europea e poi Mediterranea, tra masse d'aria continentali e umide atlantiche.
La limitata invadenza del vortice canadese, così come inquadrato a medio termine dagli attuali GM, altro non è che il risultato dell'attenuazione delle velocità zonali tra il Pacifico e il canada orientale con maggior incidenza baroclina del vortice, disposto con asse medidiano.
Dinamica pertanto favorevole ad un rincalzo altopressorio ad onda corta in area atlantica verso l'alta continentale in una sorta di progressivo apri-chiudi del canale depressionario oceanico verso le medie latitudini e poi verso l'Europa occidentale.
Queste verosimilmente le dinamiche di dicembre almeno fino grossomodo verso le festività quando una "ventilata"azione artica sarà la conseguenza visibile del coupling tropo/strato con conseguenze non valutabili e che ci riconducono al bivio espresso nel precedente messaggio.
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Matteo
Saranno proprio le interazioni Atlantico-aria continentale da voi prospettate e sempre piu' inquadrate dai Gm a realizzare quel surplus di precipitazioni nell' area alpina che tempo addietro erano viste dai predittori "ufficiali?"
[I][FONT=Times New Roman]5-6-7 Gennaio 2009 Piacenza : 55cm max
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L'arte è un istante[/I]
Ho postato qualcosa nell'altro Blog:
Qui le ipotesi dicembrine oltre il medio termine:
Quest'Inverno mi piace il 1968-9 - Pagina 42
Qui ho usato GFS06 per spiegare la ipotesi n° 3 del post precedente:
Piu' o meno la sequenza della ipotesi 3, spostamento verso il siberiano e una parte va a estendersi verso la siberia est alimentando la ripresa delle oscillazioni in onda 1 (nord pacifico). La situazione va a split troposferico molto velocemente:
P.S. ovviamente e' solo un esempio di quello che dicevo, non e' affatto detto che si prenda la strada 3.
Sulla "qualità" delle masse d'aria in arrivo, credo ormai ci siano sufficienti elementi di valutazione...
Sull'interazione con la circolazione da W al momento potremmo esserci quasi.
ma occhio che il getto subtropicale non si impantani troppo a W, sennò facciamo BIngo...![]()
Matteo
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