Volevo porre la questione anche sotto questo aspetto
Io stesso ho scritto che l'informazione che abbiamo ora è enormemente più capillare e veloce di quella di 100 anni fa
Però non posso non notare come sull'alto Appennino (Liguria, Toscana, Emilia, quest'anno valli piacentina) siano aumentati di frequenza gli eventi rovinosi
Io mi sono fatto alcune ipotesi, che non riesco a discernere e vorrei mi aiutaste voi:
- pur valendo la premessa fatta sopra, i fenomeni distruttivi sono più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Il Mediterraneo ha accumulato talmente tanto calore che rafforza le perturbazioni che vi transitano sopra in misura maggiore rispetto a 50 anni fa
- l'abusivismo edilizio degli scorsi decenni ha aggravato i danni materiali e capitali. Semplicemente le case/strade/infrastrutture che vengono distrutte dalle onde di piena non dovevano trovarsi dove sono state costruite
- sono state fatte minchiate clamorose a livello di ingegneria idraulica. Se il Bisagno in piena ha una portata di 500 m3/secondo (vado a naso, non attaccatevi al numero) e le tombinature ne possono sopportare solamente 300, inevitabilmente 200 m3/secondo fuoriescono e vanno a invadere strade e centri abitati.
L'unica soluzione ormai concepibile per luoghi come Genova è costruire un canale scolmatore a monte della città, mandarlo in galleria dentro la montagna e farlo scaricare nel mare...costi pubblici ovviamente altissimi, ma la minchiata è stata fatta cannando completamente le scelte legate alla realizzazione delle opere idrauliche e al piano edilizio
i servizi comunali di pulizia dei canali,delle fognature e degli scarichi sono insufficienti, pertanto ci ritroviamo a pagare le tasse
senza un servizio efficace. Molti anni orsono vi era tutt'altra sensibilità sulla manutenzione del territorio e la green economy
era tutto l'opposto di quello che oggi ci vogliono far credere che sia.
Non ci sono solo studi, ma anche dati affidabili, ad esempio la serie storica omogeneizzata di Parma:
Parma Summer.png
dalla quale si evince come nel periodo '40 - '50 ci son state estati molto simili a quelle contemporanee pur in un contesto climatico differente dal momento che mostri come il 2003-2012-2015 non hanno precedenti da quando esistono rilevazioni strumentali e in quel lontano passato estati "african style" si alternavano comunque ad estati più miti. Nel contesto attuale la frequenza di estati sotto la media 1971-2000 è pressoché nulla a conferma dello shift climatico e del nuovo stato climatico della stagione estiva italiana.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Va beh se discutiamo dell'entità del cambiamento dobbiamo per forza di cose discutere anche del cambiamento delle
strumentazioni, degli spostamenti dei rilevatori, dell'ambiente antropizzato attorno ai centri di rilevazioni storiche e di
conseguenza dobbiamo discutere delle ricostruzioni ante dati satellitari
(senza dimenticare il problema del drift diurno e della risoluzione spaziale dei sensori a bordo dei satelliti).![]()
Appunto, cioè non possiamo sapere quanto veloce era il cambiamento nel periodo pre-ottocentesco: di quel periodo possiamo soltanto avere un'idea generale dei cambiamenti a lunghissimo termine. Soltanto tra un centinaio di anni potremo avere un'idea più precisa dei cambiamenti che ci saranno.
Carnby, sul fatto che il riscaldamento antropico sia uno dei principali responsabili del GW attuale non e' molto lontano dall'essere una certezza.
[SIZE=2][B]Membro del Veneto Vortex Team[/B][/SIZE]
Certo che si sa che immettere gas serra nell'atmosfera riscalda l'ambiente, solo che non si sa qual è l'entità di tale riscaldamento, e queste cose vanno valutate quantitativamente. Anche quando scoreggi scaldi l'ambiente, ma bisogna vedere di quanto!
Ecco dove va la tendenza in mezzo a tutti i cooling
untitled.png
in questa figura si vede benissimo la sensibilità ai fattori naturali....che viaggia su un atmosfera sempre più ricca di gas climalteranti, tra i quali non va citato il vapore acqueo che è si un gas serra ma non climalterante in quanto i suoi passaggi di stato si accompagno a cambiamenti di temperatura.
Adesso non mi venga nessuno a dire che poiché se il sole si spegne la terra entrerebbe in un gelo perenne..la teoria AGW non è valida...
non dimentichiamoci la grande importanza del vulcanesimo.
Ultima modifica di Climavariante; 21/09/2015 alle 15:40
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
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