Ammetto di essere un pò sorpreso dall'emissione ecmwf di stasera..........vedremo meglio domani....
Per conto mio un cambio configurativo dovrà passare attraverso una forte ondulazione a carico della wave 1 e in trasmissione alla wave 2:
ftp://ftp.cdc.noaa.gov/Public/gbates...leconn/pna.png
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Matteo
Senza dubbio.
- Il blocco freddo a est è "passivo", e rimane lì di guardia. Non può fare altro.
- L'Atlantico delle medie latitudini, dopo la rinfrescata subita per il trabocco di aria gelida dagli States nei giorni scorsi, è tornato a intiepidirsi. E quindi i sistemi frontali oceanici hanno ripreso a formarsi.
- Sull'Artico bene o male non è cambiato niente
- Sul Mediterraneo uguale, così come sull'Atlantico tropicale.
Quindi l'unica soluzione per rimescolare le carte è proprio quella![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
La trasmissione sulla wave 2 sembra non andare in porto in quanto le velocità forsennate del getto in uscita dal nuovo Continente non permettono un vero e proprio blocco in EA-.
Alla luce di questo, si concretizza sempre di più l'unica soluzione possibile in questi casi e cioè quella dell'invasione nordatlantica con un getto sparato ma più basso di latitudine con target anche Mediterranea.
Poco male perchè comunque il freddo e la neve su alcune zone specifiche (in primis Alpi, Nord e Appennini) in questo caso non dovrebbero mancare.
Penso che stiamo raschiando il barile sul discorso della wave 2, mai come quest'anno, dopo il timido tentativo occorso a novembre durato qualche giorno, l'east atlantic pattern è stato così perennemente positivo. Per questo motivo è plausibile ritenere che le prossime anomalie, nella migliore delle ipotesi, potrebbero essere per il mese di febbraio le seguenti:
af.png
P.S. sul discorso della radice Azzorriana sui Caraibi... beh, io credo che è proprio la forte corrente nordatlantica che fa ruotare tutta la struttura disponendo l'asse in modo tale da metterne le radici verso quella direzione.
L'attività della wave 2 se non è fortemente strutturata da un forcing dinamico trasmesso attraverso l'onda planetaria principale può ben poco, viste peraltro le considerazioni postate sopra da Lorenzo.
Con un PNA negativo o al massimo neutro le speranze sono vane.
La situazione di inizio gennaio (troppo poco diversa rispetto quella di dicembre) non ha costituito una forzante tale da poter scardinare l'attuale pattern.
La forte ripresa del getto polare sul Pacifico PNA+ in concorso con l'attuale fase ancora strutturata su una NAO mediamente positiva in concorso con un AO index più o meno improntata alla neutralità stanno a significare un getto polare generalmente coeso anche se con masse artiche presenti sul polo non troppo compatte ma abbastanza polarizzate sui due nuclei principali (semipermanente aleutinica e vortice canado-groenlandese) in una conformazione piuttosto ellitticizzata.
Peraltro non si può dire che il vortice polare in tali condizioni se ne stia tranquillo e incontrastato anche alla luce di una probabile azione in incremento di trasporto di calore a carico dell'heat flux 1.
Ci sono davvero a mio avviso, unitamente a quanto teleconnettivamente sopra considerato, diversi elementi in equilibrio precario da valutare credo all'incirca tra 10/15 giorni nella loro evoluzione.
Il pattern finora avuto è molto coriaceo proprio perchè sostanzialmente quasi invariato da ormai più di un mese quindi occorrerà un'azione contraria importante per scardinarlo anche se a questo punto gli elementi controforzanti sono diversi e piuttosto convergenti nella direzione sopra considerata.
Su quali risultati poi questo cambiamento andrà ad incidere dovremo verificarlo naturalmente in itinere.![]()
Matteo
Concordo Mat.
Aggiungo che spesso piuttosto che lanciarmi in discorsi ipotetici basati su vecchi dati... attendo che sia proprio la natura a dare lo spunto, la via d'uscita che aspettiamo... e da lì partire con le "congetture", con le possibilità.
Il problema è che oggi come oggi l'unica cosa certa è che il VP non molla... l'unico affondo può essere solo nord atlantico (e perciò mite... con neve in quota e scirocco in sede mediterranea - sud).
L'inverno è lontano anni luce ancora. Ultimo treno da febbraio.
Sicuramente impariamo che quando le cose si mettono male e il VP inizia a girare a palla e condizionare tutto... dobbiamo lasciare perdere tutto per almeno 30/45/60gg. Questa è una delle previsioni long range che ha sempre un'ottima possibilità di riuscita. ormai è assodato. Non mi ricordo una volta che non sia stato così.
Ma perchè prendersela con il VP? Cosa ha fatto di male?
gfs_nam_web_1.png
a parte per buona parte di novembre e la seconda di dicembre il vortice polare non ha fatto nulla di così eclatante, completamente disconnesso con il suo "compare" stratosferico tanto che tutti gli episodi fin d'ora occorsi sono stati di natura squisitamente troposferica compreso anche il raffreddamento del comparto superiore come ampiamente spiegato tempi addietro da Mat.
L'unica causa da attribuire a questa situazione è la persistenza delle ondulazioni del getto Atlantico (ampie, corte o +/- meridianizzate) che ha mantenuto si una forte componente zonale nonostante sul polo non c'è assolutamente stata una fortissima attività, ma anche un comportamento quasi stazionario e ripetuto con i nuclei di vorticità concentrati sempre ed esclusivamente in zona NATL in estensione (minima) verso sudest.
La causa potrebbe essere ancora una volta la conseguenza del segnale PDO in fase negativa, che, solo nelle ultime settimane pare attenuarsi, ma, come si sà, i lag tra un cambio e l'altro non sono proprio immediati.
A questo punto nulla mi vieta pensare che se, e sottolineo, SE il segnale PDO / PNA cominciano a lavorare su questo verso ondulando in maniera differente l'intrusione calda della prima onda rispetto agli anni passati, dalla fine di febbraio e buona parte di marzo si possa aprire una fase più favorevole alle entrate continentali (le famose circolazioni da nordest), o di componente artica e finalmente il calo dell'EA.
Vedremo...
P.S. a corredo, questa roba qui non denuncia assolutamente un vortice polare troposferico in iperattività:
compday.AmWKj4oY5K.gifcompday.q5evkDQf_H.gif
Invece si nota CHIARAMENTE una esagerata componente nordatlantica che sta caratterizzando i primi due mesi dell'inverno.
Ultima modifica di fabio.campanella; 14/01/2014 alle 11:21
Paradossalmente non è stato solo l'ESE a condizionare il tutto ma il rebound s-t è la conseguenza di una situazione troposferica molto sfavorevole che ha esordito, ad inizio dicembre, con una forte inibizione sull'attività d'onda della wave 1 causa pregressa propagazione di calore sul settore W-Pacifico fortemente radicata a tutte le quote.
Onda di calore che ha prodotto una duplice serie di danni (in chiave invernale europea ma anche asiatica da principio):
1. ha inibito la strutturazione di un getto "portante" sul pacifico ammassando di fatto le masse artiche molto ad est verso gli States, Alaska e sul Canada. Conseguentemente non ha permesso la creazione di dinamiche ad onda lunga.
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(situazione, nelle sue linee essenziali, ben visibile in media strato):
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2. svuotando completamente di masse artiche il settore asiatico orientale / W Pacifico ha inibito completamente la traslazione delle stesse che in parte, con moto retrogrado, vanno a raffreddare il continente asiatico.
Matteo
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