Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
Un indice PNA che oscilla vistosamente (ad esempio dopo una risalita un crollo e poi una nuova risalita) rappresenta una forte trasmissione d'onda che si propaga attraverso il continente americano con un riflesso sulla wave atlantica con un lag-time medio di 4/6 giorni.
Il momento di PNA positivo rappresenta una fase mediamente altozonale nel Pacifico e quindi la massima coesione (e frizione) tra le masse artiche e quelle delle medie latitudini (per dirla diversamente tra la cella polare e quella di Ferrel nel Pacifico) con massima espressione di gradiente termico e barico per cui "la spinta" ha la massima efficacia di trasmissione d'onda.
Se l'indice assume ad esempio un andamento altalenante (con scarti vistosi) significa che si rinnovano le condizioni per una ripetuta presa dinamica sul vortice canadese che invia profonde ondulazioni in grado di rinnovare forti anticicloni a prevalente connotazione dinamica sul reparto Russo-scandinavo.
Quando il crollo del PNA è invece seguito da una fase negativa più duratura può essersi generata un'onda critica nel comparto Pacifico. In tal caso è più probabile una risposta con maggior connotazione artica. (si tratta mediamente di onde lunghe e ampie con probabili risvolti in stratosfera).
Se invece la componente termica sul reparto russo siberiano è prevalente e il peso dell'aria gelida si fa sentire sull'Europa settentrionale ed orientale, può bastare anche un innesco ad onda media o corta per far partire l'innesco retrogrado.

Si vecchia carota, ma un'onda corta atlantica non "caraibica"...per me il problema è quello........