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Temperatura al suolo e cicli solari
Il ciclo piu' conosciuto e considerato dell'attivita' solare, è senza dubbio l'undecennale. Ma è lungi dall'essere costante. Esso è noto col variare dell'attivita' solare,
in modo che l'ata attivita' , implichi cicli solari brevi e la bassa cicli piu' lunghi.
Gleissberg (1944) ha dimostrato che la variazione è avvenuta in modo sistematico con una periodicita' di 70 /90 anni ma non esattamente in fase con la variazione della grandezza del numero delle macchie solari. Il record di lunghezza del ciclo è soggetto al fenomeno di "risonanza",a causa del fatto che il tempo d'inizio d'un ciclo , non è esattamente determinabile e quindi non puo' essere facilmente definito per la presenza di variazioni a breve termine dell'attivita' solare che ne occultano cio'. Questo caso , è piu' per l'attivita' di minima solare che per quella di massima.
Pertanto il record di lunghezza ciclico dev'essere filtrato.Per rilevare il comportamento d'un ciclo, Gleissberg adotto' la metodologia del filtro passo-basso, con coefficienti 1-2-2-2-1,alla serie di singole macchie solari, rispettivamente alle epoche di max attivita' e minima.
Occasionalmente puo' essere adottato un filtro binomiale con cefficienti 1-2-1,per evitare troppi forti livellamenti ,che potrebbero mascherare dettagli importanti nella serie temporale.
E' stato dimostrato ( Christensen & Lassen) che la correlazione tra T° della superfice terrestre dell'emisfero settentrionale, ad esempio, è stata notevolmente migliorata, prendendo in esame la lunghezza del ciclo solare, anziche' il n° di macchie in un ciclo stesso, come index di variabilita' dell'attivita' a lungo termine della stella, ed oggi questo parametro è molto piu' utilizzato per osservare i cambiamenti a lungo raggio della produzione d'energia del sole.
L'elevata correlazione tuttavia, tra attivita' solare e t° terrestre , non è la prova scientifica inoppugnabile dell'esistenza fisica d'un rapporto tra l'attivita' del sole e le temperture globali. E' stato osservata una variazione della t° in corrispondenza della variazione dell'attivita'. Di conseguenza è necessario di ampliare l'intervallo in un arco piu' lungo di anni, con l'applicazione dei sudetti filtri, per osservarne i dati. Nel secolo scorso, tra le attivita' solari d'importanza rilevante ,in seno alla variazione della costanza delle t° terrestri, è stato notato un aumento del vento solare, che sembra aver inciso una firma in tali variazioni, basse ed alte,talvolta piu' della comparsa delle macchie e non sempre correlato al numero registrato. Di fatto ,l'osservazione da parte degli scienziati s'orienta per il lungo termine ,proprio a quest'ultimo parametro, ritenuto indicativo come non in tempo addietro.
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Re: Temperatura al suolo e cicli solari
Penso anch'io che ci sia qualche parametro che conti in misura maggiore sulla variazione delle temperature della superficie terrestre, rispetto alle macchie solari. Sulla questione di lungo periodo invece non ci avevo mai pensato, ma la ritengo un'ipotesi plausibile, pur evidenziando le mie competenze piuttosto limitate sull'argomento.
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