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beh insomma... un atlantico di quelli porta aria talmente calda da far piovere anche sopra i 2300m... vedasi natale 2009. il fatto è che un cutoff anticiclonico sul nord atlantico fa passare le depressioni troppo in basso tali da pescare aria direttamente dal congo.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Precisiamo che l'indice AMO riguarda il comparto atlantico.
Con AMO sia una tendenza ad abbassamento del FP in entrata sull'Europa.
Poi dipende da cosa c'è sull'Europa....
Diciamo che l'AMO negativa tende a "rinfrescare" assai le estati.....e questo sempre in un'indagine statistica....![]()
assolutamente si, l'AMO è un indicatore perfetto per le Estati, per gli Inverni è assai difficile che comporti a situazioni ben precise
essendo più fresco del normale l'Atlantico con AMO - le Estati necessariamente devono risultare più fresche sul Mediterraneo (poichè tutto quello che proviene da W/S è più fresco con AMO negativa), perciò le Estati fra gli anni 60 e 80 erano così fresche
in Inverno invece il trentennio di AMO - e quello successivo (ancora in atto di AMO +) hanno all'interno situazioni miste e varie tipologie di Inverni, non credo che un paio di mesi con l'indice in fase debolmente negativa possano influenzare chissà che le sorti Invernali, dipende da ciò che accade a "contorno", gli indici indici e TLC
Credo che l'influenza forte dell'AMO sulle estati mediterranee rispetto agli inverni sia determinata dal fatto che in inverno ci sono fattori più "forzanti" sull'Europa rispetto all'amo
Infatti sappiamo che NAO e AO che sono indici legati al VP sono più legato ad un andamento medio di una stagione sul nostro comparto.
D'estate invece dove il Vp quasi scompare ecco che le ssta tornano decisive.
E un'oceano atlantico più incline all'abbassamento del VP vuol dire più "atlantico" sul mediterraneo![]()
le SSTA in realtà per l'Inverno sono molto importanti, solo che l'AMO identifica un andamento della temperatura generale in quelle zone dell'oceano e non la disposizione vera e propria delle anomalie durante il decorso stagionale, quelle sono veramente importanti per noi ... poi bhe come hai detto tu il VP gioca un ruolo decisivo ...
... solo che dopo l'Inverno scorso, che comunque si percepiva già da alcune TLC che non sarebbe risultato così "dinamico" per le nostre lande, ci vado con i piedi di piombo circa qualche previsione tramite eventuali indici favorevoli o meno
allo stato attuale delle cose, penso ad un Inverno buono per il comparto Italiano, ma è assai presto ... meglio dello scorso poco ma sicuro![]()
Sicuramente.L'AMO - è una manna dal cielo per quelli che come me non amano il semestre caldo mediterraneo ma dice poco per quello freddo.Ricordiamo anzi che nel 2000 l'AMO fu negativa per diversi mesi e l'inverno seguente fu un inverno mancato al sud e mediocre al nord.
Personalmente... vi dico subito che continuo ad avere ottimi motivi per pensare che questo inverno in sede artica sara' a occhio e croce non dissimile da quello scorso, cosa che ovviamente mi fa accapponare la pelle ma... purtroppo non sono io a decidere. Il che significa anche che l'atlantico da qualche parte si dovra' sfogare e... non si puo' mica avere la botte piena e la moglie ubriaca, anche se e' gia' successo qualche volta.
Piuttosto dubito che la situazione sara' cosi' bloccata come l'anno scorso, specie una volta entrati bene nel 2015. Ma chi vorra' vedere la Scandinavia bella coperta da un HP sara' probabilmente accontentato e manco tanto tardi.
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Grazie matteo per avermi risposto, tutto chiaro. Il wave number elevato sfavorisce la propagazione verticale d'onda, l'enso debole e pure la MJO attuale, mostrano al momento una scarsa convezione equatoriale e quindi il trasferimento verticale è al momento penalizzato.
Ho trovato un'interessante studio di Ying Li e Thompson (2013):
The deep, equator-pole branch of the stratospheric BDC is driven primarily by planetary scale wave breaking in the extratropics (Yulaeva et al. 1994; Holton et al. 1995; Ueyama and Wallace 2010; Zhou et al. 2012; Grise and Thompson 2012). The planetary wave entering in the extratropical stratosphere can be measured by the vertical flux of wave activity in the lowermost stratosphere (e.g., Waugh et al. 1999; Newman et al. 2001; Randel et al. 2002a; Polvani and Waugh 2004), which is proportional to the zonal-mean meridional eddy flux of heat at 100 hPa: [v∗T∗]100hPa, where the brackets denote the zonal mean and asterisks denote the deviation from zonal mean.
Formuletta per "calcolare" la BDC standardizzata: BDC(i) = 2 × [v∗T∗]100hPa, 30−90◦N (i − 1) + 1 × [v∗T∗]100hPa, 30−90◦N (i) dove i è il mese corrente.
In pratica per farla semplice basta guardare gli heat flux a 100hpa per farsi un'idea, maggior attività verticale d'onda planetaria = BDC++
Effettivamente gli Heat flux al momento sono sotto media anche se in ripresa, si vede bene soprattutto dal grafico NOAA.
Ecco il link del pdf: http://www.atmos.colostate.edu/ao/Th...n_JGR_2013.pdf
abbiamo già scritto che una BDC autunnale debole statisticamente è stata seguita da freddi inverni in Europa,
un esempio su tutti l'inverno 1980/1981:
Immagine.jpg
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