La memoria umana di un bimbo di due anni non si occupa di metereologia, dato che io sono nato nell'87 e l'episodio da te citato mi vedeva all'asilo nido. Quanto agli anni 70 non ero nemmeno suquesta Terra.
però posso parlare degli ultimi anni e non mi era mai e dico mai capitato di sfiorare i venti gradi a gennaio. Negli anni 90 mi ricordo frequenti nevicate a Torino nel mese di marzo, cosa che ora non accadrebbe proprio, sebbene sarei contento di essere smentito. In tutto l'inverno non siamo mai arrivati a doppia cifra negativa a torino o dintorni, anche questa bella anomalia rispetto al passato. Il nostro clima si sta estremizzando, cosí annate di per sè pessime per il clima nostrano sono accompagnate da annate eccezionali che vanno a falsificare le medie decennali: è per questo che ti sembra che nei primi anni 90 sia nevicato molto meno che nei primi anni 2000. In realtà i primi anni '90 sono stati più omogenei e più da clima temperato quale dovrebbe essere il nostro. I primi anni. 2000-2001-2002 sono stati seguiti da un biennio caldissimo oltre ogni media.
Non mi dimenticherò l'inverno 2004 dove in mezzo ad una nevicata si mise a fare tuoni e lampi...una cosa normalissima in pieno inverno direi.
c'è un cambiamento in atto, ma i negazionisti amano dire che si tratta soltanto di "Periodi"
Guarda che parlo di dati, non di sensazioni, il periodo che va dal 1988 al 1992 (un intero lustro) comprende gli inverni meno nevosi della storia (pur recente) delle rilevazioni nivologiche, per quanto riguarda le Alpi occidentali, non solo per i versanti interni, ma anche quelli esterni (francesi e svizzeri), il trend ad avere forti anomalie nivometriche negative è proseguito poi per il resto del decennio (unica stagione in effettiva controtendenza l'inverno 1995/96, guardacaso l'unico dell'intero decennio ad avere AO positiva e NAO negativa in tutti e tre i mesi invernali) ma comunque meno accentuato grazie a una ripresa (relativa) delle nevicate sui versanti esterni della catena. Qui non si tratta di essere negazionisti e neppure scettici (non sono né uno né l'altro) ma solo di fare un esame obiettivo di dati disponibili in rete, poi certo ci sono quelli che preferiscono "adattare" i dati alle loro tesi precostituite e tra questi ci sono tutti i negazionisti ma anche parecchi serristi "forsennati"... Stiamo comunque andando OT.
Ce ne fu una a fine febbraio 1992 che fu l'unica precipitazione solida (5-6 cm in centro, oltre 20 sul Colle di Superga) caduta sul capoluogo piemontese in quell'inverno astronomico... A Torino non nevicherebbe più in marzo perché fa più caldo... boh... la costa genovese e savonese ha avuto episodi nevosi (perfino con locale accumulo litoraneo) il 10 marzo 2010 e il 18 marzo 2013, mentre il 3 marzo 2005 caddero 25-30 cm di neve sui bagnasciuga (una cosa che ha davvero pochissimi precedenti storici, ammesso che ne abbia visto che neppure nel freddissimo e nevoso inizio marzo del 1971 si registrarono nevicate così abbondanti nell'area costiera). Si vede che a Torino ormai fa il doppio, il triplo, il quadruplo che in altri posti, tipo Alessandria, Pavia o perfino Milano... (se non si capisce sono ironico). Poi certo se le ciclogenesi avvengono in posizione "scomoda" per Nord ed Ovest Piemonte allora non nevica nemmeno negli anni buoni... detto questo nessuno nega l'aumento delle temperature (anche) invernali al NW, basta prendersi le serie storiche, nessuno nega l'aumentata frequenza di periodi molto miti anche in inverno, a partire dalla fine degli anni '80, nessuno nega che tale aumento delle temperature abbia comportato, dalla fine degli anni '80, una progressiva riduzione degli apporti nivometrici nelle pianure del Nord-ovest Italia (al NE tale "step" è stato "saltato" ancora prima, nel decennio 1971/1980), nessuno nega nulla di questo perché è tutto VERO, ma ricavare dei trend perché "Non mi ricordo di avere mai visto tanto caldo/freddo", oppure "Non mi ricordo di avere mai visto così poca/tanta neve in montagna" è indicativo proprio per quel "Non mi ricordo (...)" iniziale, che vanifica ogni assunto seguente, se si vuol costruire una tendenza e magari ragionare sulle ipotesi si ha il dovere di ricordare (o meglio, di documentarsi). Detto questo per tutto il NW inverno 2014/2015 fin'ora molto mite e poco piovoso/nevoso, come diversi altri negli ultimi 30 anni e come qualcuno (pochi) anche dei decenni precedenti, il tutto a confermare un trend votato alla ripetizione di forti anomalie termiche positive che, con questa insistenza, dura ormai da alcuni mesi e restando inseriti in un contesto trentennale (e decadale) in cui le anomalie termiche positive hanno prevalso e prevalgono di gran lunga su quelle negative.
Ultima modifica di galinsoga; 05/02/2015 alle 12:40
Sestriere 8/12/14
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