Sappiamo tutti che una fase fredda è più conservativa di una calda, in assenza di forzanti esterne (a partire dai GHG) non foss'altro per il ciclo +freddo--->+ghiacci--->+albedo--->+freddo--->... .
Il problema non mi pare sia tanto giustificare perché in un periodo di tendenza fredda ci siano punti più freddi: quelli possono tranquillamente essere avvitamenti casuali all'interno di un processo avviato.
Molto più interessante sarebbe sapere perché inizia il processo: perché ad un certo punto (e non si sa con precisione quando) inizia la tendenza (in parte, come detto, autoalimentantesi) verso il freddo. Molte ipotesi, come l'attività vulcanica ricordata da @Dream Design , ma, a quanto ne sappia, nessuna certezza in merito.
Per questo, ritornando all'argomento del thread, mi paiono come minimo avventate le conclusioni di quella ricerca: lasciar supporre che (peraltro in presenza di forzanti esterne) il ritorno (da verificare) a condizioni di attività solari minime come quelle registrate nel corso della PEG (che durò secoli prima e secoli dopo) possa riportare il mondo nella PEG è veramente un'affermazione temeraria.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Il MetOffice "dà i numeri" e quantifica i possibili effetti in -0.1°C a livello globale, ed un range tra -0.8°C e -0.4°C per zone come il Nord Europa, con raffreddamento più pronunciato in inverno:
Scientists show a decline in solar activity could not halt global warming - Met Office mobile weather
Forse è stato solo travisato qualche dato, poi che l'attività solare possa calare ci può stare.
Da questo si potrebbe dire che il minimo di Maunder fu una concausa al raffreddamento climatico dell'epoca, secondo me
Ci sarà stato sicuramente un motivo (o più motivi) per cui, a partire dal 1200, il clima iniziò a raffreddarsi (eruzioni vulcaniche, ecc.), ma il minimo solare contribuì a "tenere" basse le temperature fino a metà Ottocento...
Provo a spiegarmi meglio: se si fosse verificato solo il minimo di Maunder - escludendo tutte le altre concause - credo avremmo avuto una PEG in versione mignon: un periodo appena leggermente più fresco e molto più breve (per dire, dal 1700 al 1750..).
Dire che non sappiamo se c'è una relazione diretta tra minimo solare e periodo più freddo è scientificamente vero (bisognerebbe isolare gli effetti del minimo da tutte le restanti variabili, cosa pressochè impossibile dato i pochi dati - bisognerebbe studiare i cicli solari dalla nascita della stella), però è un approccio un pò... come dire... esagerato,da paraocchi? Bassa attività solare -> meno calore -> meno calore che giunge sulla Terra: penso che questo ragionamento non faccia una grinza. Quali siano poi gli effetti in termini di gradi ovviamente è tutto un altro discorso (può anche darsi che non ve ne siano, o che siano "annullati" dal GW galoppante eh..)
Lou soulei nais per tuchi
Mh.. se così fosse sono proprio della generazione sbagliata: crisi, niente prospettive di lavoro, e ci si mette pure il sole
Per il resto si prende quello che viene, tanto il Sole non è che ascolta noi...
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Perché c'è bisogno della glaciazione per veder aperta sull'Aspromonte una stazione a 900mt. ? In certi ultimi inverni al CS ha fatto nettamente piu' neve che altrove in Italia. Comunque va' detto che sbagliano i conti anche i piu' autorevoli , talvolta. Non mi stupirei se tra qualche tempo, potesse uscirne una modifica, piu' o meno netta all'attuale stato. Ve ne son state tante in ambito. Quel che m'intriga è scoprirne il calcolo matematico applicato ai cycle, che ha fatto approdare a questa conclusione, perché m'è parso di comprendere che il sistema ciclico che vien sotto la denominazione anglo Lull, sia uscito , secondo costoro, proprio da un simil calcolo, e quindi essi lo ritengono inevitabile , piu' che "scoperta scientifica". Ossia, lo sviluppo del calcolo , porta alla fase detta di SEVERE QUIETE, come fu' durante il minimo di Maunder, in seno all'esame della convettivita' interna e seguente attivita' esterna coronale dell'astro.
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