Fa caldo al polo nord

[Albert0]

e' molto importante capire che se si giustificano comportamenti del genere una, dieci, mille volte, e questi comportamenti generano risultati positivi (introiti, divulgazione, attenzione...) i concorrenti faranno lo stesso, una volta compreso che scrivere menzogne e' palesemente piu' remunerativo che scrivere la verita'. A quel punto in pochi anni ti ritrovi intrappolato in un gorgo di schifezze, la famosa disinformazione imperante di cui tutti si lamentano

Altrimenti si finisce come in italia con la meteorologia, in cui il sito piu' visitato e celebre del paese e' - guardacaso - anche quello che scrive piu' panzane, spettacolarizzazioni, clickbait e utilizza schemi di marketing al limite della fraudolenza.

E' un meccanismo da cui e' impossibile uscire, i giornali scandalistici esistevano gia' nel Seicento.
Si puo' sperare che non succeda ( per esempio in Italia a livello di carta stampata non ha preso tanto piede, e' confinato alla TV), ma se al pubblico piace non lo puoi certe eliminare.
Una cosa grave e rimediabile mi sembra essere che si e' creata una tale confusione e una tale massa di disinformazione che anche i ben intenzionati non capiscono piu' quali sono le fonti valide. Forse in questo aiutato dall'incertezza del prevedere il tempo, per cui il pubblico non capisce chi sbaglia in buonafede e chi le spara in malafede.

[steph]

Chiamali puntini sulle i mi pare tipo il "so' ragazzi" di quei genitori che difendono i figli quattordicenni beccati con la marujana in tasca.
Certo, se magari vivi in una realta' dove questo genere di cose accadono quotidianamente ti desensitivizzi molto, ma e' molto importante capire che se si giustificano comportamenti del genere una, dieci, mille volte, e questi comportamenti generano risultati positivi (introiti, divulgazione, attenzione...) i concorrenti faranno lo stesso, una volta compreso che scrivere menzogne e' palesemente piu' remunerativo che scrivere la verita'. A quel punto in pochi anni ti ritrovi intrappolato in un gorgo di schifezze, la famosa disinformazione imperante di cui tutti si lamentano, e capire cosa e' vero e cosa non lo e' diventa impossibile per i non addetti ai lavori.. e a volte pure per questi ultimi. E la colpa non e' loro, la colpa e' vostra che gli date i clic.

E' ora che alle giustificazioni si sostituiscano reazioni esemplari. Altrimenti si finisce come in italia con la meteorologia, in cui il sito piu' visitato e celebre del paese e' - guardacaso - anche quello che scrive piu' panzane, spettacolarizzazioni, clickbait e utilizza schemi di marketing al limite della fraudolenza.



Mmm guarda, secondo me invece il focus di quell'articolo e' giusto. Lasciando perdere alluvioni, alle quali dedicherei piuttosto un altro articolo invece di mettere troppa carne al fuoco su questo, direi che e' importante puntare il dito su quanto sta accadendo in area Svalbard. Hanno anche (giustamente) sottolineato che l'evento e' estremamente raro in questa magnitudine, anche se i 98 mm in pieno inverno di Ny Ålesund di 4 anni fa ci suggeriscono che crack climatici simili sono gia' avvenuti con tempi di ritorno ben inferiori ai 50 anni. Purtroppo e' l'intero articolo a essere capzioso. Vuoi un esempio di quanto e' capzioso?
Allora io vi butto li' una notizia: sto morendo e ho un tumore. Entrambe le notizie sono vere (sono vere sul serio). E con questo chiudo il post senza ulteriori spiegazioni.
Come reagite a questa notizia?

Hai centrato molto bene un problema molto comune nel modo con cui oggi purtroppo le informazioni di carattere generalista vengono veicolate. E lo hai fatto con un esempio shock.
Nel migliore dei mondi possibili, occorrerebbe sempre che le informazioni vengano date in modo corretto, veritiero e meno capzioso possibile.
Ma non siamo nel migliore dei mondi possibili.
Con questo non giustifico l'atteggiamento che tu critichi. Si può sempre pretendere di migliorare. Ma occorre anche essere realisti. E capire con che tipo di sorgente si ha a che fare. In un servizio di 1 minuto e mezzo del TG ritengo piuttosto difficile circostanziare e approfondire un servizio meteo, anche se si può sempre fare di meglio. Ma oggi con due click uno può effettivamente avere accesso a tutte le informazioni più dettagliate che vuole (va da sé che se voglio informarmi su un evento meteo particolare non vado a cercare info nel sito delle intellò che cucinano sushi... ; se poi lo faccio in quello degli sciachimisti & C lo farò a mio rischio e pericolo...).
C'è anche un'altra questione: tu hai fatto un esempio di informazione veicolata intenzionalmente in maniera capziosa. Molto spesso succede così nei media odierni, soprattutto in tv e in certi tabloid. Ma non possiamo essere sicuri che sia sempre così, a volte l'impressione che l'informazione sia capziosa (sempre che lo sia davvero) è una conseguenza del caso, un effetto di una scelta non intenzionale (ma non per questo necessariamente più corretta, dal punto di vista scientifico, ovviamente) che può essere interpretata come voluta.

E quindi nel merito: a parte l'ultima frase, cosa c'è di così tanto capzioso in questa succinta descrizione?

In questo periodo dell'anno al Polo si registrano, in media, i meno 40 gradi centigradi. Al momento però la temperatura è di 3 gradi sopra lo zero. Che sia un inverno caldo e anomalo, è ormai chiaro a tutti. E non è una prerogativa solo delle nostre latitudini. Ben più preoccupanti sono infatti le temperature al Polo Nord dove - normalmente, in questo periodo - si registrano meno 40 gradi.
Ebbene, quest'anno, i gradi sono tre ... sopra lo zero. Tutta colpa di un'inattesa tempesta di vento caldo. Un fenomeno che spiegherebbe anche l'ondata di maltempo che sta colpendo il nord Europa e gli Stati Uniti.

PS: mi auguro per te che vada tutto bene.