Questa battuta bonaria la percepisco come un'offesa alla mia intelligenza, credo di aver sufficientemente dimostrato in epoca Covid e non solo che io gli studi scientifici li so leggere e non dico mai cose di cui prima non abbia trovato riscontro, quindi questa tua precisazione perdonami ma la sento come un'offesa a quel che sono, non di certo uno che pensa che basta superare i 34,99° di bulbo umido per avere la morte istantanea.
@FilTur
Il problema è che tu hai citato un solo studio a supporto di quanto dici. La comunità scientifica universalmente considera attendibile quella soglia e la Tw per approssimare le condizioni di vivibilità umana allo stato attuale della scienza, quindi non basta un solo studio per contraddire questa assunzione. Altrimenti varrebbe pure l'opposto, linko uno studio contro l'AGW e ti dico che le cose non sono ancora chiare ecc...
Quanto all'adattamento: è possibile entro certi limiti. In India non sarebbero sufficienti impianti di condizionamento ovunque per evitare un fortissimo impatto sulla mortalità che c'è già adesso tra l'altro (ho linkato un articolo che ne parla nel mio commento originario), nemmeno in Italia in fondo sarebbe possibile evitare ondate di moria generalizzate nelle fasce deboli della popolazione in estate, figuriamoci in India dove comunque col sistema delle caste molto rigido è assai probabile che larghe fette della popolazione (anche solo in numero assoluto, visto che sono quasi 1,5 miliardi) subiranno gravi conseguenze in futuro da temperature di bulbo umido così elevate. Se non ti piace come indice la temperatura di bulbo umido, comunque il concetto resta che si tratterà di condizioni estreme e poco adattabili.
PS: L'uomo si è sempre poco adattato al gelo, non a caso non sono mai esistiti imperi o regni al di sopra dei 50°N, salvo in Scandinavia (lato atlantico mitigato dalla corrente del Golfo). E' solo dal 1850, con l'avvento dell'elettricità, che l'uomo si è diffuso anche in climi così ostili, e in realtà nemmeno tanto (Canada, Russia siberiana e Scandinavia messi assieme non faranno la popolazione di Italia e Francia messi assieme).
PPS: Lo studio è medico perchè si parla di fisiologia umana, riportato da tanti altri studi, ed è considerato valido da NASA e organi dell'IPCC. Poi sarà anche possibile che la temperatura di bulbo umido non sia la migliore rappresentazione, ma ciò non cambia la sostanza, cioè che in quelle aree la vita si farà al limite delle possibilità anche di sopravvivenza.
Comunque ti sei focalizzato troppo su quel 35° di bulbo umido, io l'ho citato come limite di sopravvivenza ma nella mappa che ho mostrato c'era il numero di giorni sopra i 32°. Nello stesso studio c'è scritto questo:
A global-mean warming of only 3–4 °C would in some locations halve the margin of safety (difference between TW max and 35 °C) that now leaves room for additional burdens or limitations to cooling. Considering the impacts of heat stress that occur already, this would certainly be unpleasant and costly if not debilitating. More detailed heat stress studies incorporating physiological response characteristics and adaptations would be necessary to investigate this.
E' probabile che i 35° di bulbo umido restino improbabili anche nel 2100 dunque e nei prossimi secoli, ciò però non cambia il fatto che ci potrebbero essere molte giornate estreme che come dice questo paragrafo porranno grossi ostacoli alle possibilità di adattarsi.
Ultima modifica di burian br; 11/11/2023 alle 02:26
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