Quest'anno Babbo Natale arriva presto per i meteofili veneti, già domattina lunedì 13 novembre ARPAV prevede neve a quote collinari ed occasionalmente di pianura (sottolineatura mia):
ARPAV - METEO PIANURA
lunedì 13. Tempo perturbato con cielo in prevalenza molto nuvoloso o coperto.
Precipitazioni. Nella prima parte della giornata probabilità alta (75-100%) di precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio od occasionale temporale; dalle ore centrali fenomeni in diradamento ed esaurimento. Il limite della neve sarà in calo almeno fino a quote collinari e durante i rovesci non si esclude qualche episodio di pioggia mista a neve anche in pianura.
Che dicono gli altri enti regionali specie OSMER e ARPA-ER?
OSMER
lunedì 13 novembre
emissione: 12-11-2017 13:01 CET
Nella notte e primo mattino precipitazioni da abbondanti a intense con quota neve attorno ai 500 m circa sulle Alpi e 700 m sulle Prealpi; possibili temporali su pianura e costa, venti sostenuti da nord-est. In giornata coperto con precipitazioni moderate e ancora neve sui monti ma possibile anche sulle zone più alte del Carso. Vento forte da nord-est in quota e di Bora sulla costa.
Molto simile la previsione anche per ARPAER
Stato del tempo: coperto con precipitazioni diffuse e persistenti sui settori centro orientali, a carattere intermittente su quelli occidentali. I fenomeni assumeranno carattere nevoso al di sopra dei 200-300 metri sui settori centrali della regione dove saranno possibili fenomeni temporanei di pioggia mista a neve fino in pianura. Sui settori occidentali e riminese la quota neve si attesterà sopra 700-800 metri. Non si escludono inoltre anche fenomeni temporaleschi sui settori costieri. Tendenza ad innalzamento dello zero termico nel corso della sera con nevicate solo al di sopra dei 700-900 metri.
P.S. Non è una previsione in sé, ma sull'A13 Bologna-Padova "in seguito alle previsioni" è stato anticipato l'inizio dell'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo, quindi già in vigore dalle h20 di ieri sabato 11:
Anticipato l'obbligo di gomme invernali sull'A13 - Regione - Il Mattino di Padova
Alla fine, direi ARPAV e OSMER quasi chirurgiche; ARPAER invece ha sottovalutato l'evento sull'alta pianura tra Modena e Cesena. ARPAV forse ha sottovalutato la pioggia mista a neve nel Polesine (non ho salvato la figura allegata alla previsione) e invece ha un po' sopravvalutato le chance nevose della Pedemontana Veneta, ma nel Veneto Centrale è stata precisissima.
A dispetto della posizione del minimo vista più sudoccidentale stamattina (ma è più GFS che ECMWF ad escludere il Triveneto), ARPAV ci crede e vede neve tra venerdì e sabato in pianura sul Veneto e pure con accumuli significativi:
ARPAV - METEO PIANURA
venerdì 1. In genere molto nuvoloso o coperto, salvo qualche parziale schiarita nelle prime ore, quando saranno probabili delle nebbie sulle zone meridionali.
Precipitazioni. Probabilità nel complesso medio-alta (50-75%) sulle zone meridionali ed alta (75-100%) altrove; i fenomeni diverranno comunque più diffusi nel pomeriggio, a partire dalle zone centro-occidentali; crescente probabilità di neve, in particolare sull'entroterra, con accumuli che potranno anche risultare significativi specie sulle zone centro-orientali.
Temperature. Prevarrà un calo, specie riguardo ai valori massimi sull'entroterra; d'altra parte le minime potranno localmente risultare stazionarie o in contenuto aumento sulle zone pedemontane, come pure le massime in prossimità della costa.
Venti. Perlopiù da nord-est, nelle prime ore da deboli a moderati e poi da moderati a localmente anche tesi, specie sulla costa verso fine giornata.
Mare. Mosso.
Previsione Altezza Onde
Tendenza
sabato 2. Cielo da molto nuvoloso a irregolarmente nuvoloso, con crescenti schiarite da nord soprattutto dal pomeriggio/sera; precipitazioni sparse e prevalentemente modeste nella prima parte della giornata soprattutto sulle zone occidentali, con episodi di neve mista a pioggia; per le temperature massime prevarrà un contenuto aumento, le minime subiranno contenute variazioni di carattere locale e saranno raggiunte alla sera con gelate abbastanza diffuse.
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io credo che si stia un po' sottostimando l'episodio, almeno in stanza nazionale, guardando fin troppo al lungo termine invece che a quanto avremo entro 3-7 giorni in termini di fenomeni e temperature![]()
Mai visto Arpav sbilanciarsi così, per di più a 2 giorni di distanza.
Rischio cantonata dietro l'angolo, vediamo domani se confermano o correggono il tiro.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
A sto punto aspettiamo domani ma comincio a sperarci...
Riporto un articolo di Corigliano, come sempre approfondito ma comprensibile
PERCHÈ È COMPLESSO PREVEDERE LA NEVE IN PIANURA? ECCO QUALI SONO I PRINCIPALI FATTORI CHE ENTRANO IN GIOCO IN QUESTA PREVISIONE
Domani sera daremo alcune indicazioni relative a dove potrebbe nevicare tra venerdì e sabato. Eccone una breve presentazione
1) Bisogna tenere presente che si tratta di aria artica, cioè di una massa d’aria che è particolarmente fredda soprattutto in quota, mentre nei bassi strati si scalda man mano che viaggia verso latitudini sempre più meridionali.
2) Bisogna tenere conto che il raffreddamento della colonna atmosferica dipende dall’intensità della precipitazione, per cui solo dove quest’ultima sarà continua e almeno moderata è più probabile che si verifichi un trasporto più organizzato dell’aria fredda presente in quota verso i bassi strati, tale da determinare condizioni di omeotermia intorno allo zero gradi affinché le condizioni ambientali diventino ideali per mantenere integro il fiocco di neve fino al piano
3) Bisogna tenere conto della secchezza iniziale dell’aria all’interno della colonna perché, se anche nella fase di avvio della precipitazione la temperatura dei bassi strati atmosferici dovesse essere anche di pochi gradi al di sopra dello zero, l’iniziale fusione dei fiocchi in ambiente con temperatura positiva abbasserebbe la temperatura stessa fino a portarla intorno allo 0 °C: in pratica, il fiocco di neve per fondere ha bisogno di calore e questo calore viene sottratto all’aria, con conseguente diminuzione della temperatura. Questo parametro di chiama “temperatura di bulbo umido”: se è minore o uguale a zero, allora la precipitazione assume carattere nevoso, altrimenti è pioggia.
4) Bisogna tenere conto della tempistica relativa al sopraggiungere della copertura nuvolosa: se il cielo si copre al mattino, dopo una notte serena che ha agevolato il raffreddamento dei bassi strati, allora lo stato termico dei bassi strati è certamente più favorevole al mantenimento di condizioni “pro neve al piano”; al contrario se l’aumento delle nubi si ha in serata o durante la notte la perdita di calore verso lo spazio viene schermato dalle nubi stesse e quindi l’aria si raffredda di meno: bastano allora anche 1-2 °C in più per... rompere l’incantesimo.
5) Bisognerebbe anche considerare una certa “imprevedibilità” connessa alle condizioni instabili che si possono creare in condizioni di irruzione di aria artica e che possono sfuggire alla modellistica numerica: vale a dire che la localizzazione spazio-temporale dei fenomeni è realistica, ma è meno realistica rispetto ad una situazione che i modelli stessi riuscirebbero a inquadrare con maggior facilità. Insomma, ci sarebbe da giocare anche una sorta di “carta jolly”.
Lamma Toscana venerdì mattina...
... e sabato
A vedere dagli aggiornamenti modellistici di stasera, caldi e poco precipitativi con minimi che si allontanano, si prenderanno le briciole. Fino a stamani le prospettive erano decisamente più promettenti.
In particolare tutta sta pioggia (e neve) di sabato non so dove la vedono: sarà grecale furioso e secco, a parte l'Appennino.
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