C'è anche da dire che, in questi anni di "pieno GW" (consentitemi il termine) abbiamo avuto, sempre a livello alpino, inverni dalla nevosità eccezionale. Parlo del 2008/2009, del 2013/2014 (in alcune zone anche il 2012/2013 fu molto proficuo), del 2017/2018 appena passato. Vero, è mancato il freddo, ma come nevosità si sono avuti inverni veramente potenti, soprattutto alle alte quote.
Per cui, tralasciando l'aspetto termico, direi che si sono alternati finora inverni un pò di tutti i tipi: dall'inverno secco all'inverno nevosissimo anche solo da un anno all'altro. Basti vedere lo scorso e questo in atto: e sono passati solo 9 mesi da uno all'altro, eppure...
La mia idea è che 10-20-30-50 anni sono veramente un'inezia, un battito di ciglia per capire e trovare un trend. Se analizziamo le serie climatiche disponibili vediamo periodi più secchi, periodi più piovosi, anni piovosi intervallati da anni desertici o viceversa, e il tutto con una certa imprevedibilità. Può fare inverni terribili o inverni spettacolari con la stessa frequenza.
Inverni secchi e anticiclonici ce ne sono stati anche in tempi recenti. Pensiamo al 1980/1981, che fu secchissimo qui al NW (Cuneo vide appena 44.6mm per l'intero trimestre invernale), la seconda parte del 1982/1983, gennaio 1984; poi ci furono tre inverni ottimi consecutivi (1984/1985, 1985/1986 e 1986/1987) seguiti dal trittico dell'orrore: 1987/1988, 1988/1989 e 1989/1990. Ben tre inverni consecutivi assolutamente terrificanti: secchi, anticiclonici, e anche caldi in quota.
Se adesso fossimo a gennaio 1990, diremmo che il trend è evidente: gli anni Ottanta hanno visto un drastico calo della nevosità, della piovosità, e una maggiore ingerenza dell'HP sull'Europa Centro-Occidentale. Diremmo che "il buco nell'ozono" (all'epoca si parlava di quello, non ancora di GW) ci stava portando inverni così. E i Novanta tutto sommato ci avrebbero dato ragione: anticiclonici e secchi tranne alcuni ottimi (1990/1991, 1993/1994 e 1995/1996), ma poi sono arrivati i Duemila e poi i Dieci, con una ripresa decisa della nevosità, della piovosità, e di nuovo Alpi sommerse. Il tutto, ovviamente, intervallato da inverni assolutamente terrificanti, come il 2006/2007, il 2011/2012 (almeno per l'W), il 2015/2016 e, adesso, questo 2018/2019.
Tutto questo pippone per dire che è veramente difficile vedere dei trend in periodi così brevi...