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  1. #31
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ieri ne parlavo privatamente con @Perlecano: lo spostamento della cella di H. sempre più a nord è una mazzata per le medie latitudini europee più che per quelle medio-basse, che la cella ce l'avevano in testa già negli anni 90',per cui è cambiato di meno. Ma è una mazzata soprattutto per il nord Italia(soprattutto il NW),che è una terra di mezzo semicontinentale,che non ha molti elementi stabilizzatori né inerzie marittime e sta in un catino naturale a causa di un'orografia complicatissima.
    E infatti,mentre per il sud Italia l'aumento termico nel semestre caldo a decennio è stimabile intorno a +0,2°, mentre per il NW e la Svizzera meridionale si va su di almeno +0,6° a decennio.Non è proprio la stessa cosa...
    E qui ci ricolleghiamo al mio discorso del plateau e della sigmoide come vedi.
    Stai implicitamente affermando qualcosa di simile a quanto ipotizzavo io: in poche parole il Sud aveva già la cella di Hadley sulla testa già negli anni 90, per cui l'aumento termico associato alle sue estati è molto rallentato negli ultimi due decenni. E in effetti confermo la tua stima (praticamente l'estate a Brindisi non ha subito variazioni termiche dagli anni 90, se non un aumento di 0,1° per decennio: la tua stima dunque è attendibile per zone lontane dal mare). Praticamente il Sud sta già vivendo la parte della curva a minore pendenza, vicina al plateau.
    Potrebbe capitare anche al Nord? Dopotutto se la cella di Hadley si sposterà ancora più a nord nei prossimi anni, o comunque si assesterà definitivamente anche sulle loro teste non credo che potranno avere estati ancora più calde, ma all'incirca su quei valori o poco più elevate.
    Naturalmente se in futuro le isoterme in quota associate alla cella di Hadley in Europa dovessero divenire ancora più roventi mi attendo un nuovo netto aumento delle temperature medie, e non più un rallentamento del riscaldamento.

    In ogni caso il motivo per cui il NW lo considero un'area sensibile alle variazioni climatiche globali è proprio per la sua posizione e continentalità: il Sud invece, essendo circondato dal mare e meno esposto per la posizione ad est ai massimi anticiclonici atlantici, risulta più "resistente".

  2. #32
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    E qui ci ricolleghiamo al mio discorso del plateau e della sigmoide come vedi.
    Stai implicitamente affermando qualcosa di simile a quanto ipotizzavo io: in poche parole il Sud aveva già la cella di Hadley sulla testa già negli anni 90, per cui l'aumento termico associato alle sue estati è molto rallentato negli ultimi due decenni. E in effetti confermo la tua stima (praticamente l'estate a Brindisi non ha subito variazioni termiche dagli anni 90, se non un aumento di 0,1° per decennio: la tua stima dunque è attendibile per zone lontane dal mare). Praticamente il Sud sta già vivendo la parte della curva a minore pendenza, vicina al plateau.
    Potrebbe capitare anche al Nord? Dopotutto se la cella di Hadley si sposterà ancora più a nord nei prossimi anni, o comunque si assesterà definitivamente anche sulle loro teste non credo che potranno avere estati ancora più calde, ma all'incirca su quei valori o poco più elevate.
    Naturalmente se in futuro le isoterme in quota associate alla cella di Hadley in Europa dovessero divenire ancora più roventi mi attendo un nuovo netto aumento delle temperature medie, e non più un rallentamento del riscaldamento.

    In ogni caso il motivo per cui il NW lo considero un'area sensibile alle variazioni climatiche globali è proprio per la sua posizione e continentalità: il Sud invece, essendo circondato dal mare e meno esposto per la posizione ad est ai massimi anticiclonici atlantici, risulta più "resistente".
    Sono d'accordo per grandi linee ma resto scettico sull'idea del plateau nei decenni a venire.Dipenderà da come evolve il GW,principalmente. Ad ogni modo,anche al sud è del tutto improprio parlare di plateau del riscaldamento estivo: +0,2° non sono una stasi del riscaldamento, semplicemente è normale che in un clima debolmente continentale ed a forte influenza marittima si riscontri un andamento più lento e graduale del warming del semestre caldo.E' tutto in scala ma non c'è plateau. Vabbè che avevi detto pure che il clima a livello globale è quasi stabile dal 2000 e registriamo invece un aumento termico di +0,3° ed oltre in meno di 20 anni...

  3. #33
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo per grandi linee ma resto scettico sull'idea del plateau nei decenni a venire.Dipenderà da come evolve il GW,principalmente. Ad ogni modo,anche al sud è del tutto improprio parlare di plateau del riscaldamento estivo: +0,2° non sono una stasi del riscaldamento, semplicemente è normale che in un clima debolmente continentale ed a forte influenza marittima si riscontri un andamento più lento e graduale del warming del semestre caldo.E' tutto in scala ma non c'è plateau. Vabbè che avevi detto pure che il clima a livello globale è quasi stabile dal 2000 e registriamo invece un aumento termico di +0,3° ed oltre in meno di 20 anni...
    Non è affatto ovvio. Analizzando le serie di qualsiasi stazione del Sud, noterai un forte riscaldamento con pendenza della curva evidentissima verso l'alto tra il 1984-1986 e il 2002. Dopo il 2002 una stabilizzazione su valori alti. Il mare rallenta il riscaldamento solo dopo un primo aumento? Ma no, non funziona così, te lo dico da abitante di città di mare ...tra l'altro gli inverni del Sud sono identici a quelli del passato. Non c'è stato alcuno warming significativo, per lo meno in Puglia. Sarebbe un dato interessante da analizzare.

    E poi un consiglio Josh : quando rispondi cerca di non deformare ciò che l'altro dice . Innanzitutto io ho scritto che siamo "vicini al plateau, stiamo vivendo al Sud la parte della curva a minor pendenza". Ergo il riscaldamento, va da sè se viviamo ancora una pendenza, non si è fermato.
    L'idea del plateau è un'ipotesi, e se dovessero riscaldarsi le isoterme in quota associate a quei pattern farebbe più caldo e addio plateau.

    In secundis ne abbiamo già discusso su quella mia affermazione: le anomalie globali sono all'incirca sui singoli mesi sempre le stesse, è solo aumentata la frequenza (e se su 12 mesi aumenta la frequenza aumenta anche la media, è matematica). Io comunque avevo sostenuto che ci eravamo scaldati di uno o due decimi di grado complessivamente (è risultato tre decimi, siamo comunque lì, considerando un errore assoluto che è decimale). Dipende dalla serie satellitare che scegli: da UAH risulta così, due decimi rispetto al 2000, da altre serie emerge uno scarto di 0,3 o più.

    PS: Consiglio a fin di bene, non ce l'ho mica con te, anzi! Però non riesco a capire come si potrebbe discutere se ogni volta che si afferma qualcosa si va a ritirare fuori una storia vecchia per delegittimare l'altro interlocutore che magari sbagliava in buona fede (appena mi avete mostrato i dati non ho mica negato, semplicemente non ricordavo bene o intendevo altro).
    Ultima modifica di burian br; 30/03/2019 alle 15:41

  4. #34
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Non è affatto ovvio. Analizzando le serie di qualsiasi stazione del Sud, noterai un forte riscaldamento con pendenza della curva evidentissima verso l'alto tra il 1984-1986 e il 2002. Dopo il 2002 una stabilizzazione su valori alti. Il mare rallenta il riscaldamento solo dopo un primo aumento? Ma no, non funziona così, te lo dico da abitante di città di mare ...tra l'altro gli inverni del Sud sono identici a quelli del passato. Non c'è stato alcuno warming significativo, per lo meno in Puglia. Sarebbe un dato interessante da analizzare.

    E poi un consiglio Josh : quando rispondi cerca di non deformare ciò che l'altro dice . Innanzitutto io ho scritto che siamo "vicini al plateau, stiamo vivendo al Sud la parte della curva a minor pendenza". Ergo il riscaldamento, va da sè se viviamo ancora una pendenza, non si è fermato.
    L'idea del plateau è un'ipotesi, e se dovessero riscaldarsi le isoterme in quota associate a quei pattern farebbe più caldo e addio plateau.

    In secundis ne abbiamo già discusso su quella mia affermazione: le anomalie globali sono all'incirca sui singoli mesi sempre le stesse, è solo aumentata la frequenza (e se su 12 mesi aumenta la frequenza aumenta anche la media, è matematica). Io comunque avevo sostenuto che ci eravamo scaldati di uno o due decimi di grado complessivamente (è risultato tre decimi, siamo comunque lì, considerando un errore assoluto che è decimale). Dipende dalla serie satellitare che scegli: da UAH risulta così, due decimi rispetto al 2000, da altre serie emerge uno scarto di 0,3 o più.

    PS: Consiglio a fin di bene, non ce l'ho mica con te, anzi! Però non riesco a capire come si potrebbe discutere se ogni volta che si afferma qualcosa si va a ritirare fuori una storia vecchia per delegittimare l'altro interlocutore che magari sbagliava in buona fede (appena mi avete mostrato i dati non ho mica negato, semplicemente non ricordavo bene o intendevo altro).
    Te ne do uno di consiglio: sii meno prolisso Comunque,se anche fosse +0,2° a livello globale dal 2000,altro che stabilità sarebbe...se consideri che 18 anni sono davvero pochi

  5. #35
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Te ne do uno di consiglio: sii meno prolisso Comunque,se anche fosse +0,2° a livello globale dal 2000,altro che stabilità sarebbe...se consideri che 18 anni sono davvero pochi
    Cercherò di esserlo. E' un mio difetto in effetti.

    Non sono pochi, ma sarebbe un tasso simile a quello dell'incremento per decade (+0,12-0,13°) che si rilevò tra 1905 e 1945 secondo i dati NOAA.

  6. #36
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Cercherò di esserlo. E' un mio difetto in effetti.

    Non sono pochi, ma sarebbe un tasso simile a quello dell'incremento per decade (+0,12-0,13°) che si rilevò tra 1905 e 1945 secondo i dati NOAA.
    Guarda che un decimo in più o in meno a livello globale non pesa come un piuma,eh

  7. #37
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Guarda che un decimo in più o in meno a livello globale non pesa come un piuma,eh
    Però è tutto opera degli ultimi anni, dal 2012 al 2018. Scomponendo il trend, infatti, risulta dalla NOAA che tra 2001 e 2012 ci fu un trend di +0,04°/decade. E' negli ultimi anni che il trend è aumentato esponenzialmente a +0.36°/decade. Complessivamente, quindi, +0,18°/decade.

    Tra 1905 e 1945 risulta un trend di +0,13°/decade, con un picco tra 1928 e 1945 (17 anni come tra 2001 e 2018) di addirittura +0,27°/decade.
    Cià significa che tra i 17 anni tra 1928 e 1945 il trend in risalita fu molto più forte di quello degli ultimi 17.
    Dunque non è nulla che non si è già vissuto. Questo, ovviamente, non vuol dire che la causa non sia antropica nel nostro caso. E' solo un'osservazione per sfatare chi afferma che un simile trend di rialzo non sia mai successo nel passato pre-AGW (prima del 1950 infatti il ruolo della CO2 era nettamente meno dominante, stante le concentrazioni appena 20 ppm superiori ai livelli del 1880).

    Climate at a Glance | National Centers for Environmental Information (NCEI)

    Provare per credere eh.

    Complessivamente nei 40 anni tra 1976 e 2016 c'è stato un trend di +0.17°/decade. Nei 40 anni invece tra 1905 e 1945 di +0,13°/decade.
    Ultima modifica di burian br; 01/04/2019 alle 10:57

  8. #38
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Però è tutto opera degli ultimi anni, dal 2012 al 2018. Scomponendo il trend, infatti, risulta dalla NOAA che tra 2001 e 2012 ci fu un trend di +0,04°/decade. E' negli ultimi anni che il trend è aumentato esponenzialmente a +0.36°/decade. Complessivamente, quindi, +0,18°/decade.

    Tra 1905 e 1945 risulta un trend di +0,13°/decade, con un picco tra 1928 e 1945 (17 anni come tra 2001 e 2018) di addirittura +0,27°/decade.
    Cià significa che tra i 17 anni tra 1928 e 1945 il trend in risalita fu molto più forte di quello degli ultimi 17.
    Dunque non è nulla che non si è già vissuto. Questo, ovviamente, non vuol dire che la causa non sia antropica nel nostro caso. E' solo un'osservazione per sfatare chi afferma che un simile trend di rialzo non sia mai successo nel passato pre-AGW (prima del 1950 infatti il ruolo della CO2 era nettamente meno dominante, stante le concentrazioni appena 20 ppm superiori ai livelli del 1880).

    Climate at a Glance | National Centers for Environmental Information (NCEI)

    Provare per credere eh.

    Complessivamente nei 40 anni tra 1976 e 2016 c'è stato un trend di +0.17°/decade. Nei 40 anni invece tra 1905 e 1945 di +0,13°/decade.
    E giù altre...quante righe hai scritto ?
    Nei decenni fra il 1945 ed il 1975 può aver influito il global dimming dovuto alla primazia del carbone come combustibile fossile in uso.
    Se ne parlò ampiamente fa ma non rimaniamo in topic.

  9. #39
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    E giù altre...quante righe hai scritto ?
    Nei decenni fra il 1945 ed il 1975 può aver influito il global dimming dovuto alla primazia del carbone come combustibile fossile in uso.
    Se ne parlò ampiamente fa ma non rimaniamo in topic.
    Volevo solo dire che l’attuale trend rialzista con gli stessi valori o peggio non è vero che non si sia mai visto.
    E poi parlavo del periodo 1905-1945, non di quello 45-75.

    Sul fatto che il global dimming possa essere stato influenzato dal carbone resta una teoria interessante, ma pur sempre una teoria secondo me che necessiterebbe di dimostrazione sperimentale.

    Naturalmente ciò non toglie che l’attuale periodo che si protrae dal 1976 possa essere dovuto esclusivamente alla CO2. :p

  10. #40
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati più calde della 2003 in alcune zone d'Italia: dove e quando?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Volevo solo dire che l’attuale trend rialzista con gli stessi valori o peggio non è vero che non si sia mai visto.
    E poi parlavo del periodo 1905-1945, non di quello 45-75.

    Sul fatto che il global dimming possa essere stato influenzato dal carbone resta una teoria interessante, ma pur sempre una teoria secondo me che necessiterebbe di dimostrazione sperimentale.

    Naturalmente ciò non toglie che l’attuale periodo che si protrae dal 1976 possa essere dovuto esclusivamente alla CO2. :p
    Concordo in toto

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