Avendo la stazione a norma da poco non ho molti dati a disposizione. La gelata più tardiva degli ultimi anni è quella del 19 aprile 2017: a maser 0,8°, a Castelfranco 0,6°, a Follina -1,3° ma il giorno 21 replica con ben -1,8°. Si scese sotto lo zero per alcune notti nelle piane inversionali della pedemontana (valcavasia, valle del muson ad Asolo e Monfumo, quartier del piave) e le piante da frutto e le viti vennero bruciate dal gelo. Dai miei nonni a monfumo meli, albicocchi e kiwi persero le foglie per rimetterle verso metà maggio. Ricordo che anche un acero perse le foglie. Mio nonno ricorda una gelata molto più tardiva che compromise le coltivazioni e a giudicare dai dati di treviso istrana dovrebbe trattarsi del maggio 1979 (0,2°).
Per quella più precoce, sempre a treviso istrana trovo un -2,2 dell'ottobre 1970. Negli ultimi anni, ricordo una brinata consistente il 28 ottobre 2017 a monfumo.
Per trovare una gelata nel mese di ottobre, qui da me, bisogna probabilmente risalire al 1954, per il resto è sempre stato molto difficile scendere sotto lo 0°C per almeno tutta la prima metà di novembre (segnai un -1,5°C l'8 novembre 1989, ma all'epoca certamente il mio termometro non era posizionato a norma e purtroppo la stazione OMIRL di Mele Fado ha serie che non risalgono così indietro nel tempo). Qui, specie nel semestre freddo, ci sono quasi sempre venti di terra, che si attivano dopo il tramonto per via della differenza di pressione tra versante padano e versante marittimo, non sono intensi ma rimescolano l'aria e spesso sono leggermente compressi, per cui non è così scontato scendere sotto 0°C anche con massime inferiori a +8°C e cielo sereno (non lo è in gennaio, figuriamoci se può esserlo in ottobre)... In aprile non è inusuale avere le ultime brinate in prima decade, ma se avviene capita quasi sempre con temperature leggermente positive (+2/+3°C). Le gelate "strumentali" diventano molto rare dopo la fine della seconda decade di marzo e necessitano di condizioni di partenza (bassa u.r. diurna, poco vento) che in primavera sono abbastanza eccezionali, perché si instaura il regime delle brezze diurne ed è difficile che l'u.r. sia molto bassa durante il giorno (una classica giornata di aprile con cielo sereno qui ha estremi tipo +6/+17 e u.r. attorno al 50% nelle ore diurne). Viceversa sui versanti padani le brezze arrivano piuttosto asciutte e di notte non ci sono mai venti di terra intensi, perché si crea una situazione di espansione dinamica della massa d'aria nei bassi strati, di conseguenza in alcune zone di fondovalle si possono avere deboli gelate (0/-2°C) fino a fine aprile/inizio maggio, se si parte con le condizioni giuste.
Ultima modifica di galinsog@; 02/04/2019 alle 18:11
Per quanto riguarda L'Aquila sempre alla piana qui nella frazione di Roio Piano di tutto rispetto anche se sopra lo zero, le minime assolute di +1,6° a luglio e +2,1° ad agosto in piena estate![]()
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
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