contento che qualcuno sia coscente della situazione !! purtroppo non è facilmente risolvibile se non tramite investimenti statali per dotare tutti di Pivot o sistemi di irrigazione che utilizzano meno acqua ( fino a un decimo ) e che non dilavano concimi
il paradosso è questo !! con l'irrigazione a scorrimento oltre a sprecare acqua ( le radici del mais sono al max a 30/40 cm di profondità ) dilavi concimi in falda specialmente nelle zone con terre drenanti
Situazione abbastanza preoccupante….
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L'assessore regionale Marnati: "Vicini all'allerta rossa per popolazioni e agricoltura, verso lo stato di calamità". Le sorgenti montane che valgono la metà dell'approvigionamento sono in sofferenza
Siccita: Arpa, si dovra considerare razionamento dell'acqua - Piemonte - ANSA.it
Il problema vero è che siamo solo all’inizio dell’estate. Se sta situazione si fosse presentata ad agosto tutto sommato la preoccupazione sarebbe minima, a settembre massimo ottobre la pezza sarebbe arrivata. Adesso abbiamo davanti circa 3 mesi di per sé aridi, figuriamoci con una situazione pregressa imbarazzante.
Anche per i ghiacciai, il bilancio di massa sarà devastante visto pure il caldo che fa da oramai un mese.
Si vis pacem, para bellum.
Continuiamo a monitorare la situazione passo passo ma siamo molto preoccupati. É molto probabile che fra qualche settimana si passi dal livello arancione di allerta a quello rosso con gravi danni al settore agricolo e al serio rischio di problemi per approvvigionamento dell'acqua per uso idropotabile. Le scorte in montagna sono destinate ad esaurirsi presto. É necessario da parte di tutti fare un uso molto parsimonioso dell'acqua.
Siamo pronti a chiedere settimana prossima lo stato di calamità naturale alla protezione civile per l'uso idropotabile dell'acqua. La mancanza di neve, la scarsità di piogge e le temperature alte stanno creando seri problemi in maniera oramai diffusa in tutto il Piemonte.
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Questa cosa dell'allerta per l'acqua potabile mi lascia un minimo perplesso. Non so come sia in Piemonte, ma in Lombardia a nord della linea delle risorgive l'acqua potabile viene pescata dalla falda profonda che sicuramente non risente con breve lag temporale degli andamenti pluviometrici ma piuttosto della media pluriennale degli ultimi anni. Quindi mi aspetterei il massimo sforzo in tema di sensibilizzazione della popolazione al risparmio di una risorsa che abbiamo sempre avuto in eccesso (a nord del Po) ma non una crisi negli approvvigionamenti.
Discorso diverso per agricoltura e produzione che usano l'acqua nel processo.
Pietro
Concordo, infatti è il Piemonte ad essere messo male che evidentemente non ha le stesse falde nostrane. Poi è piena di risaie che utilizzano molta acqua necessariamente, penso appunto che, come si diceva, sia un concorso di colpa tra annata disastrosa e uso spropositato. Da capire dove pende l’ago della bilancia…
Si vis pacem, para bellum.
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