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  1. #1
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Diego 14 Visualizza Messaggio
    Ciao, il mio "semplificare" non era assolutamente rivolto al tuo allegato nel messaggio, che per giunta è un riferimento validissimo. Io mi riferivo ai classici messaggi del tipo "con la PDO negativa sicuramente farà un inverno nevoso", poi non lo fa e puntualmente si va contro alle tlc spacciandole per rotte. La mia breve analisi, che può essere tranquillamente errata, vuole semplicemente dimostrare che tra le cause di questa siccità c'è molto probabilmente un peso legato alla Nina
    Ciao Diego, lo credo anche io che la Nina abbia avuto il suo peso...anche vero però che recenti studi evidenziano un netto rallentamento del ramo subtropicale del getto, quel ramo che porta il tempo mite e piovoso alle medie e basse latitudini europee...la causa di ciò sarebbe nel gradiente sempre più ridotto fra polo e fasce tropico-equatoriale laddove il GW è andato a colpire in maniera assai più forte proprio alle latitudini artiche.

  2. #2
    Uragano
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Ciao Diego, lo credo anche io che la Nina abbia avuto il suo peso...anche vero però che recenti studi evidenziano un netto rallentamento del ramo subtropicale del getto, quel ramo che porta il tempo mite e piovoso alle medie e basse latitudini europee...la causa di ciò sarebbe nel gradiente sempre più ridotto fra polo e fasce tropico-equatoriale laddove il GW è andato a colpire in maniera assai più forte proprio alle latitudini artiche.
    Questa cosa l'avevo già sentita infatti

  3. #3
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Ciao Diego, lo credo anche io che la Nina abbia avuto il suo peso...anche vero però che recenti studi evidenziano un netto rallentamento del ramo subtropicale del getto, quel ramo che porta il tempo mite e piovoso alle medie e basse latitudini europee...la causa di ciò sarebbe nel gradiente sempre più ridotto fra polo e fasce tropico-equatoriale laddove il GW è andato a colpire in maniera assai più forte proprio alle latitudini artiche.
    Sai indicarmi qualche pubblicazione scientifica che affronta l'argomento ?
    grazie

  4. #4
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Sai indicarmi qualche pubblicazione scientifica che affronta l'argomento ?
    grazie
    @mat69 ne ha moltissime, io devo ricercarle da alcune chat...

  5. #5
    Natale2000
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Infatti, io non vedo alcuna correlazione tra precipitazioni annue e Nina.
    Semmai tra precipitazioni invernali e Nina, scarse al N (specie NW) ma quasi sempre seguite da primavere ed estati piovose, e relativamente poco calde sul suddetto settore (1954-56, 1974-76, 1989-90, 1999-00, 2007-08). L'unica possibile eccezione sarebbe l'anno 2012 ma con un pattern praticamente opposto a quello del 2022, quindi anche lì non correla bene. Diciamo che il 2012 è il 1956 dopato dal GW, via.

    A me convince sempre meno lo zampino della Nina sulla siccità del 2022-23, combinata con queste anomalie spaventose poi. Un biennio tipo 2020-21 presenta un imprimatur circolatorio più da Nina classica, e quello lo compro. Il 2022 e questo inizio 2023 è inedito nel suo genere

  6. #6
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Natale2000 Visualizza Messaggio
    Infatti, io non vedo alcuna correlazione tra precipitazioni annue e Nina.
    Semmai tra precipitazioni invernali e Nina, scarse al N (specie NW) ma quasi sempre seguite da primavere ed estati piovose, e relativamente poco calde sul suddetto settore (1954-56, 1974-76, 1989-90, 1999-00, 2007-08). L'unica possibile eccezione sarebbe l'anno 2012 ma con un pattern praticamente opposto a quello del 2022, quindi anche lì non correla bene. Diciamo che il 2012 è il 1956 dopato dal GW, via.

    A me convince sempre meno lo zampino della Nina sulla siccità del 2022-23, combinata con queste anomalie spaventose poi. Un biennio tipo 2020-21 presenta un imprimatur circolatorio più da Nina classica, e quello lo compro. Il 2022 e questo inizio 2023 è inedito nel suo genere
    certo
    la correlazione tra un determinato pattern nel mediterraneo e un generico periodo di Nina non c'è mai stata e questo ormai dovrebbe essere piuttosto noto
    questo perchè gli impatti circolatori scevri da "mediazione" riguardano determinate aree della fascia tropicale/subtropicale
    detto ciò parlare di Nina di per se non significa molto in ogni caso e in qualsiasi periodo storico
    alcune ragioni le ha eposte Diego nel suo ottimo post, e poi ce ne sono altre che riguardano variabilità al di fuori dell'area enso
    in ogni caso volendone fare una mera questione di bilancio termico-variabilità enso era anche ovvio che sarebbe stato un episodio inedito
    dato che non c'era mai stata una nina di lungo periodo in questo breve scorcio in cui la media globale aveva incamerato il salto correlato al Nino del 2015
    C'ho la falla nel cervello


  7. #7
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Assolutamente si, è probabile che la nina abbia avuto un suo peso nel recente calo delle precipitazioni. Difficile però quantificare quanto di questo calo sia attribuibile all'enso e quanto ad altre variabili, faccio presente che ad esempio che al nw l'inizio del deficit precipitativo che ha portato a questa situazione è anteriore di qualche mese all'attuale fase nina ( quindi ancora più anteriore all'ipotetico influsso che può aver avere avuto a livello atlantico/europeo) ed è iniziata in un momento di ENSO positivo.
    E proprio da qui ero partito con quelle mappe che dimostrano come, a mio parere, se preso singolarmente il segno dell'ENSO non è così direttamente correlabile ad un aumento o diminuzione delle precipitazioni in vaste aree del nostro territorio, da qui anche le differenti esperienze e dati particolari che avevano causato il dibattito precedente.

  8. #8
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Rainshadow Visualizza Messaggio
    Assolutamente si, è probabile che la nina abbia avuto un suo peso nel recente calo delle precipitazioni. Difficile però quantificare quanto di questo calo sia attribuibile all'enso e quanto ad altre variabili, faccio presente che ad esempio che al nw l'inizio del deficit precipitativo che ha portato a questa situazione è anteriore di qualche mese all'attuale fase nina ( quindi ancora più anteriore all'ipotetico influsso che può aver avere avuto a livello atlantico/europeo) ed è iniziata in un momento di ENSO positivo.
    E proprio da qui ero partito con quelle mappe che dimostrano come, a mio parere, se preso singolarmente il segno dell'ENSO non è così direttamente correlabile ad un aumento o diminuzione delle precipitazioni in vaste aree del nostro territorio, da qui anche le differenti esperienze e dati particolari che avevano causato il dibattito precedente.
    hai ragione, al nord ovest non abbiamo una correlazione diretta con le fasi di Nina.
    è quello che volevo dire con il precedente post di risposta a Galinsoga ( che sicuramente ne sa molto molto più di me )
    i peggiori periodi siccitosi 87-90 e 97-00 sono partiti almeno un anno prima dell'inizio di Nina e quindi ancor prima se si considera il tempo necessario a palesare gli effetti da condizioni di Nina, ma effettivamente come sottolineato da Galinsoga la fase più intensa di siccità del 87-90 ricade nel periodo 88-90 quando c'era Nina forte
    altri periodi siccitosi invece non sono avvenuti in periodo di Nina:
    - la gravissima siccità del 2003-2007
    - altro periodo relativamente secco si è verificato tra il 1965 e il 1971 ( con il 1967 anno più secco della serie di Bra con 328mm e il 1965 con 387 mm ), questa fase però fu a fasi alterne in quanto alternavano anni essenzialmente in media con anni con poco più de 50% delle precipitazioni ( Nina che è partita solo nel 1971 a siccità finita )
    - ancora più indietro abbiamo il 1952 secchissimo sotto i 400 mm ma contornato da anni in media

    ci tengo a dire però che una zona così piccola non ha molto senso prenderla come esempio ne sono cosciente ma porto il mio contributo alla discussione
    Saluti

  9. #9
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Viva la fioca Visualizza Messaggio
    hai ragione, al nord ovest non abbiamo una correlazione diretta con le fasi di Nina.
    è quello che volevo dire con il precedente post di risposta a Galinsoga ( che sicuramente ne sa molto molto più di me )
    i peggiori periodi siccitosi 87-90 e 97-00 sono partiti almeno un anno prima dell'inizio di Nina e quindi ancor prima se si considera il tempo necessario a palesare gli effetti da condizioni di Nina, ma effettivamente come sottolineato da Galinsoga la fase più intensa di siccità del 87-90 ricade nel periodo 88-90 quando c'era Nina forte
    altri periodi siccitosi invece non sono avvenuti in periodo di Nina:
    - la gravissima siccità del 2003-2007
    - altro periodo relativamente secco si è verificato tra il 1965 e il 1971 ( con il 1967 anno più secco della serie di Bra con 328mm e il 1965 con 387 mm ), questa fase però fu a fasi alterne in quanto alternavano anni essenzialmente in media con anni con poco più de 50% delle precipitazioni ( Nina che è partita solo nel 1971 a siccità finita )
    - ancora più indietro abbiamo il 1952 secchissimo sotto i 400 mm ma contornato da anni in media

    ci tengo a dire però che una zona così piccola non ha molto senso prenderla come esempio ne sono cosciente ma porto il mio contributo alla discussione
    Saluti
    Eh Franci hai proprio ragione... La zona del Braidese è tra le più secche di tutto il Nord Italia che, purtroppo, riesce a raccogliere una miseria anche in anni non propriamente siccitosi. Basta un anno di "sfiga configurativa" (banalmente, atlantico più libeccioso) e piove pochissimo, ma già un tot di chilometri più in là (verso N, verso W e verso S) la situazione è diversa.
    Per essere sicuri di fare una buona correlazione potresti scrivere la serie storica di Bra? Così la confrontiamo con quella di Cuneo e vediamo...
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #10
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    giugno22-riassunto-medie-mensili-x-internet.pdf
    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Eh Franci hai proprio ragione... La zona del Braidese è tra le più secche di tutto il Nord Italia che, purtroppo, riesce a raccogliere una miseria anche in anni non propriamente siccitosi. Basta un anno di "sfiga configurativa" (banalmente, atlantico più libeccioso) e piove pochissimo, ma già un tot di chilometri più in là (verso N, verso W e verso S) la situazione è diversa.
    Per essere sicuri di fare una buona correlazione potresti scrivere la serie storica di Bra? Così la confrontiamo con quella di Cuneo e vediamo...
    la trovi sul sito del comune
    Servizio meteo - Comune di Bra

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