Cerco di fare il punto della Situazione Siccita' in Italia:
1) Sud ed Isole: nessuna Siccita' si e' mai manifestata salvo episodi locali e quindi tutto risolto.
2) Canton Ticino, Alpi e Prealpi Centro Orientali, Appennini CentroSettentrionali, Laghi e relative Pedemontane: le ultime Piogge hanno dato una mano ma ancora non basta.
3) Alpi Occidentali, Pianura Padano Veneta a Nord del Po, Ovest Liguria: notte fonda, salvo zone che hanno avuto qualche TS in piu' (CN, CR, MN, VR)
4) Emilia Romagna, Liguria CentroEst, Umbria, Marche, Abruzzo-Molise: recupero parziale.
5) Costa Tirrenica Centrale: un certo recupero ma c'e' ancora da lavorare!
Ehm @downburst nessuna siccità non credo.
Dillo a Cesare
Arrivo dal Chamonix, ho fatto una settimana per lavoro. anche lì anno di magra, ma soprattutto lo stato del ghiacciaio del Monte Bianco fa impallidire.
Fermo restando che il fiume che ne deriva era bello gonfio, in quel tratto si può dire tranquillamente che il 100% della sua portata derivi, in questo caso particolare di assenza totale di neve in quota e di piogge, dalla fusione del ghiacciaio.
giusto ieri è piovuto un po' con sbiancata sopra i 3500m, stamattina su faceva freddo e tirava vento, tutta la neve è andata dispersa.
c'è da dire che per ovvi motivi lì è anche piovuto un po' di più che di qua (ed è nevicato di più quest'inverno, ma molto magro anche per quelle zone), ma c'è anche da dire che le medie pluvio sono alte...
caldo fotonico, tra l'altro, in maglietta a maniche corte comodamente fino a mezzanotte circa tolto ieri sera.
massime sopra i 25° ad oltre 1000m a settembre... ZT costantemente verso i 4000m tolto appunto oggi dopo la passatina di ieri.
L'impressione è che tutto ciò che è sotto i 4000m sparirà velocemente.
sopra c'è ancora margine.
Si vis pacem, para bellum.
me l'ero perso.dimentichi che i 300mm in pochi giorni a ottobre o novembre significano METRI di neve sopra i 3000m (sparo a caso, dipende da evento ad evento ovviamente) ed è tutta riserva idrica per la stagione calda successiva, che se non è devastante li lascia trasformare anche in ghiaccio che alimenta il ghiacciaio, altra riserva idrica...
guarda caso proprio ciò che è mancato quest'anno....
che poi i diluvi universali facciano danni non ci piove, appunto, ma in alto è tutta neve che resta lì e alimenta durante il periodo di fusione. Per le alpi centro-occidentali, che vedono un sacco di picchi sopra i 3000m, non sono propriamente bruscolini, bruscolini che se vengono a mancare, unitamente a fasi siccitose, ci portano alla situazione di questa estate...
parliamo di rifugi senz'acqua già da giugno... in zone dove cadono normalmente 3000mm l'anno sopra i 2500m...
ah,le alluvioni, comunque, fanno parte del clima del NI da tempo immemore e sono molto più normali (intese come frequenza, ma anche in generale) della siccità che stiamo vivendo.
Si vis pacem, para bellum.
Io sono giunto alla conclusione che gli piace provocare e lo fa di proposito, perchè non si può dire che non sia una persona preparata.
Abbiamo il raffronto di questa estate 2022 dove già in primavera si era in una situazione di emergenza idrica a causa delle mancate precipitazioni autunno/invernali e quindi nevose in montagna, e la scorsa estate 2021, dove venivamo dalla parte finale dell'inverno e la primavera con scarse precipitazioni ma non c'è stata siccità e fiumi in secca con conseguente crisi idrica, per le abbondanti precipitazioni dell'autunno 2020 e quindi nevose in montagna, penso che più chiaro di così non si può.
Premesso che gli eventi da 300mm di pioggia sui versanti esposti non fanno praticamente mai 300mm equivalenti di neve in quota, evidentemente ti sei perso i conti che ho fatto, e che nessuno ha contestato, in cui ho ipotizzato 6 metri di neve equivalente a fine stagione su tutto l'arco alpino sopra i 1500. La neve che cade in quota in autunno, se resiste, porta solo ed esclusivamente un aumento di portata nei fiumi nel periodo primaverile, periodo nel quale il grosso della portata dipende quasi esclusivamente dalle piogge che cadono in primavera. Quindi quella neve fusa in pratica non serve a niente. Come servono a poco e a niente quei 300mm caduti a valle che sono andati a riempire le falde. Perchè le falde hanno quella tipica caratteristica di riempirsi e svuotarsi. Credi forse che quei 300mm caduti in autunno stanno li tranquilli disponibili per l'estate successiva?
Domanda: facendo i debiti scongiuri, mettiamo che sai già che tra autunno e primavera prossimi sarà di nuovo sottomedia, diciamo 400mm in 9 mesi, e che puoi scegliere quando farli cadere, come li fai cadere per ridurre al minimo i problemi da crisi idrica?
Io di sicuro 300mm li riservo per marzo aprile e maggio.
Tra l'altro sarebbe l'oggetto del topic, che NON è "monitoraggio del sottomedia pluviometrico".
Perchè con una media di 1200 se cadono 800 di sicuro non c'è crisi idrica.
A proposito degli eventi alluvionali, leggo sempre più spesso di ipotesi su "come recuperare il deficit pluviometrico entro fine anno".
Tutto c'è da augurarsi tranne che recuperare il deficit pluviometrico in autunno. Recuperare certe cifre vuol dire solo una cosa: eventi alluvionali. Tra l'altro, ricordo sempre, se cade acqua oggi NON torno indietro nel tempo e risolvo i problemi di agricoltura flora e i disservizi vari che si sono avuti finora. Quelli sono andati, come sarebbe andata via l'acqua che non è caduta.
Oggi c'è solo da augurarsi un autunno "normale" senza eccessi.
20220911_081928.jpg
Quinto taglio
Segnalibri