Va beh, anche oggi ens da elettroencefalogramma piatto....Il gioco ormai è andare a pescare uno spaghetto carino nel mazzo:
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Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Complimenti a chi riesce cmq a fare analisi, a me verrebbe solo da inveire.
Credo in ogni caso che siamo in dirittura di arrivo ad occhio, se la prossima settimana continuerà ancora un modellame di questo tipo con alta probabilità mi mettrò il cuore in pace per questo inverno che almeno in questa zona non si può chiamare al momento con questo nome. Siamo passati dall'autunno di dicembre alla primavera di gennaio.
Buona domenica![]()
Apperò!
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E io che mi chiedevo cosa sarebbe successo se ci fossimo trovati alle prese con un inverno in stile 1974/75, 1975/76, 1988/89 o 1989/90 aggiornato all'epoca climatica attuale, perché gli inverni degli ultimi 6-7 anni, per quanto spesso poco democratici e frammentati in episodi il "colpo in canna" ce l'hanno spesso avuto, che andasse in porto (2014/2015, 2016/2017 o 2017/2018) o che restasse nel caricatore (2015/2016)... però esistono anche gli inverni in cui non succede proprio niente, ossia non c'è nessuna fase invernale di magnitudo almeno significativa a livello continentale (e poco anche nei singoli comparti regionali in cui possiamo dividere l'Europa)... e forse si sta presentando il caso di un inverno così... per cui la mia domanda. entro il 29 febbraio, potrebbe trovare una risposta... se accadrà sarà interessante vedere che anomalie si andranno a registrare (al netto e al lordo delle inversioni termiche) e quanto terranno "psicologicamente" i forumisti...
P.S. poi magari come in passato gli inverni "nulli" andranno pure in coppia...![]()
Ultima modifica di galinsog@; 05/01/2020 alle 10:15
pensa che per risponderti riguardo la tenuta psicologica, ti rispondo con un esempio calcistico (così sdrammatizzo un po’ ).
come tifoso storico della Dea, ultimamente diciamo che ci farebbe bene tornare un po’ in serie B, così da un lato ci puliremmo dai pseudo tifosi last minute che seguono la squadra in funzione del risultato e dall’altro a noi ci porterebbe a gustare di più quello che raccogliamo nelle prestazioni (ormai siamo abituati troppo bene).
parlando a livello italico (ovviamente qui al NI abbiamo un discorso diverso, ma qui è nazionale) negli ultimi anni, sebbene sotto GW, condizioni sfavorevoli ecc, il coniglio è uscito spesso, con neve anche importante in diverse zone (mi viene in mente l’emozione di D design alla nevicata nella sua Napoli).
ovvio che è un paradosso o provocazione ed io nn vorrei mai vedere la mia Dea in B e non vorrei vedere un inverno liscio completo...ma forse ci potrebbe a fare un’analisi concreta che molto è cambiato e cosa più importante i metodi di analisi e previsione vanno completamente riparametrati (nb non dico rifatti).
in aggiunta a ciò affermerei che se sono qui, vero da un lato amo la neve e il freddo e dio solo sa quanto li vorrei, ma il motivo principale di questa comunità non è il ritrovo di gente che ama questo, quanto più di gente appassionata di studiare e capire la meteorologia.
chiedo scusa in anticipo a chi si è annoiato, ma ultimamente leggendo qui o altrove, ho percepito questo e forse si sono persi un po’ gli obiettivi.
Dopo la spataffiata di quanto sopra, torno in modalità question e vorrei formularla in modo molto terra terra.
una cosa che comprendo poco è come quando abbiamo sul NE americano depressioni e ondate di freddo, diciamo che se va da loro, noi siamo tagliati fuori.
quando è a NO del continente, cambia poco per noi.
domanda, al netto di tutte le variabili che ci sono, comunque non è che questa correlazione con il continente americano sia più debole di quanto emotivamente pensiamo?
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