E' il momento di eseguire il primo resoconto, in attesa della fine di quest'inverno che tuttavia dubito cambierà le carte in tavola.
MILANO LINATE |
ZT (metri) |
GPT 850 hPa (metri) |
T 850 hPa |
GPT 500 hPa (metri) |
T 500 hPa |
2013/14 |
1874 |
1467 |
1,80°C |
5565 |
-22,52°C |
2014/15 |
1719 |
1467 |
1,23°C |
5559 |
-23,91°C |
2015/16 |
2111 |
1491 |
2,31°C |
5600 |
-22,01°C |
2016/17 |
1795 |
1514 |
1,05°C |
5620 |
-23,13°C |
2017/18 |
1489 |
1453 |
-0,59°C |
5509 |
-25,04°C |
2018/19 |
1896 |
1482 |
1,88°C |
5572 |
-22,99°C |
MEDIA TOT |
1751 |
1470 |
1,03°C |
5552 |
-23,78°C |
BRINDISI CASALE |
ZT (metri) |
GPT 850 hPa (metri) |
T 850 hPa |
GPT 500 hPa (metri) |
T 500 hPa |
2013/14 |
2297 |
1487 |
3,91°C |
5613 |
-21,31°C |
2014/15 |
1883 |
1457 |
2,06°C |
5544 |
-23,56°C |
2015/16 |
2416 |
1512 |
4,42°C |
5647 |
-20,38°C |
2016/17 |
1800 |
1509 |
0,88°C |
5588 |
-24,0°C |
2017/18 |
1963 |
1475 |
2,04°C |
5571 |
-22,83°C |
2018/19 |
1755 |
1466 |
0,94°C |
5541 |
-24,19°C |
MEDIA TOT |
1968 |
1477 |
2,23°C |
5572 |
-23,04°C |
Questi sei inverni, in tutta Italia, nel complesso chiudono nettamente sopra media, oserei dire davvero un gradino (più appropriato sarebbe dire un piano intero
Immagine
) sopra gli inverni precedenti e del decennio precedente, spesso freddi salvo rare eccezioni.
Non sto ad indicare le medie, sono scritte per entrambe le stazioni. Faccio solo notare
le altezze gpt sia a 850 hPa sia a 500 hPa:
sono sopra media sia a Milano sia a Brindisi, ma tale sopra media è
più marcato su Milano, di circa +20 m rispetto a Brindisi Casale. Questa costituisce
una prova incontrovertibile
della maggiore invadenza dell'alta pressione proprio sul Nord Italia. Davvero esplicativa l'altezza gpt a 850 hPa: è praticamente pari a quella di Brindisi.
L'alta pressione non ha mancato tuttavia di influenzare il Meridione, tanto che anche Brindisi nonostante la sua posizione orientale risulta con gpt più alti della norma.
Le
anomalie finali sono:
- 850 hPa: +0,8° Milano, +0,6° Brindisi
- 500 hPa: +0,1° Milano, +0,5° Brindisi
- zero termico: +120 m Milano, +100 m Brindisi
Il gradiente latitudinale è dunque
diminuito a soli
+1,2° (contro una norma 81/10 pari a +1,4°).
E' dunque ufficiale: alla domanda "ma al Nord ha fatto più caldo in questi ultimi 6 inverni rispetto al Sud?", la risposta è univoca: SI.
Nessun mito dunque, ma verità. Eppure ci sono molti punti da approfondire, perchè in realtà il riscaldamento in quota, al Nord, non è proceduto a velocità doppia o tripla rispetto al Sud, ma solo lievemente maggiore.
Dato che il confronto è con Brindisi, favorita rispetto a tutto il Sud (come ricorda sempre @
Josh) per la sua longitudine orientale protesa verso i Balcani e l'Oriente, è ancor più notevole il fatto che lo scarto tra le anomalie di Linate e di Casale sia così "esiguo".
Si evidenziano in particolari due profili termodinamici differenti:
- Milano vede un andamento progressivamente decrescente delle anomalie, che sono massime al suolo e minime in quota (appena +0,1° a 500 hPa);
- Brindisi vede invece un andamento costante tra suolo e quota, e uniforme.
In particolare, le anomalie sono state maggiori sulle verticale di Brindisi oltre una quota indefinita (700 hPa? 3000 m?) tanto che a 500 hPa si nota come il sopra
media sia blando per Linate ma sensibile per Brindisi.
La maggiore entità del sopra media alle alte quote è poco importante per il Sud: nessuna vetta appenninica infatti supera i 3000 m, salvo l'Etna, e nessun ghiacciaio ha dunque sofferto.
Diverso al Nord, dove le Alpi sono ben più alte di 3000 m e diverse vette superano i 4000 m puntando fin verso i 5000 m. In questo senso buone notizie: le anomalie sono state massime alle basse quote ma meno pesanti salendo di quota, per cui (contrariamente alle aspettative) ha fatto meno caldo in alta quota rispetto al suolo.
Ho realizzato dei grafici per evidenziare l'andamento dei vari parametri in questi ultimi 6 inverni. I colori adoperati sono gli stessi usati finora: blu scuro per i dati di Milano, rosso scuro per la serie di Brindisi.
Ho aggiunto anche la linea di tendenza, che con la sua pendenza negativa dimostra come il secondo triennio sia stato più freddo rispetto al primo.
Quella linea di tendenza
NON deve ingannarvi: se avessi infatti preso come inverno di partenza già solo il 2012/13, non sarebbe stata negativa la pendenza! Però, essendo in esame l'intervallo 2014-2019, non ho potuto che definire la linea solo su quell'intervallo.
Non solo: la minore pendenza del Nord evidenzia come il clima sia stato staticamente sopra media, anche se meno forte nel secondo triennio (2017-19).
Al Sud invece la pendenza è nettamente maggiore, e tende ad avvicinare i valori del Nord, segno della riduzione delle distanze tra Nord e Sud sul lato termometrico, e al tempo stesso del fatto che tra primo e secondo triennio al Meridione vi è una differenza sensibile e molto drastica.
T 850 hPa inverni 2013-2019.pngT 850 2 inverni 2013-2019.pngZero termico inverni 2013-2019.png
E' possibile suddividere in base all'andamento termico il periodo invernale 2014-2019 in due trienni (come già suggerito da @
Friedrich91):
MILANO LINATE |
ZT (metri) |
T 850 hPa |
T 500 hPa |
TRIENNIO 2014-16 |
1891 |
1,76°C |
-22,81°C |
TRIENNIO 2017-19 |
1755 |
0,75°C |
-23,67°C |
BRINDISI CASALE |
ZT (metri) |
T 850hPa |
T 500 hPa |
TRIENNIO 2014-16 |
2197 |
3,45°C |
-21,78°C |
TRIENNIO 2017-19 |
1839 |
1,30°C |
-23,69°C |
Si nota come
il primo triennio sia stato ben
più caldo ad entrambe,
più fortemente a Brindisi (
+320 m ZT; +1,9° a 850 hPa; +1,7° a 500 hPa) e meno a Milano (
+230 m ZT; +1,6° a 850 hPa; +1,1° a 500 hPa).
Nel secondo triennio il clima è stato
meno caldo a Milano, e
addirittura freddo su Brindisi. Gli scarti rispetto al primo periodo sono consistenti sia a Linate (
-140 m ZT; -1° a 850 hPa; -0,9° a 500 hPa) sia a Casale dove sono stati davvero eclatanti (
-360 m ZT; -1,8° a 850 hPa; -1,9° a 500 hPa).
Il
secondo triennio vede le seguenti
anomalie rispetto alla 81/10:
- 850 hPa: +0,5° Milano, -0,3° Brindisi
- 500 hPa: +0,1° Milano, -0,2° Brindisi
- ZT: +120 m Milano, -30 m Brindisi
Concludo la mia analisi con una riflessione:
potrebbe trattarsi di una fluttazione stocastica? Infatti,
praticamente, la differenza tra Nord e Sud è dovuta solo all'inverno 2018/19. Senza di quello il riscaldamento stava procedendo in maniera parallela e uniforme su tutta la penisola, con una maggiore velocità al Sud nel primo periodo, poi compensata da una seconda fase di stallo mentre il Nord "recuperava" il terreno perso.
Ebbene:
ho analizzato molto approssimativamente
le medie invernali in quota degli inverni dal 2010 al 2013: non cambia nulla. Anzi,
le distanze dal Sud restano costanti se non addirittura
aumentano. Il tanto decantato inverno 2011-2012 fu più anomalo al Sud, e considerando che a Brindisi Febbraio 2012 fu freddo ma non eccezionale, significa che se l'inverno ha chiuso qui con la medesima media di Milano (che invece ha vissuto un inverno nella media o un decimo sotto!) nel resto del Meridione è stato ancora più freddo!
A fare la differenza fu Gennaio 2012, un mese dimenticato da tutti, ma che fu davvero freddissimo (come ricordava un mese fa @Cristiano96;) con predilezione sul Meridione.
In sintesi: il riscaldamento al Nord procede più veloce alle basse quote, meno alle alte. Al Sud è relativamente costante.
Sarebbe a questo punto interessante valutare le medie al suolo di Milano Linate e di una delle località prealpine, così da confrontarle con località pugliesi o campane alle medesime quote di collina e pianura. Ho il sentore che nonostante sia vero che al Nord il warming invernale degli ultimi anni sia più sensibile (seppure di poco) al suolo gli effetti siano ben maggiori, al contrario del Sud, dove in pianura sono nettamente inferiori.
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Comunque non finisce qui: c'è ancora da valutare le isoterme in quota, e vedere se a livello di picchi miti Milano se la passi davvero così male, e Brindisi invece meglio.
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