Provo a dare la mia interpretazione delle mappe degli spread avendo qualche conoscenza statistica, ma non fisica.
Io penso che quelle che troviamo su Meteociel come queste: Meteociel - Modèle Numérique ECMWF CEP, altro non indicano che la deviazione standard (1 sigma) delle ENS di un dato momento.
Si tratta a mio avviso quindi di un interpretazione unicamente matematica che non può dare indicazioni predittive su come si potrà evolvere una dinamica, la vedrei solo come un istantanea di cosa dicono gli spaghi in quel dato momento e data zona.
Non indicano l'apertura completa degli spaghi, ma la precisione, ovvero 1 sigma, quindi secondo la gaussiana il 68% delle soluzioni degli spaghi calcolati in quel run sarebbero comprese tra +sigma e -sigma. Si presuppone che gli spaghi presentino errori casuali (già filtrati di sistematici e grossolani, ovvio) e quindi una distribuzione normale gaussiana, approccio molto usato per definire la precisione delle misure in vari ambiti anche extra-meteorologici.
Esempio:
EEM1-168.gif
L'area di maggiore incertezza lo mettono con uno scarto tipo di 23 dam.
EDM1-168.gif
Vedendo la media assoluta si nota che in quella zona il valore assoluto non è ben definito ed è perché dipende da come piega la dinamica.
L'incertezza li è logica perché non saprei nemmeno io che valore assoluto leggere dalle Ens, provo con il celeste e dico 544 dam.
Lo spread di 23 dam indicherebbe quindi che il 68% delle soluzioni calcolate (a 1 sigma) sarebbe compreso tra +23 (567 dam) e -23 dam (521 dam) da quella media.
Questa è la mia interpretazione, presumo che le mappe siano impostate per indicare questo, ma in ogni caso è un approccio diffuso in metrologia, concetti di statistica e qualità quanto ho detto.
Ultima modifica di AbeteBianco; 20/12/2020 alle 09:21
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