Al contrario: le cellule sono piene d'acqua e scoppiano meglio, infatti relativamente i geli di fine-marzo, venuti con grande siccità, sono stati meno cattivi (ma hanno lo stesso spazzato via tutte le albicocche ed il 70% delle pesche).
L'irrigazione antibrina funziona perchè l'acqua viene spruzzata continuamente, fintanto che la temperatura dell'aria è negativa. Il sistema fiore-ghiacchio-acqua ha sempre almeno una piccola porzione di acqua liquida, che nel ghiacciare fa sì che la temperatura dell'intero sistema stia sempre a 0 gradi precisi, temperatura non letale.
Tutto il contrario nel mio caso: di giorno sono piovuti 8 mm, che tutti i tessuti della pianta hanno assorbito avidamente (data anche la lunga siccità da cui vengono), alla sera è venuto sereno e l'aria a 2 metri d'altezza è arrivata a -2. Come tu m'insegni, in una gelata da irraggiamento, un corpo solido (la pianta) non schermato, arriva a temperature inferiori a quella dell'aria, che hanno fatto ghiacciare l'acqua all'interno delle cellule e romperne le membrane.
Chi fa l'irrigazione antibrina sa bene che, se per qualche guasto si interrompe l'erogazione prima che la temperatura dell'aria salga con certezza sopra zero, i danni sono ancora maggiori che senza irrigazione.
Ultima modifica di alnus; 08/04/2021 alle 21:01
Ottima spiegazione. Non sapevo dovessero funzionare in continuazione, pensavo piuttosto ad un effetto "igloo" ma ovviamente ha poco senso.
Diciamo però che finché c'è acqua in forma liquida o di vapore è sempre positivo, perché comunque bisogna far prima condensare o gelare con cessione di calore. Quando non ho più nulla da condensare o gelare allora non ho più difese. Da questo punto di vista la pioggia ha protetto finché non è gelata tutta. La situazione peggiore è probabilmente piante ben idratate e aria secca.
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