Dipende, il lato positivo è che se è ventoso sull'adriatico diventa ideale sul versante ionico. Al massimo avresti problemi in presenza di ventilazione meridionale, che rende il mare mosso sullo Ionio e calmo sull'Adriatico ma ventoso in maniera fastidiosa, ma sono giornate rarissime.
Se dovessi scegliere una zona migliore e divertente per un meteofilo a livello climatico/meteorologico, direi il N/E per i temporali in estate dalla pianura alla pedemontana, la pianura poi sforna dei "mostriciattoli" non da poco, le precipitazioni restano distribuite in maniera abbondante salendo verso le Prealpi, per la neve forse la zona dolomitica è quella al top. La parte d'Italia climaticamente peggiore al sud , zona del foggiano interno e l'estremo meridione soprattutto le isole, le reputo delle vere fornaci estive, il caldo o la mitezza la fanno da padrone in tutte le stagioni, in generale c'è una scarsa dinamicità annuale di eventi: nevicate molto rade, poca pioggia, pochissimi temporali e molto vento.
Ultima modifica di Daniel92; 18/05/2021 alle 15:02
È vero che il maestrale o comunque le correnti occidentali sono spesso prevalenti anche in Sardegna come altrove, e che quindi la cista orientale potrebbe essere potenzialmente sotto il tiro di venti provenienti dall'entroterra, ma questo avviene solo quando il maestrale è particolarmente intenso, altrimenti le brezze provenienti dal mare hanno la meglio.... E di solito il maestrale intenso non è così persistente, secondo me sei stato solo molto sfortunato perché averlo 6-7 giorni di fila in estate mi sembra abbastanza eccezionale.
Poi oltre alle brezze nei casi di venti prevalenti occidentali si hanno anche spesso venti di scirocco anche a livello sinottico , che ovviamente in quella zona arrivano dal mare portando tanta umidità
Comunque anche sulla costa ovest è fastidioso ovviamente, anche se viene dal mare
Per me una qualsiasi località valdostana compresa tra i 1000 e i 1500 metri: precipitazioni contenute, nella stagione calda minore suscettibilità alla formazione di nuvolosità sterile come nelle zone di pianura e in quelle prealpine (ma presenza comunque di temporali) , temperature fresche anche in estate, nonostante le precipitazioni contenute nevosità più chr buona in inverno.
Sono molto indeciso però se prendere una località di fondovalle (es. Cogne) con il gran freddo invernale o una località di versante con estremi più ridotti ma dinamicità in termini di risposta ai mutamenti delle condizioni in quota ancora più apprezzabile.
Credo che mi piacerebbe anche una località delle Alpi Lombarde come Ponte di Legno o Madesimo, quindi situate più nella parte più "interna" delle Alpi e non vicinissimo alla pianura. Anche se in questo caso le precipitazioni complessive dovrebbero essere maggiori
Ora più che mai sto odiando con tutto me stesso l'estate (un tempo definita la bella stagione) , con la fascia calda subtropicale innalzata di oltre 1000km a nord di latitudine, al centro-sud non si campa più, le tregue sono sempre più brevi, gli estremi del caldo sempre più duraturi nel tempo ed esasperanti. Non c'è più gusto o divertimento per un meteofilo.. anche i temporali di calore che di frequente interessavano i crinali appenninici , e che di rado sconfinavano nei fondovalli interni sono letteralmente scomparsi.. chi l'ha visti più ..![]()
Ultima modifica di Daniel92; 07/08/2021 alle 10:13
Premessa: parlo a gusti e per dove ho vissuto o almeno girato spesso. Per la persona media, ad esempio, il clima di Genova potrebbe anche essere il massimo cui aspirare in Italia: mite tutto l'anno, ventilato, un notevole numero di ore di sole, pochi giorni di disagio (afa, pioggia intensa). Per me invece, pur apprezzandone i mesi a cavallo tra la primavera e l'estate (effettivamente miti e senza fenomeni estremi), ho sempre trovato questo clima noioso e troppo mediterraneo, e per di più pericoloso durante certe piogge autunnali. Stessi parametri li applicherei a gran parte del Centro e del Sud che ho visto.
Il mio non plus ultra è il clima del Cadore: fresco d'estate, freddo e nevoso d'inverno, quattro stagioni ben definite e poca noia.
Padova non ha un clima così disagevole, ma i grandi inverni sono ormai un ricordo di molti decenni fa (anche prima del 1985) e le estati sappiamo bene che si sono riscaldate, anche se l'afa è sempre esistita. Tuttavia rimane un clima abbastanza dinamico e con le quattro stagioni abbastanza definite e separate, nonché ricco di fenomeni (dalla nebbia ai temporali).
Bologna infine, è più nevosa d'inverno che Padova e questo è sicuramente un plus, ma soffre troppo sia di riscaldamenti improvvisi o precoci, sia di un'estate più calda anche se meno umida. E se ricordo come disagevoli le estati degli anni '90 lì, figurarsi ora.
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