
Originariamente Scritto da
snowaholic
Siamo ormai giunti alle soglie della stagione più "amata" su questo forum
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Vediamo un po' il quadro teleconnettivo in cui si inserisce questa stagione estiva, sempre con contributo di @
Alessandro1985
Questa primavera ormai quasi conclusa si è caratterizzata per un
FW tardivo e un
VP che continua a mantenere una certa struttura in troposfera, con una buona spinta zonale soprattutto dal lato atlantico.
Questa inerzia dovrebbe mantenersi anche ad inizio estate, anche se non in maniera spinta come avvenuto in altre estati come 2013 o 2018, favorendo il mantenimento di valori di
AO e
NAO neutro-positivi.
Si viene da un inverno di niña moderata, che mantiene comunque una certa influenza anche se al momento le condizioni della zona
ENSO sono ormai neutre, con una
PDO invece che si mantiene chiaramente negativa (gli ultimi valori mensili sono attorno a -1,3).
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Una fase di niño negativa, in base alla semplice correlazione tra l'indice e i geopotenziali, dovrebbe contribuire a supportare i gpt nel vicino Atlantico e limitare lo sprofondamento del getto in quelle zone mentre c'è una maggiore probabilità di anomalie negative in Europa occidentale (come sempre, ricordo che correlazione non significa certezza).
NINO_corr_sum_NH_1995-2020.gif
La
PDO negativa dovrebbe contribuire a rafforzare questa tendenza, favorendo un azzorriano più saldo in atlantico, ma mette più a rischio il meridione e l'Europa orientale
PDO_corr_sum_NH_1995-2020.gif
Di per sé queste caratteristiche non garantiscono una estate fresca, ma fanno la differenza ad esempio tra estati come 2003,2015 e 2019 caratterizzate da ondate africane occidentali con ed estati come 2012 o 2017 con asse invece più italo-balcanico.
In Oceano Indiano troviamo un
IOD al momento negativo, anche grazie alla forte kelvin appena transitata che ha prodotto un forte raffreddamento della parte occidentale. Le anomalie subsuperficiali sono sostanzialmente neutre, a differenza dello scorso anno quando si doveva smaltire una imponente bolla calda nel settore occidentale frutto della forte fase positiva precedente (che ha prodotto una divergenza tra i forcing superficiali e le
SSTA a giugno-luglio).
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pent.anom.xy.h300.30d.gif
Come avevamo già discusso ampiamente lo scorso anno, questo è il singolo indice che presenta una maggiore correlazione con le condizioni meteo italiche durante la stagione estiva, quindi è importante che rimanga in territorio neutro/negativo se si vuole sperare di evitare estati roventi.
La
QBO è in fase positiva sotto i 30 hPa, mentre dalle quote superiori comincia a scendere la nuova fase negativa. Nella stagione estiva le quote che ci interessano maggiormente sono quelle più basse, che sono nettamente positive e possono contribuire al mantenimento di pattern maggiormente zonali.
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In Atlantico le
SSTA vedono una anomalie distese lungo i paralleli, con TNA neutro negativo e golfo di Guinea caldo (entrambi aspetti che possono aiutare a tenere basso l'
ITCZ) mentre la fascia subtropicale è uniformemente sopra media. Complessivamente sembra essere una ottima disposizione per assecondare lo scivolamento del getto verso l'Europa ipotizzato in precedenza
L'
ITCZ dovrebbe restare quindi su valori più prossimi alle medie dopo l'eccezionale periodo 2016-2020, anche se rimane un indice piuttosto difficile da prevedere su base stagiona (meriterebbe un approfondimento ad hoc),
Quindi molti elementi suggeriscono una estate non esageratamente calda, non sono presenti gli ingredienti che hanno generato i 5 mostri, con un getto piuttosto vivace capace di entrare con relativa facilità in Europa occidentale. Con valori di
NAO e
AO non particolarmente alti sembrano improbabili anche pattern con getto che scorre eccessivamente alto tipo 2013 o 2018. Al netto dell'inevitabile sopra media da
GW pare che ci siano le premesse per un'estate abbastanza vivibile.
L'attuale disposizione delle
SSTA trova una certa somiglianza con il periodo 1999-2000, anch'esso caratterizzato da niña e
PDO negativa in Pacifico e con una fase simile della variabilità multidecadale in Atlantico. A fine millennio era iniziata da poco la fase
AMO+ e ancora la parte più settentrionale dell'Atlantico non si era riscaldato esageratamente, adesso invece abbiamo avuto alcuni anni di raffreddamento nel nord Atlantico, con accumulo invece di calore al largo degli USA, riproducendo quindi una distribuzione del calore in oceano piuttosto simile. Anche la
QBO fu positiva in entrambi gli anni
2000-1999OISSTsum.png
Queste estati furono caratterizzate da un getto vivace e gpt sotto media in Europa occidentale, ma con diverse fiammate soprattutto al sud che hanno portato a chiudere 3-4 decimi sopra la media 1981-2010 come temperature a livello nazionale.
19992000_sum_500gptEU.png
Questo paragone quindi conferma il quadro complessivo ipotizzato dall'analisi delle
tlc, anche se ovviamente le differenze non mancheranno.
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