L'Italia intera ricorderà la giornata di oggi per le storiche medaglie d'oro nel salto in alto e nei 100 m piani conquistate da Tamberi e Jacobs, ma l'appuntamento con la Storia, per me appassionato di meteorologia, non è stato solo questo.
Mentre nello stadio olimpico di Tokyo si combatteva infatti per le medaglie, 10mila km più a ovest si stava consumando già da ore un'altra battaglia il cui esito resterà per sempre inciso negli annali della climatologia italiana e brindisina.
La giornata di oggi a Brindisi è stata concitata, come è possibile leggere dai miei numerosi resoconti
[1] [2] [3] [4] [5] [6]
Già da giorni c'era nell'aria un'odore di predestinazione per il 1° Agosto, devo ammetterlo, ma fino all'ultimo ho sperato che questo Destino non si realizzasse, chiudendo gli occhi di fronte alla realtà e pregando affinchè la brezza di mare potesse reggere.
Il pericolo lo avevo identificato già dopo il run serale di
ECMWF del 27 Luglio, e potete ravvederlo quando, senza apparente sospetto, in una discussione interessante con @baccaromichele
[7], ho guarda caso tirato in ballo l'eccezionale lunghezza del periodo senza massime di 39-40° a Brindisi negli ultimi anni. Può apparire come dicevo un evento scollegato, ma vi assicuro che tradiva il timore che covavo dentro di me.
Le carte le ho scoperte la sera dopo, al termine della visione del run serale di
ECMWF del 28 Luglio,
[8] in cui mettevo in guardia da un possibile evento monstre su un periodo già molto caldo.
Sentite preoccupazioni che avevo rinnovato due giorni dopo nel mio "
Diario dall'inferno, giorno 6", in cui ho anche cercato meglio di inquadrare quali avrebbero potuto essere i tratti storici dell'evento
[9]
Per finire ieri, arricchendo di nuovi particolari il contesto
[10], terminando con questo monito:
Il verdetto della Storia c'è stato, impietoso, nonostante la brezza di mare abbia fatto più del possibile, reggendo con le unghie e con i denti, e vendendo carissima la pelle.
Dai miei vari interventi potrete infatti notare come giudicavo impellente il cedimento della brezza di mare già verso le 15, in quanto una brezza che spira da SE, direzione poco marittima (e infatti il termometro segnava comunque 39°!) non lascia che immaginare per un vecchio "lupo di mare" brindisino come me nient'altro se non una prossima resa incondizionata al vento di terra, favonico. Ciò è infine accaduto sul serio, ma molto più tardi di quanto sospettassi, erano quasi le 18.
E' ufficiale dunque:
con un valore di 40,7° si stabilisce la seconda massima più alta della storia di Agosto dal 1951, dietro solo e soltanto ai 43,8° dell'11/8/1994, temperatura del tutto fuori di zucca rispetto agli estremi assoluti mensili di Agosto (dista ben 3° dalla massima di oggi al secondo posto!) e ai suoi tempi la più alta temperatura mai registrata all'aeroporto, prima che fosse declassata in seconda posizione dai 44,4° del 24/7/2007.
Il dato massimo ha dell'incredibile per varie ragioni:
- record di massima giornaliero per il 1° Agosto dal 1951
- prima max a toccare i 40° dal 15/7/2012
- prima max a superare i 40° da quella data, la Usain Bolt di Brindisi, il colossale 24 Luglio 2007 con il suo record di 44°
- prima max a superare i 39° (non solo dunque i 40°) dal 15/7/2012
- mette fine alla più lunga serie temporale (9 anni!) senza una max sopra i 39°
- mette fine al secondo intervallo temporale più lungo (9 anni) senza una max di almeno 40°!
- stabilisce anche la più alta temperatura mai raggiunta in prima decade di Agosto dal 1951
- mette la firma alla più lunga sequenza di massime consecutive ≥ 32,4° nella storia di Brindisi dal 1951, da oggi non più 7 ma 8 (e il record sarà ulteriormente migliorato nei prossimi giorni!)
Fino ad oggi, al secondo posto per la massima più alta di Agosto, c'erano i 39,5° risalenti al 1951 e al 1957. Se sulla massima del 1951 avevo dubbi forti, non è così' sulla massima dell'Agosto 1957.
Voglio far entrare in testa una cosa: rilevare oltre 40° a Brindisi Aeroporto ad Agosto è come stabilire una minima di -4° a Gennaio alla stessa stazione, ovvero un evento non raro, ma UNICO. Non se ne contano più di due nella storia climatologica brindisina!
E' la DICIOTTESIMA max ≥ 40° a Brindisi dal 1951, massime che praticamente sono tutte appannaggio esclusivo del mese di Luglio, l'unico che è davvero in grado di minacciare con questi picchi estremi.
La frequenza con cui si realizzano queste temperature è di gran lunga inferiore, e di 5 volte (!!), alla frequenza con cui si registrano delle gelate. Questo per sfatare eventuali miti per cui sia più "normale" registrare in una località costiera del Meridione italiano 40° anzichè gelare. E' una stronzata, quanto meno fino alle latitudini salentine e lucane.
I 40° sono stati superati nella storia di Brindisi con la stessa frequenza, all'incirca, con la quale si scende sotto i -2° (evento avvenuto 16 volte dal 1951), ed è inferiore alla frequenza con cui si scende sotto i -1,5°. E' vero, negli ultimi anni la frequenza di minime inferiori a -2° è drasticamente diminuita (solo 1 volta, nel 2015, in quasi 30 anni), ma se è per questo anche la frequenza con cui si rilevavano 40° si era pressocchè azzerata (non a caso vedi sopra il secondo posto per la più lunga serie di anni consecutivi senza max over 40°!), e aveva perduto il passo rispetto alla frequenza di min < -1,5° (accadute nel 2014 e 2015, e sfiorate nel 2017 e 2018).
Sulla scia della massima record anche la media grezza giornaliera di oggi vola:
con estremi 24,8/40,7°, la
media grezza giornaliera risulta
32,8° per la
seconda giornata più calda della storia di Agosto dal 1951 (sempre dietro all'11/8/1994 che guida con 34.9°), nonchè
l'ottava giornata più calda dal Dopoguerra (non ci sono concorrenti, infatti pur non potendo accedere ai dati 1945-1950 so che la massima assoluta nel periodo fu 39,6° nel Settembre 1946, e salvo quel giorno la minima non fosse stata di quasi 28°, cosa che sarebbe il record di Settembre, è altamente improbabile che sia esistita una media giornaliera più calda in quei 5 anni).
Faccio notare il delta di 16° precisi, tipico delta favonico. E' curioso da far osservare, ma praticamente nel 90% dei casi è possibile prevedere la massima dell'aeroporto in caso di favonio perchè quest'ultima è quasi sempre 15,5-16,0° più alta della minima notturna (es. 24/7/2007 con estremi 28,8/44,4).
Non è detto però avvenga sempre così, lo stesso 11/8/1994 vide un delta giornaliero di ben 18° (da 26° a 43,8°).
Mi sono focalizzato sulle statistiche della stazione AM/ENAV, ma il caldo ha colpito anche più forte la città, la cui periferia ha ben poco risentito degli effetti di una brezza caldissima già sul mare stesso (al Castello anche in pieno pomeriggio sotto brezza ci sono stati sempre 36-37°!).
Le massime hanno raggiunto i
39.3° al
Castello, i
41.8° a
S.Elia e addirittura (!!!) i
42.9° a
Montenegro.
Si tratta
in tutte queste stazioni del rispettivo record assoluto.
Sono stazioni di recente installazione, la più "vecchia" è S.Elia installata a fine Dicembre 2014, e tutte avevano appena stabilito il loro primato un mese fa il 25/6!! Lo hanno tra l'altro ritoccato di un paio di gradi!!
S.Elia, a riprova del fatto che i 40° non si superano facilmente a Brindisi neppure lontano dal mare, aveva come precedente record nel periodo 2014-2020 i 39,9° registrati nell'Agosto 2017.
Le stazioni di S.Elia e Montenegro sono rimaste sopra i 40° per ben 6 ore, dalle 11:30-12:30 alle 18:00!!
Brindisi non manca, ma marca, l'appuntamento con la Storia, appuntamento che non è terminato ma prosegue dopo un corteggiamento avvenuto nei giorni precedenti in cui l'ondata di caldo, per quanto intensa, non aveva ancora mostrato le sue vere doti nella mia città, restando abbastanza sottotono rispetto a quanto visto in altre zone pugliesi che hanno segnato oggi la loro sesta o settima max annuale sopra i 40°.
La stessa notte che fra poco inizierà potrebbe essere una delle più calde della storia di Brindisi, potenzialmente nulla esclude che non possa essere la più calda addirittura. Ancora adesso ci sono 30-32° in città, e visto che permarrà il favonio non è detto che ci scolleremo da questi valori.
L'appuntamento andrà ancora avanti diversi giorni, ma picchi massimi tremendi non si vedranno più. Brindisi è pur sempre Brindisi, difficilmente può ripetersi se questo va contro la sua natura, anche se mai dire mai di questi tempi.
La Storia è tra noi, cammina tra noi. A volte è scendendo all'inferno che si sale tra gli dei nell'Olimpo.
Grazie della lettura, e che l'apertura di questo thread da parte mia sia di buon auspicio per tutti gli abitanti del Sud e delle isole.
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